L’anonimato sul Web è una chimera, ne siamo consapevoli, ma in che modo è possibile “limitare” i danni?
Non esistono soluzioni definitive né tantomeno software o strade percorribili per poter scorrazzare in totale anonimato sul Web perché, come la leggenda metropolitana dei software concepiti per estrazioni del Lotto e simili, chi dovesse trovare, realmente, l'”extreme measure” con quale spirito la renderebbe pubblica conscio che, di li a breve, sarebbe subito carpita dai vari servizi di intelligence (e qui la letteratura cinematografica insegna…) o da persone della community per scopi illeciti?
Prendiamo ad esempio il noto gruppo di Anonymous, hacker sopraffini, che portano avanti battaglie piu’ o meno condivisibili: rappresentano l’elité e difatti nonostante abbiano sulle loro tracce i servizi segreti delle superpotenze orientali ed occidentali, riescono a portare a termine i loro piani senza “caduti” ma… anche loro, nonostante precauzioni e stratagemmi, hanno registrato arresti di peso…
La corretta argomentazione è, quindi, come cercare di navigare sul Web preservando i propri dati sensibili e limitando al massimo l’esposizione di informazioni che potrebbero essere utilizzate come “backdoor” per password o dati tali da consentire al truffatore di turno non tanto di spammare con pubblicità “mirate”, quando ti avere il necessario per accedere al nostro conto online o alle nostre carte di credito. Il passo è molto piu’ breve di quanto possa sembrare perché c’è chi vive giornalmente di questa attività per cui… meglio prendere i dovuti provvedimenti!
Con la promessa di tornare sull’argomento con un approfondimento, a breve prevediamo di pubblicare un articolo relativo proprio le password, croce e delizia per utenti e cracker, presentiamo una soluzione “chiavi in mano” i cui autori militano in ambito Apple fin dal 2002, anno coincidente con la fondazione proprio della loro software house Rayner Software, a cui dobbiamo i natali di NetShare, il software, soltanto quest’oggi, in promozione.
Diversamente da programmi concorrenti, NetShare non fa campagna elettorale di quanto potrebbe garantire, né tantomeno vuole illudere con percentuali granitiche sull’anonimato e proprio questo rapporto così diretto, trasparente, tra sviluppatori e utenti, ha permesso di giungere alla 5 release del programma, ricca di funzioni ma semplice da configurare e da gestire.
Per comprenderne il funzionamento riportiamo due immagini: la prima, situazione classica, senza NetShare:
l’accesso al Web è diretto con tutti i pro (velocità di connessione massima e lag minimo) ed i contro implicati, mentre utilizzando NetShare…
… il nostro computer segue un iter differente che, lo confermiamo subito, a seconda della congestione dei server usati come proxy, può o meno avere impatto sensibile sulla velocità di navigazione: quando eseguiamo una richiesta Web, il software NetShade si fa carico di consultare la sua lista con i proxy aggiornati disponibili sul momento, verificando quali siano non solo piu’ veloci ma anche che abbiano un tempo di risposta piu’ basso (ping). Lista alla mano, possiamo scegliere se:
- Scenario C, eseguire comunque la connessione diretta, bypassando, di fatto, NetShade;
- Scenario D, utilizzare la lista di server pubblici per accedere alla Rete: si tratta di server non testati dal team di Rayner Software, per cui potrebbero non funzionare o funzionare in modo frustrante… in ogni caso, però, NetShare continuerà a girare per garantire il nostro anonimato;
- Scenario E, la situazione ideale, avendo acquistato il programma…, ovvero connessione ai server verificati dalla software-house e accesso incondizionato via proxy ai protocolli HTTP e, importante, anche HTTPS (sicuri).
Il programma supporta i maggiori Web-browser disponibili su Mac OS X, quindi Safari, Chrome, Camino e OmniWeb in modo nativo ma per Firefox è necessario eseguire quanto riportato nel video…
NetShade 5.1 è venduto a 29.00 dollari ma per la promozione odierna può essere acquistato a $14.49 (quindi con una riduzione di prezzo pari al 50%).
Prima del checkout è tuttavia possibile scaricare una versione dimostrativa che, salvo cambiamenti negli ultimi rilasci, consente l’accesso unicamente a server pubblici e non a quelli gestiti dalla software-house (scelta a nostro avviso opinabile in quanto non permette, realmente, di verificare la bontà del software).