I modelli di fascia alta del nuovo MacBook Pro da 13 pollici presentati questa settimana sono in grado di sfruttare alcuni alimentatori con potenza più elevata, come rivelato nelle etichette normative del dispositivo.
I MacBook Pro da 13″ vengono spediti con un adattatore di alimentazione USB-C da 61 watt ormai dal 2016, con i vari modelli generalmente classificati per assorbire un massimo di 20,3 volt e 3 ampere di potenza.
Per la prima volta, i modelli MacBook Pro 13″ 2020 di fascia alta con processori Intel di decima generazione hanno una doppia potenza nominale di 20,3 V/3,0 A e 20,2 V/4,3 A, il che significa che questi modelli possono essere ricaricati anche con l’alimentatore da 87 watt di Apple, fornito in precedenza solo con i MacBook Pro da 15 pollici. Le configurazioni di fascia bassa dei nuovi MacBook Pro con processori di ottava generazione rimangono classificati per i classici 61 watt. Tutti i modelli vengono forniti con un alimentatore da 61 watt.
Sebbene si possa pensare che i modelli MacBook Pro 13″ di fascia alta possano essere in grado di caricarsi più rapidamente utilizzando un adattatore da 87 watt rispetto all’adattatore da 61 watt fornito in dotazione, diverse fonti dicono che in realtà non è così. La massima velocità di ricarica configurata sulla macchina rimane la stessa, quindi non vedrai alcuna differenza.
L’unico motivo che può spingere un utente ad utilizzare l’adattatore da 87W sui MacBook Pro 13″ 2020 di fascia alta è legato a carichi di lavoro molto impegnativi, dove magari è necessario avere fornire ulteriore potenza alla macchina. Tuttavia, la stragrande maggioranza degli utenti non avrà mai questa esigenza.
Il nuovo MacBook Pro 13″ è già disponibile anche su Amazon. Si parte da 1529€ per la variante con 256GB di storage e 8GB di RAM e si arriva a 2479€ per la variante più performante con 1TB di SSD e 16GB di RAM.
