Apple starebbe lavorando per creare un servizio in stile Pandora/Spotify. A riportare la notizia sono stati il Wall Street Journal e il New York Times.
In queste ultime settimane, sempre secondo quanto riportato dai due quotidiani, Apple avrebbe iniziato a sondare il terreno con le case discografiche per trovare un accordo su questo futuro servizio. Lo scopo, creare un servizio in stile Pandora e Spotify, con musica on demand divisa per canali tematici raggruppato per artista e genere.
Una sorta di radio personalizzata, con la quale l’utente potrebbe ascoltare musica gratis secondo le sue preferenze. Il tutto sarebbe integrato con iTunes e Genius, quindi con una base di utenti che già oggi avrebbe milioni di account. Inoltre, Apple potrebbe consentire una riproduzione illimitata sella stessa canzone e un’interazione superiore rispetto a quella offerta oggi da altri servizi simili.
Secondo il New York Times, il servizio creato da Apple sarebbe gestito da un’app apposita che verrebbe resa disponibile su App Store, su Mac App Store e anche su piattaforma Windows. Insomma, una sorta di miglioramenti dell’attuale iTunes Genius, con possibilità di ascoltare anche brani che non sono stati acquistati in passato e magari di acquistarli direttamente su iTunes Store.
Il servizio on demand sarebbe molto diverso da iTunes Match rilasciato alcuni mesi fa: mentre con iTunes Match l’utente può ascoltare in “streaming” su qualsiasi suo dispositivo i brani acquistati su iTunes, con questo nuovo progetto l’utente potrebbe ascoltare qualsiasi brano voglia, senza che tale brano debba essere stato acquistato su iTunes.
Già in passato Apple aveva tentato di creare una radio on demand di questo tipo, ma i prezzi erano ancora troppo alti. Ora i tempi sarebbero maturi e il servizio potrebbe essere introdotto già nel 2013. Inoltre, Apple starebbe trovando accordi direttamente con le case discografiche, e non con l’ufficio governativo americano (la nostra SIAE) come ha fatto Pandora e che, in base alle leggi americane, impone stretti limiti sull’utilizzo dei singoli brani.