Senza scomodare lo Sherlock di Sir Arthur Conan Doyle o il suo illustre assistente, scopriamo come fare per individuare facilmente (e rapidamente) file e documenti, il tutto solo, ed esclusivamente, con quanto offerto da Apple.
La scena del crimine è quanto conservato sui nostri Mac perché con una frequenza tipica da serial killer, 9 volte su 10 si fa prima a “riscaricare”/”richiedere”/”recuperare altrove” quanto desiderato che non nell’avventurarsi nei meadri dei gigabyte di dati meticolosamente archiviati anche ricorrendo ad utility ad-hoc che, per funzionare, necessitano comunque di una oculata configurazione.
Cosa fare quindi? Sicuramente il problema si risolve alla fonte, ovvero nel salvataggio, organizzando dati (e mente) in modo tale da avere un’idea o quantomeno un’infarinata di dove si siano posti i dati ma quando il “danno è fatto?”. Sul Web esistono numerose applicazioni dedicate alla ricerca e all’organizzazione di file tuttavia a costo e km zero, la compagnia del mai troppo celebrato Jobs ci ha fornito tutti gli strumenti necessari… “a nostra insaputa” (duplice delitto)!
Vi proponiamo, quindi, 9 modi per ricercare ed organizzare i file sul Mac con l’auspicio che siano di facile metabolizzazione ma soprattutto che possano stuzzicare la vostra curiosità nell’esplorazione di un OS che, ogni giorno, può stupirci.
1. Spotlight (vitaminizzato)
Il motore di ricerca implementato da Apple fin dall’esordio di Mac OS X è potente e versatile ma anche rapido nell’indicizzazione dei contenuti tuttavia possiamo ottenere uno sprint aggiuntivo utilizzando “parole chiave” ai documenti al fine di ottenere ricerche piu’ circoscritte.
I passi da seguire:
- Selezioniamo l’elemento interessato (file o cartella che sia) quindi lanciamo la voce di menu Ottieni Informazioni (Comando (⌘)-I se da tastiera) e digitiamo all’interno del campo Commenti Spotlight la descrizione:
In questo modo quando farei una ricerca, potremo utilizzare uno o piu’ dei termini inseriti nel campo per raffinarla.
2. Le cartelle Smart
La cartelle Smart sono il classico uovo di Colombo che fanno onore al Think Different cupertiniano: si tratta di cartelle “dinamiche” create alla stregua di una playlist in iTunes e contenenti il risultato di ricerche effettuate tramite l’applicazione di filtri.
Dalla Wikipedia:”Introdotte in OS X 10.4 Tiger, le cartelle smart contengono i risultati di una ricerca effettuata dal motore Spotlight. Quando il file system viene modificato da un programma o dallo stesso sistema operativo, le smart folders vengono automaticamente aggiornate in modo da rispecchiare il contenuto del file system. Per esempio si può creare una smart folder che mostri i documenti Microsoft Word modificati negli ultimi sette giorni che contengano la parola “mela”.”
Tutto chiaro? Ecco qui la nostra…
mentre per la creazione vi segnaliamo il video a seguire (a breve un nostro approfondimento):
3. Launchpad, la vetrina del guarda e clicca
Ereditato direttamente dal mondo mobile (iOS) il LaunchPad, se opportunamente organizzato, permette di avere a portata di click le applicazioni piu’ utilizzate, senza la necessità di addentrarsi nei meandri del file system né tantomeno di tuffarsi alla ricerca dell’icona desiderata sulla Scrivania (che per alcuni utenti è un vero e proprio campo di concentramento icone).
“Per usare Launchpad si può agire in tre modi: cliccando sull’apposita icona sul dock, premendo il tasto F4 (solo su ultimi notebook) o eseguendo una gesture multi-touch. Tutte le applicazioni installate sul computer sono mostrate automaticamente, incluse le applicazioni scaricate dal Mac App Store.” (Wikipedia docet…)
4. La Pila, per cartelle e file
Utilizzando la modalità di esplorazione “Pila”, è possibile avere sulla Dock un accesso diretto a file e cartelle con il beneficio di un riconoscimento istantaneo dei contenuti grazie alla miniatura ad affiancarne il nome…
Per creare una Pila è sufficiente spostare la cartella desiderata sulla destra linea di separazione del Dock.Mela
5. Gli alias…
Presi in prestito dal mondo Windows per l’implementazione grafica (ma la loro origine è Unix, a cui la doverosa paternità), gli alias sono delle “scorciatoie”, che permettono di raggiungere direttamente un file o una cartella non presenti fisicamente dove cliccato. Ad esempio se conserviamo le nostre foto all’interno di un numero indecifrato di sottocartelle, creando un alias alla stessa è possibile raggiungerla in modo fulmineo dalla posizione desiderata (tipicamente la Scrivania).
Teoria, teoria, ma in pratica cosa significa? Un’immagine per mille di questi caratteri…
Inoltre l’alias punta alla cartella o al file quindi cancellandolo, alla risorsa originaria non accade nulla il che è anche un fattore ulteriore di sicurezza in scrivanie particolarmente popolate…
Per creare un alias possiamo:
- Selezionare l’elemento (File o Cartella) quindi dal menu File – Crea alias (o via menu contestuale);
- Da tastiera, con la combinazione Comando (⌘)-L;
- Trascinare (se si tratta di un’applicazione nella cartella Applicazioni) l’icona direttamente sulla Scrivania (identificabile dalla freccetta aggiuntiva);
6. Sfruttando la Barra laterale del Finder o nella Barra degli strumenti
Piu’ che un metodo, un suggerimento, ovvero trascinare gli elementi (con la dovuta parsimonia altrimenti risulta essere vana l’operazione…) sulla barra laterale del Finder o direttamente nella Barra degli strumenti:
— Barra degli strumenti…
— Barra laterale del Finder…
7. Usando i colori…
Anche qui piu’ un trucco per l’identificazione rapida che un metodo di tagging o da abbinare a motori di ricerca desktop… le etichette colorate!
al di là delle credenze “mediche” per la cromoterapia, si tratta di un buon metodo per dare un tocco di vivacità alla Scrivania ma soprattutto per raggruppare elementi che possano avere comune interesse (ad esempio i nostri documenti potrebbero avere etichetta blu, quelli di nostro fratello/sorella rosa o giallo e così via).
8. L’Icona.
Steve Jobs ne ha fatta una missione di vita ed i Mac sono quello che sappiamo perché lo stile li ha sempre, nettamente, contraddistinti dalla concorrenza anche quando l’hardware è diventato comune. Mac OS X ed OS X non fanno distinguo su tal fronte e bellezza della GUI a parte, sono le icone che creano quel fattore dipendenza a cui difficilmente poi si riesce a resistere passando su altri lidi. Per rendere piu’ facile l’identificazione delle cartelle, ad esempio, possiamo associarvi icone diverse, specifiche, maggiormente rappresentative di quelle adottate in modo predefinito dal sistema.
Esempio…
Come cambiare l’icona associata ad un programma o ad una cartella?
- Copiamo l’immagine o l’icona interessata (o la prendiamo “in prestito” come nel nostro caso) negli Appunti
- Utilizzando la voce Ottieni Informazioni accediamo ai dettagli della cartella o del file a cui desideriamo cambiare l’icona
- Eseguiamo l’operazione di incolla (Composizione – Incolla).
9. Tutti i miei file…
A partire da Mac OS X 10.7 è presente nel Finder una voce denominata “Tutti i miei file” che elenca tutti i file presenti nel computer. L’elenco può essere ordinato e filtrato utilizzato gli strumenti noti e la singolarità è quella di avere in un’unica finestra tutto quanto archiviato sul sistema!
[ Segnalata su MelaBlog.it ]