La più grande sorpresa di OS X Mavericks è il prezzo: Apple ha deciso di distribuire gratuitamente il nuovo sistema operativo, a differenza di quanto avviene con Windows, dove i prezzi partono da 60€ e possono superare i 150€. Sul palco del Keynote, i dirigenti Apple non hanno mancato di far notare la cosa, mettendo a confronto proprio i prezzi dei due sistemi operativi. Ma basterà questo per conquistare nuovi utenti e rubarli proprio a Windows 8?
Tra l’altro, oltre a Mavericks, i nuovi clienti potranno scaricare gratuitamente anche iWork e iLife. Produttività ed intrattenimento. La suite iWork ha poco da invidiare a quella di Office, visto che le funzioni sono simili e che alcune app (vedi Keynote per le presentazioni) sono addirittura migliori. iLife, invece, comprende programmi per l’editing video, per la musica e per la modifica e la gestione delle foto. App, queste, che si trovano sui nuovi Mac non appena accesi e che su un qualsiasi PC Windows mancano (le alternative, di solito peggiori, vanno acquistate a parte su Windows).
Fino ad oggi, quindi, Apple aveva seguito il modello di Microsoft: se vuoi aggiornare le tue app o il tuo sistema operativo devi pagare. Ora, invece, Apple si avvicina a Google, che da sempre offre i suoi sistemi operativi in modo gratuito, confidando sul fatto che i guadagni arriveranno dalla vendita dell’hardware.
Sembra una mossa audace per Apple, ma in realtà non è nuova. Già nel 2007, Apple puntava molto su una parola per contraddistinguersi da Microsoft e Windows: “Out of the Box”. In uno spot molto noto, Mac discute su come poter fare film a casa senza dover configurare nulla. PC, invece, deve prima scaricare i driver e poi acquistare un’app. Lo spot puntava proprio sul fatto che la suite iLife è presente su tutti i nuovi Mac e consente di effettuare operazioni complesse in modo gratuito.
Insomma, Apple cambia rotta e punta tutto sulla distribuzione gratuita dei software. E’ la scelta giusta?