Apple è alla ricerca di un capo per i suoi store

Gli Apple Store sono senza una guida da quasi un anno: secondo il Wall Street Journal, se per qualche mese Tim Cook è riuscito a controllare direttamente la gestione degli Apple Store, ora pesa la mancanza di una guida e la qualità degli store ne risente.

Apple_Store

In un articolo pubblicato ieri dal WSJ si fa riferimento proprio al sistema degli Apple Store che ormai è bloccato da diversi mesi proprio per la mancanza di un “capo”. Apple non è ancora riuscita  a trovare un sostituto di John Browett, anche perchè l’intenzione è quella di assumere un dirigente di spessore che non lavori già in azienda. La Egon Zehnder International si sta occupando di trovare il candidato ideale, ma fino ad oggi sono stati respinti già diversi possibili dirigenti intervistati negli ultimi mesi. Molti dei candidati provenivano dal mondo wireless e delle telecomunicazioni, ma nessuno è stato considerato adeguato al ruolo di responsabile capo degli Apple Store, altri invece avrebbero rifiutato questo ruolo perchè mancherebbe una vera direzione da intraprendere e perchè, per molti, è difficile entrare nella cultura Apple provenendo dall’esterno. Malgrado queste indicazioni, Apple continua a cercare il candidato all’esterno e non tra i dirigenti che già lavorano per l’azienda.

Come sottolinea il WSJ, però, la situazione è divenuta ormai tale da obbligare Apple a trovare subito un responsabile per gli Apple Store: per la prima volta dal 2009 le vendite sono calate, tanto da toccare un minimo che non si vedeva dal 2011. Parte di questo calo di vendite è imputabile alla cattiva gestione di John Browett, ma anche alla mancanza di un leader come il sempre rimpianto Johnson che per anni aveva guidato la sezione retail di Apple.

Ad esempio, Browett aveva iniziato una politica di contenimento dei costi, cancellando seminari, eventi, incontri esterni e gadget, e puntando tutto sulla quantità delle vendite (con premi per gli specialist), a discapito della qualità e dell’attenzione al cliente. Un esempio su tutti: i dipendenti che si occupavano dei seminari e dei corsi, negli orari di spacco tra i vari eventi, dovevano rientrare in negozio per aumentare il personale addetto alle vendite, creando un malcontento tra gli stessi dipendenti e diminuendo la qualità dell’attenzione al cliente.

Dopo il licenziamento di Browet, Apple ha aumentato il budget per cancelleria ed eventi, sono aumentate anche le assunzioni del personale specializzato… ma è ancora troppo poco per cancellare diversi mesi di gestione non certo positiva.

Apple deve quindi darsi una mossa e trovare quanto prima un nuovo capo per gli Apple Store.

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