Secondo quanto scritto in un post da Jean-Louis Gassée, ex capo dello sviluppo Mac negli anni ’80, la transizione di Apple da Intel ai processori ARM personalizzati potrebbe far sì che anche i produttori di computer Windows scarichino Intel.
Apple è ancora nelle primissime fasi di questo cambiamento, ma Gassée è ottimista, sottolineando che il suo iPad Pro offre benchmark simili al suo MacBook Pro, ma consuma meno energia. Inoltre, il MacBook ha anche un altro svantaggio, il notevole surriscaldamento.
L’ex responsabile dello sviluppo Mac sottolinea anche che Microsoft offre già computer Windows basati su processori ARM, come ad esempio Surface Go X, che però utilizza un emulatore per simulare i processori Intel, fattore che va a influire negativamente sulle prestazioni. Gassée sembra invece essere molto fiducioso sui futuri Mac con Apple Silicon, che a suo modo di vedere si dimostreranno notevolmente superiori ai PC Windows che eseguono chip Intel:
Ciò lascia a Microsoft a un bivio: o dimentica Windows su ARM e cede il passo ad Apple, oppure deve andare avanti, risolvere i problemi di compatibilità delle app e offrire una valida alternativa basata su ARM ai nuovi Mac di Apple.
Se Microsoft sceglierà la seconda opzione, anche altre aziende come Dell, HP, Asus e altre seguiranno l’esempio. Questo trascinerà per forza di cose anche Intel, che dovrà adattarsi al mercato e iniziare a produrre i propri chip ARM.