Nel cuore di Torino pulsa la K-Way Gallery: omaggio alla rivoluzione tecnologica

Avete mai desiderato di poter ammirare, tra gli scaffali di un blasonato store del centro, preziosissimi pezzi di prestigiosissima collezione? E’ quello che accade a Torino, all’interno del negozio K-Way di via Roma 264, dove nella fattispecie i pezzi sono 10 leggendari personal computer e la collezione, quella dell’imprenditore torinese Marco Boglione. Fate un salto con noi?

Si chiama K-Way Gallery ed è una mostra, allestita all’interno dell’omonimo store torinese, che ci racconta la storia della rivoluzione informatica avvenuta negli anni settanta ed ottanta del secolo scorso.

Una rivoluzione, come sapete, non solo tecnologica, bensì anche culturale, che ha migliorato la comunicazione, ha diffuso la parola, ha permesso un’organizzazione più efficiente, una cultura superiore appunto.

Queste, le parole pronunciate da Steve Wozniak in occasione dell’asta che ha visto Marco Boglione aggiudicarsi l’Apple 1, e sulle quali sentiamo di non dissentire.

Facciamo quindi un giro della mostra, passeggiamo tra le dieci macchine che hanno cambiato il mondo, leggiamo le attente didascalie redatte dal team di BasicNet e che fanno da cornice a questi gioiellini da collezione.
La mostra è gratuita e resterà aperta fino al 19 maggio (dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 19:30; il lunedì dalle 12:00 alle 19:30); poi verrà spostata a Firenze.

Valevole iniziativa commerciale quindi, che nasce da un autentico desiderio di divulgazione della cultura e che allo stesso tempo riesce a coniugare magistralmente la filosofia del marchio K-Way con quella macroscopica dell’innovazione informatica.

Riportiamo di seguito alcune delle informazioni circa quanto abbiamo avuto la fortuna ed il piacere di ascoltare direttamente dalle parole di Massimo Temporelli e Cecilia Botta, i due curatori della mostra. Vi invitiamo quindi a prendervi parte e nel frattempo vi anticipiamo che…

Intro

In soli dieci anni, tra il 1975 e il 1985, grazie alla tecnologia, è avvenuta una rivoluzione che ha gettato le basi per cambiare irreversibilmente il nostro modo di lavorare, informarci, comunicare, di vivere. […]
Grazie alla nascita di aziende come Apple, Microsoft, Commodore e Sinclair, le vendite dei computer sono passate da zero a quasi 10 milioni: una vera e propria alfabetizzazione informatica che non sarebbe stata possibile senza l’intervento e la passione di alcuni giovani ragazzi, protagonisti di questo percorso.

Altair 8800

L’Altair 8800 inventato da Ed Roberts, è il primo computer della storia progettato intorno a un singolo microprocessore (Intel 8080) per essere venduto ad un prezzo economico.
E’ una rivoluzione. Migliaia di hobbisti ed appassionati di informatica vengono folgorati da questa notizia. Tra questi il diciannovenne Bill Gates e l’amico Paul Allen ne scrivono il primo programma (il BASIC) e fondano Microsoft.

Apple 1

Il “Santo Graal” dell’informatica moderna, nel 1976 ne furono prodotti soltanto 200 esemplari (di cui 150 furono ritirati). Questa è la prima volta che uno di essi è esposto in Italia. Alle sue spalle, la scatola originale proveniente direttamente dal garage dei genitori di Steve Jobs, che all’epoca aveva soltanto 21 anni. La sua straordinarietà risiede nell’essere il primo computer della storia pensato per essere collegato ad un monitor e ad una tastiera.

Pet 2001

Presentato nell’estate del 1977, il PET 2001 inaugura – a braccetto con l’Apple II e il TRS-80 – la seconda generazione dell’informatica personale: quella caratterizzata da macchine già assemblate, corredate da software pensati per il lavoro, il gioco e lo svago.

Apple II

Presentato il 16 aprile 1977, l’Apple II è un computer compatto racchiuso in un accattivante case in plastica. Questo specifico modello ha un numero di serie molto basso, esso è stato infatti prodotto nelle primissime settimane della storia di questa macchina.

5155 (o IBM Portable PC)

Presentato il 12 agosto 1981, il PC IBM è considerato il capostipite di una famiglia che ancora domina il mondo dell’informatica, quella dei PC e dei PC compatibili, macchine con architettura basata su microprocessore Intel e contrapposte a quelle con architettura Macintosh.

Commodore 64

Il Commodore 64 è il modello di personal computer più venduto della storia; tutti i ragazzi cresciuti negli anni ’80 tendono a considerarlo un vero e proprio simbolo. Il C64 è una macchina innovativa, soprattutto per la sua leggerezza, la facilità d’uso e programmazione.

ZX Spectrum

Agli albori della rivoluzione informatica, il Sinclair ZX Spectrum è il primo computer europeo a poter competere con i prodotti statunitensi della Apple e della Commodore. Lo Spectrum è in grado si elaborare grafica a colori e suoni, permette di giocare e di programmare in BASIC.

Lisa II

Progettato all’inizio del 1983, il Lisa è il primo pc dotato di mouse. Voluto da Steve Jobs e progettato da un nutrito gruppo di geniali tecnici della Apple, il Lisa arrivò però a sfiorare il prezzo di 10mila dollari.

Macintosh 128K

Capostipite della famiglia dei computer Apple, nel Macintosh 128K è già presente tutta la filosofia dei futuri modelli: grande attenzione al design, eliminazione degli elementi superflui, sistemi operativi efficienti e grande potenza di elaborazione. Grazie al prezzo più contenuto rispetto al Lisa, il Mac è un successo commerciale e vieni venduto in milioni di esemplari.

Nell’informarvi che le descrizioni integrali delle 10 macchine sopracitate sono reperibili all’interno della brochure relativa alla mostra, vi anticipiamo che in data 10 maggio alcuni informatici del Politecnico di Torino, presso l’aula magna dell’Ateneo, torneranno a mettere in funzione un Apple 1.
Evento straordinario al quale prenderemo parte e su cui non mancheremo di aggiornarvi.

Il mio sentito grazie a Massimo e Cecilia per la straordinaria disponibilità

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