Tim Cook entra a far parte della lista delle 100 persone più influenti al mondo secondo il Time Magazine.
Tra gli altri nomi in lista, segnaliamo anche Hilary Clinton, Tim Twebow, Rihanna, Salman Khan e l’autore della biografia di Steve Jobs, Walter Isaacson.
Ogni scheda delle persone in lista include anche una descrizione scritta da qualcuno vicino alla persona stessa. Nel caso di Tim Cook, la descrizione è stata preparata dal’ex vice-presidente degli Stati Uniti e membro del consiglio d’amministrazione di Apple Al Gore. Gore ha scritto che Cook ha “elevato il livello generale della più importante e innovativa azienda al mondo attraverso importanti cambiamenti interni, senza alcun intoppo e in modo molto brillante”.
Questo il testo integrale della presentazione:
E’ difficile immaginare una sfida più difficile di quella di sostituire una leggenda come Steve Jobs a capo di Apple. Eppure Tim Cook, un pacato e silenzioso figlio di un operaio dell’Alabama e di una casalinga, non ha perso un colpo. Ha fieramente protetto l’eredità lasciata da Steve Jobs ed è profondamente immerso nella cultura di Apple: Tim Cook, 51 anni, ha già portato l’azienda a vette più elevate, implementando importanti cambiamenti interni, senza alcun intoppo e in modo brillante. Egli ha indelebilmente impresso la sua leadership in tutte le aree di Apple, dai meccanismi di gestione interna all’identificazione della società fino alle innovazioni progettuali di tutti i prodotti. La disciplina personale di Cook, il suo regime fisico e le sue tante ore di lavoro riflettono una filosofia da lui sintetizzata in un discorso tenuto nel 2010 all’Università di Auburn quando, citando il presidente Lincolon, disse “Io mi preparerò, e un giorno arriverà la mia occasione”. Con una grande etica e un espressione sempre pensierosa, Cook emana calma, ma può essere duro come l’acciaio quando necessario. Coma il grande direttore d’orchestra George Szell, Cook sa che il suo impegno verso l’eccellenza è inseparabile dall’incredibile mole di persone che lavorano alla Apple. Szell viene ricordato per una sua frase, “Si comincia da dove gli altri finiscono”.
L’occasione per Cook è arrivata. E che inizio!