In un periodo in cui le compagnie trascorrono gran parte del tempo a difendere le proprietà intellettuali nelle aule di giustizia, appare come un fulmine a ciel sereno l’ultima di Cupertino anche se…
L’Apple Lossless Encoder (Apple Lossless, ALE, Apple Lossless Audio Codec o ALAC per completare le sue etichette) è, o meglio era, un formato proprietario sviluppato da Apple Inc. “allo scopo di ottenere una compressione lossless (cioè senza perdita di informazioni).” Ha esordito per la prima volta il 28 aprile 2004 con la versione 6.5.1 di QuickTime ma fino ad oggi ha sempre vissuto all’ombra degli altri codec, probabilmente per la mancanza del supporto al DRM che non ha sedotto le major americane.
La notizia, inaspettata, è che la compagnia di Cupertino a fine ottobre ha deciso di rilasciare sotto licenza licence Apache 2.0 il codice sorgente del codec ma non per beneficenza… infatti a dispetto dell’apertura verso il mondo “open” sono in molti ad intravvedere dietro questa mossa la volontà di Apple di evitare che il frutto di tanto lavoro finisca nel dimenticatoio, confidando che, codice sorgente alla mano, gli sviluppatori possano lavorare per offrire versioni aggiornate ed al passo con i tempi, in un settore in cui la concorrenza non solo è agguerritissima ma ha illustri rappresentati proprio nel mondo open-source.
Approfondendo la nostra analisi sui codec alternativi, concorrenti, all’ALAC, risulta interessante la tabella comparativa di hydrogenaudio in cui sono affrontati numerosi aspetti dei vari codec fra cui, importante, il rapporto di compressione poichè pur trattandosi di algoritmi di codifica senza perdita di qualità (l’esatto contrario del diffuso MP3) è possibile applicare compressione alla stregua di un archivio ZIP o RAR.
Il sorgente dell’ALAC è ospitato su macosforge.
Fonte: Presence-PC