La “magia” dei Mac M1 è iniziata 10 anni fa!

Secondo un ex ingegnere Apple, i chip M1 sono il frutto di un lavoro durato 10 anni.

I primi Mac con chip M1 hanno avuto un enorme successo e l’industria tecnologica è ansiosa di vedere cosa potrà fare Apple in futuro con l’intera gamma di Mac. Ora, un ex ingegnere Apple ha condiviso dettagli interessanti sui progressi di Apple nel campo dei chip ARM, un lavoro iniziato circa 10 anni fa che ha portato alla magia delle prestazioni dei chip M1.

Shac Ron, un ex ingegnere del kernel Apple, ha condiviso alcuni dettagli affascinanti sul lavoro svolto da Apple sui chip ARM nel corso degli anni e ha fornito alcune prospettive sul perché il chip M1 è così potente. L’ingegnere ha parlato dei chip Apple su twitter rispondendo ad un tweet di David Kanter secondo cui i Mac M1 sono così impressionanti grazie alla cache, e non per l’utilizzo di un chip ARM. Shac Ron, invece, non è d’accordo e ne ha condiviso il motivo.

Illustrando quanto Apple fosse avanti rispetto agli altri con i chip ARM, Ron osserva che il primo chip ARM a 64 bit di Apple, l’A7, è stato lanciato nel 2013 con la sua architettura ISA (Custom Instructions Set). Ron sottolinea che Apple ha iniziato il suo lavoro su ARM64 nel 2010 e quando è stato lanciato nel 2013, ha colto alla sprovvista Qualcomm e Samsung. Ciò significa che ARM64 è stato creato da Apple prima che ARM avesse il proprio “core design” pronto per essere venduto ad aziende di terze parti, come Qualcomm.

Ron ha poi snocciolato qualche dato tecnico, alludendo al fatto che la scommessa di Apple sull’evoluzione di ARM era di “andare su core con clock bassi”. Apple, infatti, utilizza sempre più core, ma inizia sempre con velocità di clock inferiori, che poi che aumentano nel tempo. L’A7, ad esempio, aveva 2 core a circa 1,3 GHz, ora l’A14 Bionic ha una CPU a 6 core fino a 2,99 GHz, GPU a 4 core e Neurale Engine a 16 core. I Mac M1, invece, hanno CPU a 8 core con una velocità di clock di 3,2 GHz (4 ad alta efficienza e 4 prestazioni), GPU a 8 core e Neurale Engine a 16 core.

Inoltre, Apple ha sempre puntato sulla realizzazione di chip con processo produttivo sempre più ridotto. In questo modo è stata in grado di sfruttare chip con transistor in continuo aumento, fino ad arrivare ai 16 miliardi su M1. L’uso di un’architettura superscalare OoO (Out-of-Order) separa il set di istruzioni front-end dall’esecuzione back-end. Tutto ciò è stato possibile con un ARM ISA personalizzato e progettato da Apple.

In conclusione, però, Ron crede che le incredibili prestazioni dei Mac M1 non siano dovute all’architettura ARM ISA, ma piuttosto all’enorme lavoro di miglioramento che Apple ha portato a questa architettura dal 2010.

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