La possibilità di avere monitor 4K su alcuni Mac recenti ha trovato qualche impedimento, tuttavia è qualcosa di possibile e desiderato. Proprio per questo, in questo articolo andremo a spiegarvi come fare, anche con alcuni computer ufficialmente non supportati da Apple.
Con OS X Mavericks 10.9.3, Apple ha implementato ufficialmente, per la prima volta, il supporto per i video 4K. In quella occasione, l’azienda ha anche pubblicato un documento ufficiale di supporto inerente tale tecnologia, che da allora è stato aggiornato un paio di volte. Questo documento, tuttavia, non dice tutto! Infatti, ci sono alcuni computer, al di fuori di quelli che Apple indica come ufficialmente supportati, che possono gestire i video 4K e altre cose che gli utenti possono fare per migliorare la propria esperienza d’uso, anche se si trovano ad utilizzare uno dei dispositivi supportati.
Consiglio generale pre-progetto
Il miglior consiglio possibile riguardante l’avere a che fare con i video 4K è quello di assicurarsi che ogni anello della catena faccia ciò che voi avete bisogno che faccia. Sebbene alcuni cavi HDMI generici portano bene il segnale, e alcuni cavi DisplayPort funzionino bene ad una risoluzione più bassa, altri no. Assicurarsi in origine di avere un cavo compatibile con il 4K elimina numerosi problemi.
E’ vero che “il 4K è il futuro, ma non c’è ragione per cui non possiate essere pronti a fruirne anche con i vostri vecchi dispositivi”. Inoltre gli utenti dei dock Thunderbolt dovrebbero assicurarsi che l’unità in uso sia capace di supportare le risoluzioni più elevate, e che abbia il firmare più aggiornato possibile. Se il dock non può gestire il 4K allora non c’è alcun tipo di software e driver che possa portare un segnale 4K. Una considerazione analoga vale anche per gli switcher HDMI e A/V.
MacBook Pro
Sebbene il supporto da parte di Apple sia limitato alla linea dei MacBook Pro Retina dal 2013 in poi, i possessori del modello originario risalente al 2012 non sono tagliati fuori. Con un cablaggio adeguato e alcune configurazioni, il MacBook Pro 2012 può riprodurre video 4K video, a 30Hz — il che è sufficiente per la gran parte delle necessità degli utenti, esclusi i giochi.
Nei test inerenti il supporto del 4K su MacBook Pro Retina 2012 pare che i risultati migliori si siano ottenuti tramite l’HDMI. Alcuni cavi da DisplayPort ad HDMI hanno funzionato, mentre altri no, senza che sia stato possibile capire la differenza tra loro.
Alcuni monitor funzionano senza necessità di alcuna particolare regolazione con il MacBook Pro 2012. Altri, a seconda del tipo di cablaggio, hanno bisogno che venga abilitata una funzione denominata “Multi Stream Transport (MST)” venga abilitata per l’utilizzo a 60Hz. Mac OS gestisce automaticamente questa funzione sul computer, ma la funzione deve essere attivata manualmente sul display e varia largamente a seconda del produttore.
In Windows tramite Boot Camp, il MacBook Pro Retina 2012 connesso ad un monitor 4K tramite DisplayPort gestisce bene i video 4k a 60hz.
I MacBook 2015 e 2016
Sebbene la porta USB-C presente sul MacBook non sia una porta Thunderbolt port, o fisicamente compatibile con DisplayPort, Apple ha una soluzione: l’adattatore Apple USB-C Digital AV multiport adapter (del costo di 80$) che consente di utilizzare display 4K a 30Hz tramite HDMI. Al momento non c’è una soluzione che consenta di giungere a 60Hz sul MacBook.
Alcuni utenti, peraltro, stanno riferendo di video tremolanti su connessioni esterne da MacBook Pro 2016, quindi, al momento, la riproduzione su monitor esterni potrebbe non essere la scelta migliore.
Mac Pro
Ancora una volta, Apple elenca tra i dispositivi supportati soltanto la linea di Mac Pro con l’hardware più nuovo, capace di gestire il 4K tramite cablaggi Mini DisplayPort.
Comunque, considerata la presenza dell’interfaccia PCI-e su Mac Pro ed il supporto nativo sufficiente presente su Mac OS, per i Mac Pro 3,1 e successivi, il supporto al 4K è solo una questione di compatibilità della GPU. Scavando nelle specifiche, per le schede video più vecchie è importante cercare il supporto all’HDMI 1.4 nonché della DisplayPort o Mini DisplayPort al fine di poter beneficiare del supporto del 4K a 30Hz.
Secondo Nvidia, la scheda video più vecchia capace di supportare il 4K è la GeForce GTX 650. Nvidia, peraltro, ospita una vasta gamma di drivers per le proprie schede che vanno a coprire varie versioni di macOS ed OS X, quindi la soluzione sta nello scegliere una scheda video quanto più vicina possibile a quelle indicate come capaci di gestire il 4K ed installare i driver appropriati.
Non c’è motivo di comprare una scheda video specifica per Mac, comunque sarebbe opportuno tenere a portata di mano le vecchie schede video per il caso in cui fosse necessario risolvere qualche problema, poiché una scheda generica non visualizzerebbe alcun video fino a quando il sistema non abbia completato la procedura di boot.
E’ possibile ottenere il supporto al 4K sui Mac Pro originali 1,1, e 2,1, ma soddisfare i prerequisiti su OS X 10.9 o successivi richiede alcune modificihe. In questo caso, potrebbe essere il momento di pensare all’acquisto di hardware più nuovo, considerando che quello principale che vi è racchiuso dentro risale a quasi dieci anni fa.
iMac, and Mac mini
Apple ha introdotto ufficialmente il supporto per i display 4K negli iMac da 27 pollici del 2013, e nel MacMini “late 2014”. Al momento sembra che non ci sia modo di portare il 4K sui modelli più vecchi di iMac e MacMini.
Il miglior modo per effettuare la connessione (sugli iMac e sui MacMini che supportano il 4K) è attraverso Mini DisplayPort o DisplayPort, consentendo, così, la riproduzione di video 4K a 60 Hz. A seconda del monitor, potrebbe essere necessario abilitare l’MST.
Thunderbolt e soluzioni esterne
E’ possibile che arrivino presto alcune soluzioni esterne per schede grafiche che supportano il 4K (eGPU) da connettere al computer tramite porta Thunderbolt.
Sebbene vi siano alcune opzioni funzionali, al momento sono poco più che una modifica, peraltro costosa, basata sull’utilizzo di una scheda video PCI-e.
Attualmente, quindi, non ci sono raccomandazioni d’uso in proposito.
Modifiche per gli utenti avanzati
Da qualche tempo esiste un’utility chiamata SwitchResX che consente ad alcuni utenti Mac di forzare il computer a portare il video su un monitor esterno oltre le restrizioni poste da Apple. L’utilizzo di questa utility, però, non è senza pericoli, visto che potrebbe causare danni all’hardware.
Gli sviluppatori hanno effettuato un lavoro eccellente avvertendo gli utenti dei potenziali danni che possono scaturire dalle impostazioni, quindi se come conseguenza dell’uso della stessa dovesse derivare qualche malfunzionamento, la colpa rimarrà interamente a carico dell’utente. A volte persino una velocità di refresh inusuale può causare problemi a coloro che soffrono di epilessia o di mal di testa, dunque fate attenzione, siete stati avvisati.
Utilizzando l’utility è possibile fare cose come aumentare la velocità di refresh sui Macbook Pro da 13 Pollici più vecchi, utilizzare risoluzioni e velocità di refresh più elevate quando si usano ricevitori A/V con HDMI, e simili.
SwitchResX è gratuita per 10 giorni, successivamente costa 14€.
Eco del passato
Il 4K è il futuro. Apple ha reso molto semplice avere il segnale 4K sui nuovi MacBook Pro con Thunderbolt 3, ed il Thunderbolt 3 si espanderà sugli altri Mac in un futuro prossimo.
Comunque, questo non significa che non possiate essere già pronti con i vostri dispositivi attuali. Se avete acquistato un Mac negli ultimi anni e avete bisogno della tecnlogia 4K non c’è motivo di attendere.