Molto probabilmente, al prossimo WWDC Apple rilascerà i nuovi Mac Pro, computer pensati per un’utenza professionale che necessita di prestazioni avanzate e schermi di un certo tipo. Se, però, in passato questi computer si distinguevano per potenza dagli iMac, oggi le cose potrebbero cambiare tanto da far apparire quasi “inutili” questi Mac Pro.
Basta accedere all’Apple Store per accorgersi che l’iMac da 27 pollici e 3.2GHz è una valida alternativa ad un qualsiasi Mac Pro futuro, almeno per la maggior parte degli utenti che scelgono un Mac. Certo, bisogna spendere oltre 2.000€, ma i prezzi dei Mac Pro non saranno certo inferiori e non includono lo schermo che, invece, va comprato a parte. Negli iMac è tutto integrato.
All’interno dell’iMac da 27 pollici di fascia alta troviamo il processore quad-core Intel Core i5 da 3.2GHz, con configurazione opzionale che prevede il più veloce i7 con 3.4GHz. La RAM è configurabile fino a 32GB, mentre lo spazio di archiviazione arriva a 3 terabyte con combinazione SSD/Fusion Drive. La scheda video Nvidia GeForce GTX con 1TB di memoria assicura prestazioni elevatissime. Insomma, un computer a di poco spaziale, che integra anche due porte Thiunderblot, una porta Gigabit Ethernet, lo slot SDXC, quattro porte USB 3.0 e una uscita audio digitale di tipo ottico. E’ anche possibile collegare uno schermo più grande da 30 pollici e aumentare lo spazio disponibile sulla scrivania. Insomma, con le dovute configurazioni questo iMac è una vera e propria macchina PRO e, in effetti, questo computer ha già trovato spazio sulle scrivanie di molti professionisti, compresi grafici, architetti e professionisti di editing audio-video-foto, anche perchè ha un design stupendo e può essere attaccato alla parete o su un braccio articolato, se si desidera.
Ma, nonostante tutti questi attributi, l’iMac è stato progettato per soddisfare un pubblico fondamentalmente diverso rispetto a quello del Mac Pro. E’ certamente una macchina adatta alla maggior parte dei professionisti ma, nel suo cuore, l’iMad rimane un computer orientato alla sfera consumer. Apple ha quindi offuscato il confine tra consumer e professionista, soprattutto con l’iMac più costoso, ma non l’ha cancellato del tutto.
Il Mac Pro, a differenza dell’iMac, rimane ancora un vero e proprio carroarmato espandibile dall’utente e che già nella configurazione base garantisce prestazioni altissime. Ad esempio, con gli otto slot di memoria è in grado di ospitare il doppio della RAM dell’iMac più potente in circolazione. Ha 12 core ed è anche l’unico Mac che utilizza l’Error Correction Code (ECC) delle memoria, sistema di vitale importanza per il lavoro computazione intensivo che si attua nel mondo della scienza.
La scheda video del Mac Pro è in grado di gestire fino a tre monitor contemporaneamente e, con una scheda di espansione PCIe, si può arrivare fino a sei. Ancora, questo computer è in grado di gestire qualsiasi accessorio video o audio di tipo professionale. Poi ci sono i quattro alloggiamenti SATA interni che consentono di raggiungere i 16TB di archiviazione, le cinque porte USB 2.0, le quattro porte FireWire 800, il pannello frontale minijack, l’ingresso audio ottico TOSLINK, l’uscita audio e le due porte Gigabit Ethernet che, insieme, assicurano il doppio della larghezza della banda (o la divisione tra due reti separate).
Anche se gli attuali Mac Pro non hanno la porta Thunderbolt e USB 3.0, sono chiaramente rivolti ad un utente diverso da quello degli iMac. Si tratta di un computer appositamente pensato per la sua espanbilità, la connettività e la capacità di essere utilizzato a lungo in modo veloce e senza perdere un colpo. I nuovi modelli, poi, dovrebbero presentare tutte quelle novità tecnologiche oggi presenti sugli iMac.
Cosa scegliere, dunque?
L’iMac è ovviamente indicato per la sua estetica, per l’architettura Ivy Bridge e per le porte USB 3.0 e Thunderbolt non ancora presenti nei Mac Pro, ma attese in un futuro vicino. L’iMac è in grado di soddisfare la maggior parte degli utenti e dei professionisti e la sua espandibilità, seppur limitata, offre comunque una certa flessibilità se ad esempio avete bisogno di un secondo monitor o di una particolare periferica esterna.
Nelle prestazioni, però, i Mac Pro sono ancora superiori e sono superiori anche per quanto riguarda la loro flessibilità ed espandibilità. Si tratta, però, di caratteristiche che gli iMac hanno in parte e che sono più che sufficienti per molti utenti. I Mac Pro rischiano quindi di rimanere il meglio del meglio, ma orientato ad un gruppo limitato di utenza.