La vostra privacy potrebbe essere a rischio a causa di un file di quarantena, ovvero un elemento il cui compito è quello di registrare sull’hard disk la cronologia di tutti i file scaricati dalla rete, anche quelli registrati in navigazione privata o addirittura prima dell’aggiornamento al nuovo sistema operativo.
Prima di spaventarvi oltre modo, è necessario sottolineare come tale opzioni non sia un bug del sistema operativo, ma una “preziosa” caratteristica offerta da Apple. Nonostante questo, tutti i file scaricati con un qualsiasi software (Safari, Chrome, Mail, Transimission e tanti altri) vengono registrati in un particolare database interno, indipendentemente che siate su Lion o Snow Leopard.
Gli elementi in oggetto sono il ~/Library/Preferences/com.apple.LaunchServices.QuarantineEventsV2 e il ~/Library/Preferences/com.apple.LaunchServices.QuarantineEvents
Naturalmente, Apple ha pensato di provvedere a fornire una protezione adeguata a tali elementi, tuttavia il rischio che qualcuno riesca ad accedervi non è così minimo. L’aspetto che potrebbe renderlo ancora più inquietante risiede nel fatto che non esiste alcuno script o azione integrata nel SO tale per cui si possa sfoltire la lista di file scaricati, portandovi ad accumularne sempre più.
Per chi volesse essere a conoscenza dell’attuale stato in cui si trovano i suddetti dati, è possibile scaricare uno script creato da TJ Luoma in cui verranno mostrati a schermo gli elementi del database. Una volta registrato sul vostro hard disk, avviate il terminale, inserite il comando “sh” senza le virgolette e trascinate all’interno della finestra il file precedentemente scaricato dalla rete.
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