Retrocompatibilità con le OpenCL 1.1, partitioning dei dispositivi, surface sharing Directx 9 e DirectX 11, funzionalità avanzate per la gestione delle immagini, compilazione separata e il linking degli oggetti tra i tratti salienti delle nuove specifiche. Questo, e altro, integra la versione 1.2 delle OpenCL.
The Khronos Group, consorzio costituito dai leader di settore del mondo informatico, costituito per la ratifica di standard cross-platform aperti focalizzati a sistemi di programmazione etreogenei, ha annunciate le specifiche definitive di OpenCL 1.2, tecnologia sviluppata con l’obiettivo di sfruttare l’enorme potenza dalle GPU e che, nelle ultime generazioni, hanno raggiunto una capacità di calcolo pari al trilione di operazioni al secondo.
L’Open Computing Language offre un set completo di librerie (alla stregua delle microsoftiane DirectX), grazie a cui gli sviluppatori potranno non solo programmare sfruttando un livello di astrazione tale da renderli del tutto indipendenti dall’hardware su cui il loro applicativo dovrà girare (massimizzando quindi la compatibilità), ma anche uno strumento per sfruttare fino in fondo la potenza di calcolo delle GPU senza la necessità di una programmazione dedicata (ad esempio per GPU AMD o nVidia).
OpenCL figura tra le notizie del nostro portale perché, oltre ad essere stato proposto da Apple, e successivamente appoggiato da altri big del settore (Intel, nVidia, AMD) tramite, proprio, il consorzio no-profit Khronos Group, è tra le Core Technologies di OS X alla base delle straordinarie prestazioni velocistiche della GUI, l’interfaccia grafica con cui a Cupertino hanno confezionato quello che, lo ricordiamo, è un ambiente operativo basato su UNIX (quindi marcatamente da “console terminale”).
Tra i tratti caratteristici di questo rilascio:
- Partitioning dei dispositivi:
con questa tecnica le applicazioni potranno ripartire una periferica/dispositivo in piu’ sottoperiferiche al fine di controllarne direttamente l’assegnamento delle unità di calcolo disponibili o di gesterne, sempre singolarmente, l’esecuzione prendendo in considerazione aspetti come la priorità e la latenza ma anche il modo in cui debbano accedere alle risorse di sistema condivise; - Surface Media Sharing Directx 9:
per una condivisione efficiente tra OpenCL e DirectX 9 o DXVA media surfaces - Surface Sharing DirectX 11:
per una condivisione trasparente tra OpenCL e DirectX 11 surfaces - Funzionalità avanzate per la gestione delle immagini
sono ora supportate le immagini 1D e array di immagini 1D & 2D. Inoltre l’estensione di condivisione OpenGL consente la creazione di una immagine OpenCL a partire da texture OpenGL 1D e array di texture 1D & 2D; - Compilazione separata e il linking degli oggetti.
Per le specifiche complete vi rimandiamo a questa pagina.
Fonte: Knoros.org