“Go”, “Accerchiare”, “Pedinare”… un gioco di strategia dal Paese de l Sol Levante che nonostante i suoi 2500 anni sa ancora come affascinare.
I vecchi giochi da tavolo, i “board game”, stanno vivendo una seconda giovinezza con l’avvento dell’era digitale, riproponendo in salsa di bit e pixel concept in grado di raccogliere per intere serate amici e familiari o, nelle declinazioni piu’ seriose, orde di appassionati che, per calarsi nelle parti (si pensi ad esempio a D&D) partecipavano (e tuttora partecipano) alle sessioni di gioco anche con l’abito giusto.
Joseki, noto da noi come Go, è uno di quei titoli che crea dipendenza, da giocare rigorosamente se single o comunque fuori dagli orari lavorativi poiché ad una meccanica di gioco semplicissima, unisce una profondità tattica/strategica da Napoleone pre-Waterloo.
Personalmente non conoscevo le regole di gioco benché in piu’ di qualche occasione lo abbia notato tra le fila dei flash-game ma, illuminante, a tal proposito l’ampia spiegazione di Wikipedia che riportiamo per i nuovi “addicted”:
Due giocatori, Nero e Bianco, dispongono alternatamente una pietra (il pezzo del gioco) del proprio colore in un punto (intersezione) vuoto della griglia disegnata sul goban (la scacchiera del go). Normalmente Nero muove per primo; in caso di partita con handicap, quando uno dei due giocatori è molto più forte dell’altro, il più debole prende Nero e dispone due o più pietre di handicap sul goban, e Bianco muove per primo. La griglia ufficiale è composta da 19×19 linee, ma le regole si applicano a tutte le griglie; goban con griglie 13×13 e 9×9 sono quelli più diffusi nell’insegnamento ai neofiti. Una volta giocata, una pietra non può essere spostata in un punto differente.
Pietre dello stesso colore che siano adiacenti orizzontalmente o verticalmente formano un gruppo, le cui libertà sono la somma delle libertà delle pietre da cui è composto e che non può essere diviso successivamente, formando a tutti gli effetti una pietra unica più grande. Solo le pietre che siano connesse una all’altra da linee disegnate sul goban formano un gruppo; le pietre vicine diagonalmente non sono connesse. I gruppi possono essere ingranditi giocando altre pietre su intersezioni loro vicine o connessi insieme giocando una pietra su di una intersezione che sia adiacente a due o più gruppi dello stesso colore.
La maggior parte delle regole non permettono ad un giocatore di giocare una pietra in modo che uno dei suoi gruppi rimanga senza libertà, una sorta di “suicidio”, con un’unica eccezione: se la nuova pietra cattura una o più pietre avversarie, queste sono rimosse per prime, lasciando la pietra appena giocata con almeno una libertà. Si dice che questa regola “proibisca il suicidio”.
I giocatori non possono effettuare una mossa che riporti il gioco alla posizione immediatamente precedente a quella dell’avversario; questa regola, detta “regola del ko” (dal giapponese 劫, kō, “eone”), serve a prevenire ripetizioni infinite delle stesse mosse. Un esempio tipico dell’applicazione di questa regola è il caso in cui una prima pietra ‘A’ cattura una seconda ‘B’ e in cui rigiocare la pietra ‘B’ farebbe ricatturare la pietra ‘A’: si avrebbe così una sequenza infinita di catture. Ciò che avviene in pratica è che se il secondo giocatore è interessato a catturare ‘A’, gioca la propria pietra altrove in modo da obbligare il primo a non rimuovere il ko per poi ricatturare ‘A’. La ripetizione di questo tipo di scambi – cattura del ko, minaccia lontana, risposta alla minaccia, cattura del ko – prende il nome di “combattimento ko”. Tutte le varianti delle regole concordano nella formulazione della regola del ko che impedisce di tornare alla posizione immediatamente precedente, ma si comportano differentemente nel caso in cui una mossa riporti ad una posizione ancora precedente.
Invece di giocare una pietra, un giocatore può passare: questo avviene, di norma, quando il giocatore ritiene che non gli restino altre mosse utili da giocare. Quando entrambi i giocatori passano consecutivamente, la partita termina e si calcola il punteggio.
Di Go sono disponibili numerose edizioni: la base è comune ma cambiano parte delle regole o la modalità in cui possono essere eseguite le mosse per cui ne approfittiamo per segnalarvi la promozione di App Shopper che, per un periodo di tempo limitato, offre il set del perfetto “Goista” comprendente le tecniche seguenti:
•Star Point Joseki
•3-4 Point Knight Approach
•3-4 Point One-Space Approach
•3-4 Point Two-Space Approach
•3-4 Point Large-Knight Approach
•5-4 Point Approached By 3-4 Point
•5-4 Point Approached By 3-3 Point
•5-3 Point Approached By 3-4 Point
•5-3 Point Approached By 4-5 Point
•5-3 Point Approached By 3-3 Point
•3-3 Point Joseki
•Da Xie Qian Bian
•Cun Zheng Yao Dao
•Da Xue Beng
•Xiao Xue Beng
•Bi-Swallows First Shape
•Bi-Swallows Second Shape
•Bi-Swallows Third Shape
•Bi-Swallows Fourth Shape
•Bi-Swallows Fifth Shape
•Da Ya Liang
•6-3 Point Joseki
•6-4 Point Joseki
•5-5 Point Joseki
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