Con Lion è iniziato un processo di avvicinamento tra i due principali sistemi operativi di Apple, ossia OS X e iOS. Con ogni probabilità tra qualche anno assisteremo ad una completa fusione tra questi OS, ma attualmente è ancora troppo presto anche solo per immaginare quello che potrà essere il sistema operativo che alimenterà si i Mac che i dispositivi iOS. Rispetto ai precedenti sistemi operativi, OS X 10.7 ha segnato un’importante svolta per il settore dei Mac che sono stati avvicinati notevolmente ai dispositivi iOS grazie all’introduzione di funzioni come il Launchpad, il Mac App Store e ancora altro. Con Mountain Lion (OS X 10.8), il nuovo sistema operativo rilasciato da Apple in forma di Developer Preview e che sarà disponibile pubblicamente solo a fine estate, questo processo verrà portato avanti grazie all’introduzione di novità quali il Centro Notifiche e Messaggi per Mac. Una delle prime critiche che fu avanzata nei confronti di Lion si riferiva all’eccessiva “iOS-sificazione” del buon vecchio Mac, operazione che secondo alcuni avrebbe reso meno professionale il sistema operativo desktop per eccellenza. Con il rilascio della prima preview di Mountain Lion e in particolare dopo aver scoperto le novità che si celano dietro OS X 10.8, le polemiche sono riprese. In questo articolo ci soffermiamo ad analizzare la situazione e il rapporto che intercorre attualmente tre OS X e iOS, con particolare attenzione al processo di “iOS-sificazione” attualmente in corso e ai possibili vantaggi e svantaggi derivanti da quest’ultimo.
“Vogliamo prendere tutto ciò che di buono abbiamo fatto su iOS e portarlo anche sul Mac” furono queste le parole di Steve Jobs e di Phil Schiller quando, poco più di un anno fa, si tenne l’evento “Back to the Mac” in cui Apple annunciò ufficialmente OS X 10.7 Lion. La dirigenza Apple non ha mai nascosto quella che sarebbe stata la strategia commerciale per il futuro e fin dall’inizio si è cercato di essere chiari su quelle che sarebbero state le mosse dell’azienda per i mesi a venire. Mac OS X si sarebbe avvicinato sempre più ad iOS, ovviamente non ex abrupto ma in modo progressivo. Lion è stato il primo passo, il punto di rottura con il passato e l’inizio della nuova “era” del Mac. Con Mountain Lion questo passaggio si perfezionerà e verranno introdotte alcune novità presentate da Apple con l’ultima versione di iOS (firmware 5.0 e successivi).
Il principale problema che ci si pone – e che in parte terrorizza (letteralmente) gli utenti Mac di vecchia data e i professionisti – è quello di capire quanto Apple vorrà “iOS-sificare” il vecchio Mac OS X. Ci capita infatti di leggere commenti di utenti delusi (sia da Lion che dal recente Mountain Lion) poiché troppo simili ad iOS e con poche novità tangibili per un sistema operativo desktop, da sempre apprezzato per la sua stabilità e per la facilità di utilizzo. Di sicuro funzioni come il Centro Notifiche, il nuovo sistema di notifiche native, il Launchpad o il Mac App Store potranno rendere più semplice il passaggio da Windows a Mac per un utente che comunque utilizza iOS, ma per un utente di vecchia data queste introduzioni potrebbero essere viste più come degli “addobbi” ad un sistema operativo ormai completo piuttosto che come vere e proprie novità che possano spingere ad abbandonare il vecchio sistema operativo in favore del nuovo. Opinioni di questo tipo sono pienamente condivisibili. Nulla da obiettare.
Tuttavia le novità introdotte da Apple in Lion e Mountain Lion non hanno soppiantato fino ad ora gli elementi tradizionali di OS X, quelli a cui tutti gli utenti di vecchia data sono abituati (ad esempio la “iOS-sificazione” non ha portato alla scomparsa di programmi come Finder che ovviamente risultano fondamentali su un sistema operativo desktop e forse meno utili sui dispositivi iOS). L’unica modifica che Apple ha apportato nella transizione Snow Leopard – Lion ha riguardato l’unificazione di Spaces ed Exposeé in Mission Control, funzionalità che pochissimi utenti hanno criticato. Pertanto, almeno fino ad ora, non si può parlare di un impoverimento di OS X poiché Lion e Mountain Lion sono stati ispirati ad iOS. Semplicemente Apple ha messo a disposizione dell’utente alcune funzioni in più rispetto a quelle che erano presenti su Snow Leopard o su Leopard. Utili? Inutili? Ognuno potrà scegliere. È una scelta, condivisibile e rispettabile, quella di non aggiornare ai “nuovi OS X” rimanendo a OS X 10.6 o precedenti, così come è una scelta condivisibile e rispettabile quella di aggiornare il proprio Mac scegliendo solo in un secondo momento di voler beneficiare o meno delle novità riprese da iOS che sono state introdotte.
Chi vi scrive utilizza poco il Launchpad, su Mountain Lion non ha mai aperto il Game Center e sfrutta generalmente poco il Mac App Store. Tuttavia il bello dei prodotti Apple è quello di mettere a disposizione dell’utente un bagaglio software molto più ampio rispetto a quello offerto dalla concorrenza. Questo è stato soprattutto uno dei punti di forza di iOS. Pertanto ci sembra abbastanza logico che Apple abbia deciso di ripetersi introducendo una serie di funzionalità riprese da iPhone e iPad anche in OS X. Sia per l’azienda, che ovviamente trarrà guadagno dal progressivo avvicinamento tra i due sistemi operativi (la continuità tra iOS e OS X potrebbe assicurare maggiori vendite), sia per gli utenti finali che avranno a disposizione gli stessi software e le stesse funzionalità (ovviamente con apposite modifiche) tanto sui dispositivi fissi che su quelli mobile.
Il nostro punto di vista è quindi il seguente: Apple mette a disposizione degli utenti Mac degli strumenti collaudati che sono stati apprezzati dagli utenti iOS nel corso degli ultimi mesi lasciando all’utente stesso la possibilità di scegliere di utilizzarli o di ignorarli. La filosofia è quindi molto semplice: pensate che una novità di Lion o di Mountain Lion possa tornarvi utile per aumentare la vostra produttività? Allora aggiornate senza indugi! Credete che le novità introdotte con gli ultimi aggiornamenti non siano tali da spingervi ad aggiornare? Benissimo, probabilmente non ne avete bisogno e potete quindi ignorare l’aggiornamento. In entrambi i casi non perderete nulla del vostro Mac attuale.