Apple rivoluziona le sfere dirigenziali: Scott Forstall e John Browett lasciano la società

Apple ha modificato radicalmente il suo assetto dirigenziale, lasciando andar via Scott Forstall e John Browett.

Questo il comunicato pubblicato da Apple:

Apple ha annunciato oggi dei cambiamenti dirigenziali in grado di favorire la collaborazione ancora più stretta tra hardware, software e servizi offerti dal nostro team. Come parte di questi cambiamenti, Jony Ive, Bob Mansfield, Eddy Cue e Craig Federighi avranno maggiori responsabilità nei loro ruoli. Apple ha inoltre annunciato che Scott Forstall lascerà l’azienda il prossimo anno e nel frattempo lavorerà come consulente del CEO Tim Cook.

“Siamo in uno dei periodi più prolifici di innovazione e nuovi prodotti nella storia di Apple” ha dichiarato Tim Cook, CEO di Apple “Gli incredibili prodotti che abbiamo presentato nei mesi di settembre e ottobre – iPhone 5, iOS 6, iPad mini, iPad di quarta generazione, iMac, MacBook Pro, iPod Touch, iPod nano e molte nostre applicazioni – sono il risultato della nostra continua  attenzione verso la stratta integrazione di classe mondiale tra hardware, software e servizi”.

Jon Ive prenderà la guida e la direzione della Human Interface (HI) in tutta l’azienda, oltre al suo ruolo di leader del reparto di Disegno Industriale. Il suo gusto estetico è stata la forza trainante del look and feel dei prodotti Apple per più di un decennio.

Eddy Cue assumerà la responsabilità di Siri e Mappe, in modo da integrare tutti i servizi on-line in un unico gruppo. Il suo team ha contribuito a successi importanti, come iTunes Store, App Store, iBookStore e iCloud. Questo team ha un eccellente serie di risultati a suo favore e rafforzerà i servizi online di Apple per soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti.

Craig Federighi guiderà i team iOS e OS X. Apple ha sviluppato i più avanzati sistemi operativi mobile e desktop, e questa mossa unisce i due team per rendere ancora più semplice fornire la migliore tecnologia e le migliori innovazioni per l’esperienza utente in entrambe le piattaforme

Bob Mansfield guiderà un nuovo gruppo di lavoro, Technologies, che combina tutti i team wireless di Apple in un’unica squadra, promuovendo così l’innovazione in questo settore ad un livello ancora più alto. Di questo team faranno parte anche gli ingegneri responsabili dei semiconduttori, di cui abbiamo piani ambizioni per il futuro.

Inoltre, John Browett lascia Apple. La ricerca di un nuovo capo per il reparto retail è in corso e nel frattempo, il team sarà guidato direttamente da Tim Cook. L’organizzazione retail di Apple ha una rete incredibilmente forte, coadiuvata da forti leader regionali che continueranno l’ottimo lavoro svolto negli ultimi 10 anni, per rivoluzionare i punti vendita al dettaglio con servizi esclusivi ed innovativi per i clienti.

Al momento è ancora troppo presto per spiegare i motivi di questa scelta, ma dalle prime indiscrezioni, sembra che Scott Forstall fosse ormai un pesce fuor d’acqua in Apple e che gli altri dirigenti non gli avessero perdonato alcuni errori, quali un sistema operativo con interfaccia mai modificata (sarà Jon Ive ad occuparsene da oggi?), i problemi di Siri, ma soprattutto la figuraccia del nuovo Mappe. Anche in passato, inoltre, i suoi rapporti non erano mai stati idilliaci, soprattutto con Jony Ive, tanto che i due non si incontravano mai da soli, ma solo in presenza di Tim Cook. Ma non vanno dimenticati nemmeno i suoi meriti, dato che è stato uno dei principali artefici di iOS come lo conosciamo oggi. In ogni caso, già nelle settimane scorse si era parlato di forti discussioni con Forstall dovute proprio ai problemi di iOS 6, tanto che una importante rivista come Fortune azzardò affermando che il problema di Apple e di iOS era proprio lui! Le cose cambiano, ed ora sarà Craig Federighi, da anni responsabile sviluppo di OS X, ad occuparsene con l’aiuto, si dice, di Jon Ive per la parte grafica. Ancora per un anno, comunque, Forstall rimarrà in azienda e aiuterà Tim Cook nelle manzioni di CEO. Poi sarà addio, dopo 15 anni di onorato servizio.

Per quanto riguarda John Browett, assunto pochi mesi fa, il rapporto con Apple non è stato mai ottimo e non è mai scattata quella scintilla necessaria per rimanere in azienda. Di lui non c’è traccia nella storia di Apple, e pochi sentiranno la sua mancanza, anche perchè “reo” di aver gestito in modo maldestro le ore di lavoro dei dipendenti negli Stati Uniti, tanto che lui stesso ammise l’errore. Gli Apple Store hanno bisogno di nuova linfa, e lui non era in grado di darla.

Senza Forstall, già con iOS 7  nel 2013 potremo vedere i primi cambiamenti di iOS, che ormai da anni ha la stessa interfaccia utente. E con Jony Ive responsabile dell’interfaccia utente, potremo vedere davvero dei cambiamenti come mai in passato, almeno dal punto di vista grafico. Il fatto, poi, che il responsabile di iOS non sia una persona nuova, ma Craig Federighi, già responsabile capo dello sviluppo si OS X, può significare che l’azienda vuole sempre più unire ed integrare questi due sistemi operativi.

In ogni caso, si tratta di un cambiamento importantissimo in seno ad Apple, come mai si era visto in passato, e avrà sicuramente un impatto sul futuro della società. E sarà interessante vedere come sarà il futuro di iOS!

Riassumendo:

Possibili motivi dell’allontanamento di Scott Forstall

  • Siri: quando Forstall ha presentato Siri durante il keynote di presentazione dell’iPhone 4S, l’assistente virtuale di Apple sembrava incredibile, con risposte veloci e comprensione perfetta. Il prodotto reale è stato un po’ diverso, e ancora ad oggi viene definito in versione “beta”. Alcuni hanno accusato Forstall di aver promesso troppe cose con Siri e di non essere riuscito ad implementarle tutte correttamente, pur essendo oggi tra i migliori assistenti vocali in circolazione.
  • Mappe: ormai tutti sono consapevoli dei problemi di Mappe, che solo negli ultimi giorni sta migliorando sensibilmente grazie anche alle segnalazioni degli utenti. Qui la responsabilità è tutta di Forstall, e ha costretto Tim Cook a chiedere scusa agli utenti per i vari difetti presenti nell’app. Era il team di Forstall, infatti, a dover testare Mappe e dare il beneplacito per integrarla in iOS 6. Il danno alla reputazione di Apple è stato alto, tanto da poter giustificare anche un licenziamento così importante.
  • L’ego: Steve Jobs era un visionario e un genio, che sapeva a modo suo essere esigente con tutti. Forstall, dicono, ha cercato spesso di emularlo, ma pur essendo un genio nel suo campo, non aveva la sua personalità e la sua bravura a distorcere la realtà a suo favore. Si è quindi creato molti nemici, Ive in primis. Molti dicono che era difficile lavorare con Forstall, e diversi dirigenti lo incontravano solo in caso di necessità e solo alla presenza di Tim Cook.

Possibili motivi dell’allontanamento di Browett

  • Chimica: da quanto è entrato in società, Browett ha cercato di lasciare il segno come aveva fatto il mitico Ron Johnson a capo del reparto Retail. Ma Browett non è stato mai in sintonia con la filosofia Apple e non si è mai adattato in azienda. Certo, 12 mesi possono essere pochi per ambientarsi in un team che lavora insieme da 10 anni almeno, ma Apple non può permettersi di perdere terreno in un campo fondamentale come la vendita al dettaglio
  • Concentrato sui ricavi, non sui clienti: prima di arrivare alla Apple, Browett era CEO della Dixons, un rivenditore di elettronica abbastanza importante in Gran Bretagma. Alcuni suoi ex-colleghi sapevano che il suo modo di gestire era più incentrato ai soldi che non al cliente. Per questo molte persone sono rimaste scioccate quando Apple lo ha scelto come capo del reparto Retail, ed ora i fatti confermano queste perplessità. Per tutto il 2012, infatti, Browett ha messo a punto nuove politiche negli Apple Store che hanno penalizzato l’esperienza del cliente. Ha cercato di ridurre il numero di dipendenti in modo tale che i negozi diventassero più redditizi, non accorgendosi che le persone vanno negli Apple Store per i loro servizi eccellenti offerti ai clienti.

Dopo il comunicato ufficiale di Apple che avete letto in questo articolo, Tim Cook ha inviato una e-mail a tutti i suoi dipendenti per spiegare le modifiche appena annunciate. Inoltre Cook ha fatto luce su alcuni dettagli non inclusi nel comunicato stampa. Innanzitutto, il CEO ringrazia Scott Forstall per tutti i suoi numerosi contributi alla Apple e per la sua lunga carriera in azienda. Per quanto riguarda la sua sostituzione, Cook fa notare che Federighi ha condotto e guidato realase di successo come Mountain Lion. Cook ha poi confermato che Forstall lascerà l’azienda il prossimo anno e che nel frattempo “mi aiuterà come consulente durante il mio interim come capo Retail”. Nel messaggio, Cook fa sapere che Bob Mansfield, ora a capo del nuovo gruppo “Tecnologies”, rimarrà in azienda per i prossimi due anni, ed è tanto per un uomo che aveva annunciato il suo pensionamento all’inizio del 2012. Mansfield guiderà quindi questo nuovo gruppo, e, spiega Cook, Dan Riccio prenderà il suo posto come Senior VP of Engineering Hardware.

Per quanto riguarda la partenza di John Browett, Tim Cook ringrazia, ma non in modo così caloroso. Anzi, dedica più parole ai dipendenti degli Apple Store, definite persone di talento e fenomenali, “che dedicano la loro vita a rendere felici i nostri clienti. Avete tutto il nostro rispetto, la nostra ammirazione e il nostro sostegno”. 

Nel messaggio si chiarisce anche meglio il ruolo che rivestirà Jony Ive, concludendo poi alla fine con un ringraziamento verso tutti coloro che hanno lavorato duramente per Apple: “Unitevi insieme a me nel congratularvi con i nuovi dirigenti. Vorrei ringraziare tutti per aver lavorato così duramente per Apple, facendo in modo che l’azienda creasse i migliori prodotti al mondo e deliziasse i propri clienti. Continuo a credere che Apple ha le persone più dotate e innovative del pianeta, e mi sento privilegiato e ispirato nel poter lavorare con tutti voi. 

 

 

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