In una recente intervista, il manager Apple Shruti Haldea ha detto che la scelta di integrare una tacca sul display dei nuovi MacBook Pro è stata presa per offrire più spazio per i contenuti.
I nuovi MacBook Pro offrono cornici più sottili, ma per ottenere questo risultato bisognava trovare una soluzione che rendesse possibile implementare la webcam da 1080p. Come avvenuto con gli iPhone, la scelta è caduta sull’ormai iconica tacca integrata sulla parte superiore dello schermo.
Per rispondere alle critiche di molti utenti, Shruti Haldea, manager della linea di prodotti Mac e uno dei progatonisti dell’evento Apple della scorsa settimana, ha dichiarato che la tacca è una soluzione “intelligente” per il Mac, in quanto fornisce gli utenti più spazio per i loro contenuti spostando la barra dei menu di MacOS.
Quello che abbiamo fatto è che abbiamo reso il display più alto. Come sul notebook da 16 pollici, ad esempio, hai ancora un’area attiva di 16,0 sulla diagonale in una finestra da 16:10 pollici, e da lì abbiamo semplicemente ampliato il display e spostato la barra dei menu più in alto. Quindi è un modo davvero intelligente per darti più spazio per i tuoi contenuti, e quando sei in modalità a schermo intero, hai quella finestra 16:10, e sembra fantastica. Il tutto senza soluzione di continuità.
Rispetto alle versioni passate, i nuovi modelli da 14 e 16 pollici presentano cornici significativamente più piccole. Apple afferma che le cornici sono più sottili del 24% rispetto alla generazione precedente sui lati sinistro e destro del display, con una misura di soli 3,5 mm. Nella parte superiore, grazie alla tacca, la cornice è più sottile del 60%, arrivando sempre ad una misura totale di 3,5 mm.
Sebbene la tacca sia evidente soprattutto all’inizio, Apple ha implementato alcune funzionalità software su macOS per renderla meno visibile. Ad esempio, quando le app macOS sono in modalità a schermo intero, il sistema aggiunge un bordo nero nella parte superiore del display, nascondendo la tacca senza interferire con il contenuto dell’utente. Gli sviluppatori possono comunque scegliere di visualizzare il contenuto della propria app su entrambi i lati della tacca.
Durante l’intervista, il dirigente Apple ha anche detto che M1 Max è un chip rivoluzionario per l’editing video e flussi di lavoro ad alto contenuto grafico, visto che riesce ad eseguire alcune “prodezze di produzione video” che alcune varianti di Mac Pro non riescono a portare a termine.
Un esempio è che, grazie agli acceleratori ProRes integrati nel Media Engine, M1 Max ha due di quei motori per la codifica e la decodifica con accelerazione hardware, quindi, di conseguenza, puoi eseguire sette flussi 8K ProRes in FinalCut Pro su un MacBook Pro da 16 pollici con M1 Max. Sono più flussi che su un Mac Pro a 28 core con una scheda Afterburner, quindi stai letteralmente superando una workstation.
Un altro vantaggio per chi fa editing video è la velocità di esportazione: “Sarai in grado di effettuare il rendering dei tuoi progetti e di esportarli molto più velocemente. È una di quelle cose che rende felici chi lavora sui video“.