Vediamo i nuovi chip tridimensionali di Intel

Come abbiamo visto in precedenza, non abbiamo ancora dati ufficiali sulle prestazioni, ma sappiamo come sono stati realizzati i nuovi Ivy Bridge.

La Intel con la presentazione dei nuovi processori Ivi Bridge, ha anche dato maggiori informazioni sul sistema di creazione dei nuovi chip.

Gli attuali chip sono realizzati con circuiti a 32 nanometri. Gli Ivy Bridge, invece, passano da 32 a 22 nanometri, che permette (come abbiamo visto in un altro articolo), di aumentare del 20% le prestazioni riducendo, di pari unità percentuali, i consumi.

Ma come è possibile realizzare tutto ciò?
Il motivo è presto detto: il cambio di realizzazione fisica del chip.

Fino ad oggi, il passaggio degli elettroni avveniva tramite un unico gate di entrata e uno di uscita.
I nuovi Ivy Bridge, invece, hanno 3 gate separati, uno sopra l’altro che consente, quindi, una maggior passaggio di elettroni, aumentando anche le prestazioni.

La Intel, inoltre, informa che i chip grafici integrati verranno avvantaggiati dalla nuova configurazione hardware, arrivando a codificare video 4K, ovvero 4 volte il FullHD.
Per quel che concerne Apple, come sappiamo si vocifera da tempo di un rinnovo totale della gamma, sia fissi che portatili.
Il nodo da sciogliere sarà quella della disponibilità effettiva dei chip.

La Intel ha dichiarato che i primi ad essere saranno quelli per la versione Desktop, mentre la casa di Cupertino vuole implementare prima i chip sui suoi portatili.
A questo punto, quando Intel fornirà una data di rilascio per la componente portatile, potremo cercare di capire le tempistiche dei nuovi MacBook Pro.

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