L’estate è alle porte ma se le temperature miti giovano all’umore e a svecchiare il nostro guardaroba, un nuovo e insidioso problema incute su computer e apparati elettronici…
Le periferiche elettroniche per funzionare correttamente devono operare entro specifiche temperature di esercizio, parametri che pur non essendo limiti assoluti, ovvero qualche grado in piu’ o in meno non ne determina automaticamente la rottura, indicano con buona approssimazione anche gli ambienti in cui sia possibile portarli con noi e quelli dai quali sarebbe opportuno mantenerli alla larga. Apple, rigorosissima sull’argomento, tra le caratteristiche dettagliate dei suoi prodotti fornisce dettagli anche sulla temperatura di stoccaggio, sull’altitudine massima tollerata e sull’umidità ambientale, come nell’esempio qui riproposto, attinto direttamente dalla scheda tecnica di un MacBook Pro:
- Voltaggio: da 100V a 240V CA
- Frequenza: da 50Hz a 60Hz
- Temperatura operativa: da 10 a 35 °C
- Temperatura di stoccaggio: da -24 a 45 °C
- Umidità relativa: da 0% a 90% in assenza di condensa
- Altitudine operativa massima: 3000 m
- Altitudine massima di stoccaggio: 4500 m
- Altitudine massima di trasporto: 10.500 m
- Evitare di utilizzare il Mac a letto o su superfici che possano scaldarsi e mantenere il calore (ad esempio le coperte): i MacBook Air sono fantastici da portare a letto (non fraintendiamo!) tuttavia anche utilizzandoli solo per leggere o scrivere testi, dopo meno di mezzora si avverte sulle coperte un innalzamento della temperatura dovuta fondamentalmente all’impossibilità di una corretta dissipazione del calore e per l’effetto “cappa” che coperte ed affini posso determinare, avvolgendo completamente la base;
- Utilizzare degli appositi stand: esistono numerose soluzioni, economiche e non, per utilizzare il Mac a letto oppure sul divano/in poltrona per sollevare la base dal diretto contatto con la superficie e garantire un corretto flusso di dissipazione. Gli stand sono alla stregua dei rialzi che utilizziamo per portare la colazione a letto dei nostri cari con l’unica differenza che la portata sarebbe meglio non sgranocchiarla… Un esempio di stand economico e apprezzabile il Griffin Technology GC16034 Elevator Laptop Stand proposto su Amazon a 28 dollari;
- Sollevare la parte posteriore del Macintosh: un metodo artigianale che tuttavia non va bene nei casi citati finora, utile solo, ad esempio, nel caso in cui il Mac poggi su una superficie rigida come un tavolino o un box. Va da sé che la soluzione ottimale è quella di primeggiare le aree in cui sono effettivamente presenti le feritoie da cui circola aria ma non potendo scegliere altrimenti, si guadagna comunque qualche grado;
- Posizionare il Mac in un angolo del tavolino o piano di lavoro/studio: niente stand né possibilità di rialzare il Mac? Non disperiamo… Mac Gyver ci ha insegnato che c’è sempre una soluzione ad ogni cosa e benché noi di STM riteniamo quanto proposto da osXdaily non proprio sicuro, con le dovute pinze, o meglio ventose, lo riportiamo alla lettera: posizionare la parte posteriore del Mac fuori dalla superficie di contatto in modo tale che possa riscaldarsi di meno. Ripetiamo, l’idea non ci appare proprio geniale (il Magsafe farà sì la sua parte ma meglio non sfidare troppo la sorte) per cui lasciamo questo punto a beneficio di inventario;
- Utilizzare un ventilatore: se la stanza non ha un sistema di climatizzazione, puntare diretto il fascio di aria fresca generata da un ventilatore potrebbe abbassare le temperatura del Mac o quantomeno evitare che salgano ulteriormente. Anche qui la soluzione non è proprio da utenti geek, sia perché il flusso d’aria non può essere convogliato come un raggio laser e quindi altri dovrebbero farne le spese (se dietro il Mac noi, se posto dinanzi a noi per certo chi si trovasse a passare oltre) ma anche per il potenziale rumore generato, considerando che non ci sono almeno a prezzo abbordabile ventilatori con generatori di onde ad opposizione di fase, l’annullare il rumore;
- Mantenere il notebook lontano dal sole: evitare che i raggi solari colpiscano impietosamente il Mac è per certo il metodo migliore per scongiurarne la frittura, senza contare che potrebbero generarsi fastidiosi riflessi nella visione…
- Evitiamo di commentare…. e riportiamo nella sua versione inglese poiché al limite della follia: Frozen Peas to the Rescue
- Valutare l’acquisto di un sistema di raffreddamento attivo: si tratta della soluzione piu’ costosa che può incidere di 3-5 gradi sulle temperature di esercizio. Abbiamo consultato vari “round-up” sull’argomento, testa a testa sui sistemi di cooling piu’ raffinati sulla piazza ed è un falso mito che possano realmente fare la differenza. Utilizzare un sistema di raffreddamento attivo può mantenere costante la temperatura, evitare che salga o nei casi ideali farla scendere di qualche grado ma non c’è aspettarsi freddi siberiani né sistemi di abbattimento della temperatura come sui frigoriferi di ultima generazione.
Chiudiamo con una chicca pescata direttamente dai commenti, una soluzione “fatta in casa” che per certo riuscirà a strappare un sorriso…
[ Fonte: osXdaily ]