A due anni di distanza dal primo The Darkness, lo sparatutto dark-horror di Digital Extremes si prepara a terrorizzare gli utenti della Mela.
Sembra essere definitivamente archiviato il periodo nel quale fra l’uscita di un titolo per piattaforma Windows e il suo arrivo per Mac potevano trascorrere anche interi semestri se non anni, nella titubanza dei distributori che vedevano nell’OS della Mela un ambiente troppo di nicchia e decisamente non per videogiocatori. The Darkness II è l’ennesima, piacevole, testimonianza, perché la versione per Windows è stata distribuita in versione boxata questo mese mentre per Mac sarà lanciata via Steam a marzo, tra circa 2 settimane!
Ispirato alla serie di fumetti creata da Top Cow Productions, il gioco narra le vicende di Jackie Estacado, capo di una famiglia criminale di New York e padrone dell’antica forza del caos conosciuta come “Tenebra” (da cui il titolo del gioco) che in questo secondo capitolo dovrà fronteggiare i demoni che vivono in lui, al fine di scongiurare un inevitabile conflitto che non solo porterebbe alla distruzione della città ma, cosa ancora piu’ importante, allo sterminio delle varie famiglie protagoniste del titolo.
Il titolo originario è stato sviluppato da Digital Extremes ma alla versione per Mac ha lavorato il team di Transgaming, che sfruttando la tecnologia proprietaria Cyder è riuscita a confezionare un porting di pari livello alla controparte PC il che potrebbe essere un bene, considerando i buoni feedback raccolti sul fronte tecnico, ma anche la palese dichiarazione di non aver ottimizzato una linea di codice per una piattaforma totalmente differente (OS X) e soprattutto un’hardware limitato e specifico (quello dei Mac).
Sul fronte tecnico, il gioco vanta una grafica in stile cell-shading, un design quasi fumettoso che tuttavia non filtra minimamente le cruente scene di violenza e orrore in grado di regalare forti emozioni anche ai piu’ temerari mentre l’audio, stando alle versioni Windows, è discreto, senza raggiungere punti di apice né di totale assenteismo. L’unico neo sembra essere la longevità, attestata a 7 ore, forse un pò poche per un titolo a prezzo pieno ma sicuramente saranno ore vissute al cardiopalma.
[ Fonte: Macity ]