Sto pensando da un paio di settimane a quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri della linea MacBook di Apple considerando prima le ultime indiscrezioni e poi l’evoluzione che sta subendo iPad in questi mesi, partendo dalla WWDC 2019 per poi completarsi con l’arrivo ufficiale di iPad OS 13 a settembre.
Come si è detto nell’ultima puntata del nostro podcast di iPhone Italia, il mondo dei tablet di Apple subirà uno scossone importante che porterà questi prodotti verso una strada che in realtà venne pianificata sin dal primissimo modello quando Steve Jobs definì proprio l’iPad come il computer del futuro. I Mac potranno essere quindi i prodotti dedicati al lavoro vero e proprio mentre il ruolo dei vecchi Personal Computer verrà preso dagli iPad.
Detto questo, sappiamo benissimo quali sono i pro ed i contro nell’usare un iPad e fra di essi sicuramente c’è la possibilità di poter avere a disposizione una connessione dati LTE integrata. Io per primo, spesso preferisco utilizzare questo prodotto piuttosto che il MacBook proprio per questa funzionalità aggiuntiva che mi permette di lavorare in ogni parte del mondo ed in ogni situazione senza dipendere da niente. Perché quindi non portare tale opzione anche sui MacBook? La nostra è ovviamente un’ipotesi che però vorremmo analizzare nei pro e nei contro più classici come per ogni potenziale prodotto Apple che abbiamo visto in questi anni. Guardiamo al futuro però e rigiriamo tutto verso il 5G che è stato appena lanciato in Italia in queste settimane e non al 4G che ormai abbiamo ovunque.
MacBook 5G: si, perché
In primo luogo, come anticipato in precedenza, potremmo avere a disposizione una connessione stabile e che non ci renda il l’utilizzo del computer difficile. Ormai, ad oggi in Italia, possiamo avere una connessione con almeno 30 GB di traffico a pochissimi euro. Se questo ci permette di migliorare e/o incrementare la produttività, perché non ne dovremmo approfittare? Prendete tutte quelle connessioni instabili nei bar, nei centri commerciali e via dicendo e sostituitele con una connessione concreta (al netto della copertura) di vostra proprietà. Non male, no? Per non parlare poi magari di prendere i prodotti a rate con gli operatori.
La seconda nota positiva riguarderebbe la possibilità di avere un prodotto sempre connesso e con esso intendiamo che ad esempio potremmo effettuare delle operazioni da remoto anche quando “il coperchio” del nostro MacBook è tecnicamente chiuso e magari dentro ad uno zaino. Da questo punto di vista i vantaggi potrebbero essere innumerevoli pensando ad applicazioni legate a vari ambiti e non ad uno specifico. Parliamo di IoT? Ni, anche se questo tipo di connettività guarda molto in questa direzione.
MacBook 5G: no, perché
Senza dubbio la batteria potrebbe essere un gran bel problema da dover tenere in considerazione. Ad oggi abbiamo visto come soltanto i chip di Qualcomm si siano comportati bene in termini di consumi energetici mentre gli Intel, a partire dai Surface di Microsoft e non solo, hanno mostrato tutti i loro limiti con dispositivi che hanno effettivamente portato poi sul mercato 2/3 ore di autonomia. Poco, troppo poco per un dispositivo che dovrebbe permetterci di lavorare senza troppi problemi. Il minimo da garantire, almeno secondo noi, dovrebbe essere di almeno 5 ore. Teniamo in considerazione anche il fatto che il 5G è agli inizi proprio del suo percorso per cui potrebbe ancora peccare di ottimizzazioni che magari arriveranno in futuro.
Il passaggio ad ARM. Va detto che nonostante tutti lo auspichino ormai da anni, rimane ancora oggi una delle più grandi incognite generali del futuro prossimo di Apple. Certo si risolverebbe il problema dei consumi attuali dei MacBook ma ci sarebbero tantissimi dubbi sulla potenza effettiva e reale che si potrebbe raggiungere. Per non parlare poi dei costi che, per quanto possano esser e inferiori a detta di molti rispetto a quelli delle CPU tradizionali, potranno comunque incidere e non poco.
I costi. Per quanto siano leggermente calati i prezzi base dei MacBook attuali, Apple è un’azienda che si fa pagare cari gli aggiornamenti e/o gli upgrade sulle proprie macchine. Pensare ad un modulo 5G di ultima generazione aggiunto ad un attuale portatile potrebbe far lievitare il prezzo di almeno 150 euro/dollari dal listino base con la quasi certezza che esso non verrà offerto sul modello base e più commerciale ma su quello più evoluto e costoso. Per cui spesa maggiore, prestazioni e funzioni migliori. Ricordiamoci inoltre che abbiamo sempre in tasca un iPhone magari che ci permette un accoppiamento rapido dal menù del Wi-Fi o uno smartphone che con qualche tap ci permette di attivare una connessione Hotspot di buon livello, magari anche 5G.
Eventualmente quale modello sarebbe perfetto?
Se avessimo fatto la stessa domanda un paio di mesi fa, la risposta sarebbe stata senza dubbio: MacBook 12. Ad oggi invece i modelli da 13 pollici sarebbero i più indiziati anche se sarebbe insensato lasciare fuori i 15 pollici se non per una questione di costi ancora maggiori. Il MacBook Air ed il MacBook Pro sembrano i modelli potenzialmente più indiziati ed allo stesso tempo quelli più predisposti tecnicamente e commercialmente. Un test iniziale secondo noi potrebbe avere senso su queste macchine piuttosto che sui modelli più grandi al netto dei costi, delle specifiche e di tutto il resto.
Noi come la pensiamo?
Sinceramente? Penso che tecnologicamente possa essere una bella novità ma non intesa come in molti di voi staranno immaginando. Se dovesse mai arrivare un modulo 5G sui prossimi MacBook, vorrebbe quasi certamente dire che avremmo assistito al passaggio alle CPU ARM sui computer. Questo aspetto per me sarebbe decisamente interessante rispetto a quello di avere un computer sempre connesso con una modulo 5G attivo. Già perché a conti fatti questo genere di prodotto forse potrebbe non avere il grande senso che in molti ci vedono. Personalmente valuto spesso una tabella fra i costi di un prodotto nel suo complesso generale e quello che potrebbe essere l’impatto effettivo in termini di vantaggi. Qui ci si dovrebbe accollare una spesa iniziale notevolmente superiore al listino tradizionale del computer (considerando gli standard di Apple), una spesa di mantenimento della SIM e dei compromessi o dei punti interrogativi in questa fase di sviluppo tecnologico sulla novità. In realtà, come detto prima, con lo smartphone potremmo avere praticamente la medesima soluzione ma con un passaggio in più e qualche vantaggio in meno fra quelli citati in precedenza. Le note positive sono inferiori rispetto a quelle negative e questo, per noi, potrebbe già dire molto anche se la sfida tecnologica rimane sempre molto eccitante ed allettante.
Ok noi vi abbiamo detto come la pensiamo in merito e come potrebbe essere il nostro punto di vista in merito al futuro. Voi invece cosa ne pensate? Potrebbe seriamente avere un senso un prodotto di questo genere oppure potrebbe solamente essere un aggiunta ad una gamma di prodotti che inizia ad offrire sempre maggiori soluzioni per vari tipi di utenti? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.