Apple spiega le complessità dello sviluppo del chip M1

In una nuova intervista, Tim Millet e Bob Borchers di Apple hanno parlato di alcuni aspetti relativi allo sviluppo del chip M1 Apple Silicon.

Due dirigenti Apple hanno offerto maggiori dettagli sullo sviluppo e le prestazioni del chip M1 Apple Silicon che rappresenta il futuro dei Mac.

apple m1 intervista

Il VP Platform Architecture di Apple Tim Millet e il VP Worldwide Marketing Bob Borchers hanno partecipato alla trasmissione The Tech Chap per discutere alcune delle complessità nella produzione dei chip M1 e della nuova gamma Apple Silicon.

M1 è un enorme passo avanti in termini di prestazioni per i Mac“, ha affermato Borchers. “E in modi molto reali, che si tratti di durata della batteria, delle prestazioni grafiche o solo di CPU. Stiamo parlando di un aumento dei multipli rispetto alle generazioni precedenti“.

Millet ha spiegato come i miglioramenti che i Mac avranno con M1 derivano dal lavoro del team Platform Architecture sui chip Apple della serie Ax.

Quello che sapevamo quando abbiamo iniziato a costruire chip per il telefono era che si trattava di opere d’arte incredibilmente sottili e leggere create dal nostro team di design industriale“, ha detto Millet. “Non possiamo dire loro di aumentare le dimensioni del prodotto o di aumentare la batteria per fornire prestazioni migliori“.

Il lavoro del team di Millet è stato quindi quello di “capire come fornire grandi prestazioni entro i vincoli del sistema“.

Alla domanda sulla potenziale confusione per i consumatori sulle differenze tra i chip Apple Silicon e tutta la linea Mac, Borchers ha affermato che il primo passo è stato proprio quello di portare il nuovo chip su alcuni dei modelli più popolari di Apple: “È una transizione che richiederà tempo, quindi ci sono modelli in cui volevamo continuare a offrire processori Intel e ulteriore scelta“.

Alcune di queste scelte aggiuntive a favore degli utenti potrebbero essere le quattro porte sui loro laptop Mac o la necessità di 32GB di RAM non ancora supportati dai processori M1.

I due dirigenti hanno spiegato che l’M1 è in grado di adattarsi al MacBook Air, ma con l’aggiunta di una ventola nei modelli MacBook Pro e Mac mini da 13 pollici, gli utenti vedranno “un diverso livello di prestazioni“.

Millet ha poi spiegato come la memoria unificata del chip M1 porta una serie di vantaggi rispetto alla RAM tradizionale: “La CPU dispone di un sistema di memoria molto più ampio per consentire applicazioni multi-thread sui nostri otto core. Non saranno vincolati dalla larghezza di banda della memoria. E la GPU ha un sistema di memoria ad alta capacità che ottiene un’elevata larghezza di banda“.

Alla domanda se Apple rimane ancora “amica di Intel“, Borcher ha detto che le due società hanno ancora un “ottimo rapporto” e che Apple prevede di continuare a distribuire “straordinari sistemi Intel“.

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