Ci perdonerete il titolo un po’ provocatorio, ma una recente riflessione che abbiamo fatto a proposito di Flash -o per meglio dire a proposito della sua mancanza su iPhone ed iPad- ci ha fatto venire la voglia di fare e proporvi un piccolo esperimento per vedere come si comporta e quanto è importante Flash sul browser di Apple. Allora coraggio: dimostriamo al mondo che si vive benissimo anche senza Flash, oppure dimostriamo a Mamma Apple che per noi Flash è come l’ossigeno: irrinunciabile.
Il tutto in realtà è nato qualche mese fa, quando ci venne suggerito di provare ad usare un Safari completamente Flash-Free (con qualche piccolo stratagemma per rimediare alle -immancabili- situazioni in cui proprio non se ne poteva proprio fare a meno). Per quanto ci riguarda il risultato di allora fu sostanzialmente fallimentare; ci siamo trovati ad usare costantemente due browser diversi (Safari senza Flash ed un’altro per i contenuti Flash) tanto che dopo qualche giorno di prova abbiamo gettato la spugna e ripristinato un Safari normale e completo.
Ma andiamo per gradi:
Prima di tutto: creare il proprio Home-Made Flash-Free Safari
Il procedimento è indubbiamente semplice e sostanzialmente esente da rischi, ma corre l’obbligo di sconsigliare di eseguire le seguenti operazioni a chi non ha almeno un minimo di dimistichezza con il proprio Mac; ovviamente non possiamo assumerci alcuna responsabilità.
Questo è quello che abbiamo fatto noi: abbiamo identificato i tre files di Flash su Safari (usando molto banalmente Spotlight); questi files sono: Flash Player.plugin, flashplayer.xpt e NP-PPC-Dir-Shockwave e verosimilmente dovrebbero trovarsi in Library/Internet Plug-Ins; quindi abbiamo spostato questi files in una nuova cartella sul desktop (NB: basterà rimetterli al loro posto e riavviare Safari per riportare tutto come era prima); e per finire abbiamo riavviato Safari che, a questo punto, era completamente depurato da Flash.
Lo sappiamo, esistono delle estensioni per Safari che possono bloccare Flash senza bisogno di spostare o cancellare files con il rischio di fare pasticci (qui ne abbiamo recensita una davvero ottima); ma quello che si voleva ottenere era un Safari senza Flash, e non un Safari con Flash bloccato.
Secondo passaggio: procurarci un browser “di scorta”
Ovviamente è necessario avere a disposizione un secondo browser, da usare tutte le volte che con il nostro Safari Flash-Free ci troveremo di fronte ad un ostacolo insormontabile. Si tratta di una cosa molto semplice, veloce e non si rischia di fare danni. Sarà sufficiente abilitare il menù Sviluppo dalla Preferenze di Safari (in basso nella voce Avanzate)
A questo punto, nella barra dei menù di safari, tra Preferiti e Finestra sarà comparsa la voce “Sviluppo”; selezionandola, potremo scegliere “Apri pagina con” dalla quale accedere al nostro Browser alternativo con il quale visualizzare la pagina che (non) stiamo vedendo su Safari.
Ed in questo modo abbiamo ottenuto sì una versione completamente Flash-Free di Safari ma allo stesso tempo non ci siamo completamente isolati da (quasi) tutto il resto del mondo essendoci procurati un sistema rapido e comodo per aprire in un diverso browser le pagine che safari non sarà più in grado di mostrae. Non ci resta che passare all’ultimo punto.
Terzo: navigare.
Usiamo normalmente internet con il nostro nuovo Safari, ricorrendo al bisogno al browser “di scorta” e vediamo quello che succede.
Prima di passare a descrivere quale è stata la nostra esperienza sono però doverose un paio di precisazioni.
La prima è che non abbiamo usato test “scientifici” per valutare le prestazioni di Safari ma abbiamo deciso di basarci sulle nostre sensazioni; e questo non tanto per una questione di tempo ma piuttosto perché quello che ci interessa è l’esperienza dell’utente e non il numeretto di un test (poco importa se un test mi dice che il mio browser è una scheggia quando la mia impressione è di aspettare “settimane” prima che mi apra una pagina!).
La seconda premessa, peraltro strettamente connessa con la prima, è che i risultati di questo esperimento sono, per forza di cose, molto soggettivi. Tutto dipende infatti dai siti web che siamo soliti navigare ed è per questo che, a parità di prestazioni del browser, si potranno avere esperienze anche diametralmente opposte. Chi naviga molti siti con Flash avrà senza alcun dubbio un sensibile miglioramento delle prestazioni di Safari ma dovrà anche ricorrere molto più spesso al browser “di scorta”; per contro, chi frequenta prevalentemente siti già flash-free è probabile che noti un miglioramento meno marcato delle prestazioni di Safari ma con una esperienza complessivamente migliore e senza dover ricorrere del browser alternativo. Tra l’altro, anche per questo motivo sarà particolarmente interessante leggere nei commenti le vostre esperienze.
Le nostra prima prova:
Venendo finalmente a noi, come già anticipato la prima volta che provammo questo esperimento –circa 9 mesi fa– ottenemmo un risultato sostanzialmente fallimentare. Safari era sensibilmente più veloce (questo sì!) ma con un sacco di pagine caricate a metà e la quasi costante compagnia degli spazi bianchi con il “Lego” che ci ricordava l’assenza del plugin di Flash.
Il problema più evidente era, come ci si poteva aspettare, quello dei video; mentre YouTube aveva già iniziato ad attrezzarsi per rendere disponibili una parte dei suoi video in HTML5 (nota bene: comunque solo una parte, secondo alcuni l’80%, secondo altri molto meno), lo stesso non si poteva dire per tutti gli altri siti che normalmente frequentavamo e sui quali ci capitava di guardare dei filmati; due su tutti: corriere.it e repubblica.it non permettevano di vedere i video senza i plugins Flash (li abbiamo segnalati solo perché sono tra i siti di informazione online italiani più visitati). Ben presto ci siamo accorti che di fatto stavamo usando quasi sempre il nostro “browser di scorta” mentre Safari era relegato alla navigazione di pochi (ben identificati) siti con addirittura una certa tendenza ad evitarlo per aprire direttamente “l’altro”.
Conclusione: 9 mesi fa, Safari senza Flash era sensibilmente più performante, la vita senza Flash era possibile ma si viveva proprio malaccio (dal punto di vista della navigazione del web, s’intende).
Rimessi a posto il files nella loro cartella d’origine. Riavviato il Browser. Esperienza Flash-Free Safari terminata e bocciata.
La prova di questi giorni:
Ribadendo come tutto dipenda dal tipo di navigazione che ognuno è solito fare, va detto, tanto per cominciare, che sia Corriere che Repubblica continuano a “pretendere” l’uso di Flash per vedere i loro video (a nostro personale giudizio un piccolissimo -folle- segno del fatto che l’Italia stenti proprio a stare al passo con la tecnologia); Youtube oramai ha la quasi totalità dei suoi contenuti disponibili anche in HTLM5; abbiamo avuto l’impressione di incontrare molti meno spazi bianchi con l’invito ad installare Flash per vedere un determinato contenuto; il ricorso al “browser di scorta” è stato solamente occasionale, sporadico, e ci è capitato di navigare in internet senza incappare in contenuti con Flash anche per periodi di tempo piuttosto lunghi; da ultimo Safari è apparso in effetti un po’ più veloce (anche se non abbiamo notato un miglioramento così netto come in occasione della prima prova).
Tirando le somme
Ciò che abbiamo concluso dopo questo “esperimento” è molto semplice: quello di Flash, per quanto riguarda i Mac, sembra essere un non-problema.
Probabilmente il merito è di Safari 5, ma a nostro giudizio avere un Flash-Free Safari è completamente inutile, o quantomeno il gioco non vale la candela; il minimo miglioramento delle performances del browser di Apple non vale la relativa scomodità di dover usare due browsers, seppur occasionalmente. La verità è che Safari 5 è veloce, con o senza Flash e quella manciata di millesimi di secondo (ma fossero anche decimi!) di differenza tra il caricamento di una pagina per l’una o l’altra versione sono pura accademia, priva di alcun significato pratico.
(Precisiamo che il nostro esperimento è stato fatto volutamente su una macchina non recentissima -iMac early 2008, 2.66 GHz, 2GB di RAM- e con un normale ADSL commerciale, ovvero cercando di ricalcare l’esperienza di un utilizzatore medio e non del fortunato che ha la connessione in fibra e l’ultimissimo modello di iMac.)
Probabilmente la soluzione migliore per chi proprio non sopporta Flash, o magari per chi ha macchine ancora più datate è un’estensione come ClickToFlash, personalizzabile e pratica.
Insomma, se Flash rimane un (grosso) problema per quanto riguarda i dispositivi mobili, lo stesso non si può dire a proposito dei Mac. Probabilmente il progresso tecnologico ha colmato nel giro di pochi mesi le carenze che Flash si limitava a mettere in evidenza; come dire: non era Flash che rallentava il sistema ma era il sistema ad essere troppo lento per Flash (!?).
Vuoi vedere che Flash era solo troppo avanti rispetto a tutti gli altri?
E tra di voi, qualcuno ha provato l’esperimento? Come è andata? Qual’è la vostra esperienza in proposito?
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