Ormai da qualche giorno stiamo assistendo a un aumento graduale e consistente delle applicazioni disponibili su Mac App Store. Dalle 1000 apps disponibili al Day One siamo arrivati già a diverse migliaia e la cosa più interessante è che la tendenza generale a cui stiamo assistendo è ben chiara: Abbassare i prezzi per vendere di più!
In queste prime 3 settimane di Mac App Store se ne sono sentite di tutti i colori in giro: ” E’ una copia riuscita male dell’AppStore…..Non avrà mai il successo di AppStore perchè la gente è abituata a prezzi bassi……Il Mac App Store sancirà il definitivo Boom dei Mac….Dopo il Mac App Store la gente che ha un iPhone non potrà non comprarsi un Mac….ecc.
Giudizi positivi e negativi, come sempre avviene per qualcosa che si propone come spartiacque o come novità vincente. Certamente nessuno dimentica l’accoglienza poco convinta che tutti noi riservammo nel 2008 all’AppStore e soprattutto tutto quello che avvenne dopo: l’iPhone 2G aveva lasciato la bocca amara soprattutto a noi europei che ci siamo dovuti organizzare con parenti in U.S.A per averne uno o spendere cifre folli per acquistarlo su eBay. Per non parlare poi dell’abitudine, quasi immediata, che tutti noi possessori fortunati di un modello mai arrivato in Italia, facemmo alle apps gratuite del precursore di Cydia, l’INSTALLER. Nessuno gradì, all’arrivo di iPhone 3G e di AppStore, il dover pagare per scaricare applicazioni per il proprio iPhone. Ma fu questione di poche settimane: ad agosto 2008 l’AppStore era già un successo planetario e la concorrenza si era già messa in moto per arginarne la rapida ascesa.
Oggi sappiamo tutti com’è proseguita la storia e quanti iPhone siano stati venduti anche grazie alla quantità immensa di applicazioni presenti su AppStore. E lo sa anche Apple ovviamente. Ecco allora spiegata l’idea di partenza del Mac App Store: cercare di ricreare lo stesso percorso che è stato seguito dagli utenti iPhone, allestendo una vetrina mondiale di tutto ciò che riguarda il software Mac. In questo modo tutti coloro che hanno un iPhone ma non un Mac vengono incoraggiati a fare il “grande salto”, finora magari sempre rimandato. L’effetto “alone” è assicurato: degli 82 milioni di utenti iPhone moltissimi acquisteranno un Mac, anche grazie al nuovo App Store per OSX.
Dopo il dovuto prologo veniamo però alla domanda del titolo: l’effetto “Mac App Store” è e sarà, in futuro, una garanzia di successo per gli sviluppatori? La risposta è si, ma con alcune osservazioni da fare.
In queste prime settimane dal lancio, in pratica, abbiamo visto spopolare, sin da subito, i software più conosciuti dagli utenti, come iPhoto, Aperture, Pin Ball HD, Angry Birds….ecc. Per alcuni titoli è stato un successo annunciato soprattutto grazie a quello ottenuto su iPhone e dunque il discorso non vale: troppo forte l’effetto “alone”.
Per altri, invece, ha pagato il nome e la popolarità in ambiente Mac e l’App Store ha solo amplificato un successo già consolidato.
Per tutte le altre apps il discorso da fare è più ampio. Se sicuramente gli sviluppatori minori sono contenti della visibilità che hanno i loro software su Mac App Store, è pur vero che per affermarsi e aumentare il numero di download da parte degli utenti sono costretti ad abbassare i prezzi. Risultato: le loro apps verranno acquistate solo da Mac App Store e praticamente nessuno penserà mai di pagarle a “prezzo pieno” sul loro sito ufficiale. Il Mac App Store, in sostanza, diventa d’ora in poi, la loro unica chance di successo vendendo i loro prodotti a un prezzo inferiore di quello a cui avevano pensato.
Discorso ben diverso per gli sviluppatori dei software già noti, che abbassando il prezzo stanno ottenendo dei risultati pazzeschi: giusto per fare qualche esempio, Evernote, pratica applicazione per gestire i propri appunti, ha già raggiunto e superato i 150.000 download negli ultimi 20 giorni, oltre il 50% dei quali sono avvenuti da Mac App Store. Gli sviluppatori di Pixelmator, ottimo editor fotografico, hanno avuto un successo tale sullo store Apple, da scegliere addirittura di utilizzare il Mac App Store come unico canale di vendita del loro prodotto. E la scelta sta pagando eccome: 1 milione di dollari di guadagno in soli 20 giorni non sono una cifra da poco.
Dunque abbassare il prezzo non sempre equivale a un minor guadagno, anzi. C’è solo da capire quanto questa politica dello sconto possa avere effetti positivi anche alla lunga e non solo nel breve periodo.
In definitiva comunque, il Mac App Store sta sicuramente cambiando le carte in tavola e tutti gli sviluppatori, chi più chi meno, stanno approfittando di questa novità nel modo e nei termini che sono nelle loro corde: un gioco o una semplice app possono essere proposti a pochi euro e far leva proprio su questo per raggiungere il successo…..un software potente e di lungo sviluppo deve, gioco forza, mantenere un prezzo elevato per garantire il giusto compenso al duro lavoro.
Staremo a vedere che strada si sceglierà di seguire…..
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