Con l’arrivo del Mac AppStore, finalmente, Apple ha deciso di iniziare ad introdurre nel mondo del Desktop tutte quelle innovazioni testate e sviluppate sui device iOS, con enorme successo. Una delle innovazioni di cui spesso non si parla, strettamente legata all’esistenza del Mac AppStore, sta nel fatto che le App si potranno aggiornare in modo semplice e centralizzato. Solo una comodità per gli utenti? Non proprio.
Innanzitutto, non sono molto chiare le politiche che verranno adottate da Apple in merito agli aggiornamenti. Tutti gli aggiornamenti gratuiti, si suppone, potranno essere scaricati direttamente da AppStore senza pagare nulla, ma cosa succederà per quelle App che dispongono di licenze differenti, a seconda delle potenzialità che si vogliono sbloccare? Dovremo, nuovamente, vedere applicazioni del tipo: Vattelappesca lite, Vattelappesca standard, Vattelappesca PRO, Vattelappesca DELUXE? Ma a questo punto c’è il problema che, di norma, le applicazioni di questo tipo permettono il passaggio alla versione superiore spendendo la mera differenza di prezzo tra il costo delle licenze. Ed Apple non ha previsto l’In-App Purchase per il Mac AppStore. Questo nodo, per il momento, è ancora complesso e difficile da sciogliere, dunque, anche se è pur sempre vero che le App, su Mac, possono sempre essere installate nella maniera che conosciamo bene (da file .dmg o da installer vari).
Perché vi dico tutto questo? Semplicemente perché abbiate chiare le politiche di aggiornamento che vigeranno nel MacAppsore. Ma, a questo punto, in molti non hanno considerato uno dei benefici più immediati dell’arrivo di questa novità. Attualmente, in seguito all’installazione di una qualunque App, vengono attivati, quasi sempre (anche se, di solito, li si può disabilitare dalle impostazioni delle app), una serie di demoni che girano in background e controllano se in rete sono disponibili aggiornamenti! In pratica, ognuno di noi, sul suo Mac, ha una serie di applicazioni (demoni) che consumano una piccola parte di RAM e sfruttano anche minuscole percentuali del processore…
Ebbene, grazie al Mac AppStore, potremo fare a meno di tutti questi demoni, poiché le app non dovranno controllare da sole, a modo proprio, la disponibilità di aggiornamenti! Pensate a Growl: io ricevo in continuazione avvisi di aggiornamento e, ogni volta, devo scaricare il nuovo dmg e installare l’app manualmente. Grazie all’AppStore, non solo eviteremo di ricevere tutte queste notifiche invasive sugli aggiornamenti e ci risparmieremo la fatica di installarli ma, addirittura, le nostre app eviteranno di cercare aggiornamenti da sole, a tutto vantaggio delle prestazioni del nostro OS!
Certo, si tratta comunque di percentuali di RAM e processore minuscole ma, va detto, sommando i demoni di tutte le nostre applicazioni, finiamo spesso per avere porzioni non indifferenti di RAM e processore sprecate. Avere meno processi, per un OS multi-tasking, significa sempre più velocità e meno batteria sprecata. Insomma, un piccolo vantaggio in più che non tutti considerano.