Apple, è ora di rinnovare (o buttare) il Mac mini

Quattro anni. Sono passati ben quattro anni da quando, il 16 ottobre 2014, Apple ha presentato il suo ultimo Mac mini. E quattro anni nel mondo tech sono un’eternità. Insomma, è arrivata l’ora per Apple di rinnovare o eliminare del tutto questo modello dalla sua lineup.

Per fare un paragone, vi basta pensare che nel 2014 venivano presentati iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Da allora, Apple ha praticamente rivoluzionato la linea dei suoi smartphone, sia a livello di design che funzionale. L’iPhone XS è un prodotto completamente diverso dall’iPhone 6 da tantissimi punti di vista, hardware e non solo.

Il Mac mini base integra un processore Intel Core i5 dual-core a 1,4GHz (Turbo Boost fino a 2,7GHz) con 3MB di cache L3 su chip condivisa. Il modello premium, invece, offre processore Intel Core i7 dual-core a 3,0GHz (Turbo Boost fino a 3,5GHz) con 4MB di cache L3 su chip condivisa. I prezzi partono da 569€.

Il confronto con gli ultimi MacBook Pro, ma anche con gli iMac rilasciati un anno fa, è improponibile. Siamo di fronte a diverse generazioni di differenza in termini di processori e non solo.

Insomma, Apple deve prendere una scelta: aggiornare a breve i Mac mini o abbandonare del tutto questa linea. La seconda ipotesi è sicuramente quella più remota, perché i Mac mini rappresentano gli entry-level per chi vuole acquistare uno computer desktop Apple senza spendere più di 1.000 euro.

La buona notizia, quindi, è che secondo i rumor più affidabili Apple dovrebbe presentare i nuovi Mac mini entro fine ottobre. Non è chiaro se ci sarà un cambio radicale anche in termini di design, ma sicuramente ci saranno miglioramenti in termini hardware. E si parla anche di una versione Pro dei Mac mini, con funzioni avanzate e hardware superiore dedicato ad utenti che chiedono maggiori prestazioni.

Insomma, non resta che sperare.

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