Un nuovo approccio all’editing fotografico con CameraBag, software oggi in promozione

Intuitivo, originale e creativo: una voce fuori dal coro dei software sviluppati con l’ottica di emulare il deus ex-machina Photoshop, che mostra come sia possibile modificare le nostre foto pensando solo alla resa finale e non ai processi necessari per raggiungerla.

Lo stiamo vivendo ovunque in questo periodo: dal cinema alla moda, dalle pubblicità al settore videoludico, dai sistemi hardware alle ultime uscite sul fronte software… la standardizzazione, lo sfruttamento fino al midollo di concetti triti e ritriti, di idee folgoranti che nel corso degli anni, e delle “iterazioni”, hanno perso carisma e appeal, è la parola chiave del momento, l’exit strategy per le compagnie che puntando sull'”usato sicuro” possono giustificare l’uscita di un “nuovo” prodotto, un ennesimo sequel cinematografico, della 4ta o 5ta edizione di un titolo videoludico che, degli esordi, ha conservato solo il titolo.

Sono sempre di meno le compagnie che azzardano, che decidono di rimettersi in gioco, di stravolgere quanto “richiesto” dalla community, piu’ per tendenza che non reale volontà, per uscire fuori dai binari e lanciare idee apparentemente fuori contesto ma che, opportunamente affinate (e comprese), si rivelano vincenti. E’ il caso di CameraBag, software dedicato al photo editing di casa Nevercenter, che ha un approccio totalmente inedito al modo di intervenire sulle foto.

Il video a seguire materializza la loro visione

Spiazzante, originale e decisamente intuitivo il modo il cui è possibile stravolgere e modificare in ogni scatto: un approccio che primeggia proprio l’intuitività grazie ai numerosi preset disponibili, alle anteprime in tempo reale alla libertà di applicare filtri ed effetti senza preoccuparsi di fare calcoli sui parametri da inserire il tutto con la consapevolezza che ogni intervento, anche il piu’ barbaro, è di tipo non distruttivo, il che consente di assecondare come non mai la nostra creatività lasciando terreno libero all’applicazione di filtri ed effetti.

Tutto ciò è possibile grazie ad un motore di rendering di prima categoria, l’Analog Engine, in grado di annichilire ogni soluzione concorrente e di dire la sua al Mercury Engine di casa Adobe: qualità della resa professionale, la profondità dei 32bit per canale, il supporto per l’accelerazione in hardware, la gestione in tempo reale degli effetti e dei filtri applicati, la gestione “trasparente” dei formati professionali come il RAW, il supporto per immagini con risoluzioni estreme e molte altre caratteristiche che ci aspetteremmo di trovare in programmi con almeno uno zero in piu’ sul prezzo di acquisto.

Andando a tastare le altre feature di CameraBag ci possiamo concedere un ennesimo ghigno (proprio in barba agli applicativi definibili “Professionali”, prezzo incluso):

  • Un set di oltre 100 file e filtri per creare fotografie originali, da condividere sui social network piu’ noti (volendo…);
  • Oltre 25 strumenti per l’editing, implementati in modo certosino ma semplici da gestire tramite curve di editing;
  • Un’interfaccia grafica favolosa (le screen non rendono giustizia…);
  • Il contemplato editing non distruttivo  (la cronologia delle azioni annullabili è ampia);
  • Livelli e maschere per la gestione l’applicazione dei filtri;
  • Anteprime istantanee, in tempo reale, delle modifiche apportate;
  • Controlli precisi per lavori di rifinitura al limite del maniacale ma comunque personalizzabili per dimensione;
  • Supporto per il salvataggio in-batch;
  • Effetti di transazione video tra un filtro e l’altro (meramente estetico, certo, ma di sicuro effetto);
  • Supporto per il formato RAW e per i metadati.

Il programma è in promozione fino a domani: possiamo acquistarlo al prezzo di 14.99 dollari forte di uno sconto pari al 48% (prezzo originario $29.00) o provarne la versione dimostativa a partire da questa pagina.

Sul fronte dei requisiti minimi, invece, è richiesta una versione di Mac OS X pari o superiore alla 10.6.6 e naturalmente un’architettura in grado di processare applicazioni a 64-bit (il software è compilato a 64bit…).

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