Ecco le prime recensioni del MacBook Pro con Retina display

Il MacBook Pro con Retina display è stato presentato da pochi giorni ma diversi siti hanno già avuto la possibilità di provarlo e studiare approfonditamente il nuovo notebook targato Apple. Vediamo in questo articolo i punti salienti delle recensioni disponibili fino ad ora.

Sia Engadget che The Verge hanno avuto l’opportunità di provare approfonditamente il nuovo MacBook Pro con Retina display, e noi vogliamo proporvi gli aspetti più interessanti emersi dalle recensioni del nuovo notebook realizzato da Apple insieme a tutte le sue più importanti caratteristiche. Non vi parleremo delle intere recensioni, ma come già accennato solamente di alcuni aspetti particolarmente interessanti, mentre per leggere le versioni integrali potete recarvi sul sito di Engadget o The Verge per la rispettiva review.

Partiamo innanzitutto a parlare dell’hardware del nuovo MacBook Pro con Retina display. Il design del nuovo notebook appare molto simile a quello di un MacBook Pro piuttosto che ad un MacBook Air, tranne per la mancanza del lettore ottico a cui Apple ha rinunciato in vista di uno spessore minore pari a 1.8cm, con larghezza 35.89cm e lunghezza di 24.71cm, avvicinandosi alle dimensione del MacBook Air, nonostante il nuovo notebook sia decisamente più pesante rispetto a quest’ultimo. Una novità a livello di hardware è anche il connettore MagSafe 2, caratterizzato da uno spessore più sottile ed una larghezza poco più ampia, scelta dettata dalle dimensioni ridotte del MacBook Pro con Retina display, e questo renderà inutilizzabili i power bricks accumulati in passato obbligandoci ad acquistare un adattatore per poterli usare.

La tastiera sembra essere rimasta inalterata rispetto all’attuale MacBook Pro, un aspetto positivo vista l’elevata qualità delle tastiere di Apple per i propri portatili. Ai lati sono presenti degli speakers e, nonostante questi dovrebbero essere più potenti, i ragazzi di Engadget non hanno notato particolari cambiamenti; al di sotto si trova il trackpad in vetro, identico alle versioni precedenti, con un’esperienza touch superiore a tutta la concorrenza.

Passiamo a questo punto al display, più sottile e leggero e sottile di prima di un quarto, ma in questo caso il vero aspetto fondamentale risiede nella densità di pixels, pari a 220ppi. Stando alla recensione di Engadget la qualità visiva del display è assolutamente fantastica, nonostante non sia chiaro neanche a loro in che modo una densità così bassa possa rientrare negli standard dei cosiddetti display Retina. A parte questo dubbio, il display appare nitido e pulito rendendo fantastica la visualizzazione di video a 1080p, come anche le immagini purché siano ad alta risoluzione. Un aspetto interessante è l’impossibilità di scegliere la risoluzione sull’OS con invece degli slider per lo spazio e per il testo.

Oltre a questo il nuovo display offre molto altro: gli angoli di visualizzazione rispetto agli altri display di alto sono stati ampliati riducendo il calo di contrasto nelle immagini. Anche il contrasto è stato migliorato con una riduzione nel glare, ed anche in questo caso il display è stato realizzato in vetro lucido.

E’ arrivato il momento della perfromance e durata della batteria. Engadget ha testato sia la configurazione di base da 2.3GHz che quella più alta da 2.6GHz quad-core Ivy Bridge, ottenendo in entrambi i casi ottimi risultati. Stando ai test sembra che il MacBook Pro abbia gestito in modo impeccabile qualsiasi genere di compito impartito senza alcun problema, sia per quanto riguarda tools produttivi che software più intensivi. Gli SSD hanno raggiunto velocità di scrittura vicine ai 390MB/s e di lettura pari a 440MB/s. Per quanto riguarda i benchmarks, il modello da 2.6GHz ha restituito una media di 11.591 (11,082 per il modello da 2.3GHz) con Geekbench – molto superiore rispetto al 9.647 ottenuto dal vecchio MacBook Pro. Anche Xbench ha mostrato risultati simili: 486 per il modello superiore, 457 per la configurazione base.

Per testare approfonditamente la performance è stato installato Diablo III, impostato a risoluzione massima con dettagli grafici al livello più alto, con un’unica eccezione: anti-aliasing. Ad una risoluzione di 2880 x 1800, infatti, non se ne sente il bisogno. I risultati sono stati più che soddisfacenti con un frame rate tra i 20 ed i 30 fps; impostando la risoluzione a 2048 x 1280 ha permesso di raggiungere tra i 40 ed i 45 fps, superando i 70 fps ad una risoluzione di 1280 x 800. Tuttavia dopo pochi minuti la porzione inferiore del notebook si è scaldata sensibilmente, causando l’attivazione del nuovo sistema di raffreddamento reso più silenzioso, nonostante il rumore sia tutt’altro che sparito. La durata della batteria ha suscitato buone impressioni. Durante un test con luminosità fissa, video in riproduzione continua e Wi-Fi attivo è stato ottenuto un risultato impressionante: 7 ore e 49 minuti sul modello da 2.6GHz.

A questo punto si parla di software. Sul MacBook Pro con Retina display è stato installato Lion. Le principali applicazioni di Apple – Safari, Mail, Contatti, ecc. – sono state modificate così da sfruttare la risoluzione massima dei pixels, ma purtroppo non molto altro è stato aggiornato. Attualmente infatti gran parte delle applicazioni di terzi risultano graficamente “terribili” in attesa che vengano aggiornate.

Ecco un elenco delle opzioni di configurazione, il MBP Retina è disponibile a partire da 2,299€ con processore i7 quad-core 2.3GHz, 8GB di RAM, e drive SSD da 256GB, una batteria in grado di offrire una durata di 7 ore e schede grafiche Intel HD 4000 e GeForce GT650M con memoria video da 1GB. E’ possibile inoltre passare alla configurazione successiva, la più alta, al prezzo di 2.929€ con: stessa batteria, grafica invariata e 8GB di RAM, ma con un processore i7 quad-core da 2.6GHz e 512GB di SSD, con la possibilità di inserire altri miglioramenti a prezzi aggiuntivi.

In conclusione dopo vari test sembra che questo MacBook Pro Retina possa realmente definirsi il migliore Mac di sempre, nonostante anche il MacBook Air abbia subito numerosi miglioramenti con l’ultimo aggiornamento. Il MBP Retina tuttavia raggiunge livelli di performance molto più alti, soprattutto vista la RAM da 16GB. Tuttavia va preso in considerazione il peso: non è propriamente un notebook piccolo, per cui potrebbe risultare fastidioso da trasportare per gli utenti in possesso di un Air, per non parlare del costo elevatissimo. Si tratta comunque di un computer in grado di rendere obsoleto il vecchio MacBook Pro, ridefinendo la categoria di appartenenza. A conti fatti, in caso non sia un problema poter spendere l’elevata cifra, non esiste motivo per scegliere un altro MacBook Pro rispetto a questo.

Vi rimandiamo alla pagina di Engadget per la recensione completa proposta dal sito, mentre a questo link potrete guardare la videorecensione e leggere la recensione scritta di The Verge.

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