Scopriamo APFS, il nuovo file system di Apple

In un mondo in cui i file si stanno sempre più dematerializzando, Apple sta sviluppando un nuovo file system che porterà grandi novità e vantaggi a tutti gli utenti. Vi presentiamo quindi questo progetto nel dettaglio, anche se la stessa Apple sta definendo alcuni aspetti del progetto.

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Cominciamo col dire che questo articolo potrebbe diventare obsoleto tra qualche mese quindi, se ci state leggendo dal “futuro”, vi invitiamo a consultare gli articoli riguardanti l’APFS presenti tra le pagine dei nostri blog.

Abbiamo consultato la documentazione attuale fornita da Apple per l’APFS ed ecco alcune interessanti informazioni.

Il rilascio definitivo al pubblico dovrebbe avvenire nel corso del 2017, probabilmente con la nuova versione di macOS, ma questo file system sarà scalabile e perfettamente compatibile con tutte le memorie flash dei dispositivi iOS, tvOS e watchOS. Lo sviluppo di questo APFS non è ancora in fase molto avanzata, infatti per un utilizzo completo Apple deve ancora risolvere molti problemi: renderlo utilizzabile per il boot, farlo diventare no-case sensitive per una maggiore compatibilità con programmi e app, risolvere l’incompatibilità con FileVault e renderlo compatibile con l’utilizzo dei vari Fusion Drive.

Oltre al supporto ai 64-bit, alla crittografia AES-XTS o AES-CBC e un’ottimizzazione per l’uso con memorie flash tra cui SSD, il nuovo APFS offrirà peculiarità uniche. In termini pratici tutto ciò si tradurrà in maggiore velocità, più flessibilità nell’uso e ottimo livello di sicurezza nativo.

Una funzionalità molto interessante dell’APFS sarà lo Space Sharing: ciò permetterà al filesystem di lavorare in modo più libero, non considerando eventuali limiti posti da un partizionamento di più volumi che avverrà in modo dinamico. Ecco un esempio concreto: immaginate di avere due volumi con uno spazio complessivo di 100gb, averne occupati 10 per il volume A e 20 per il volume B. Lo spazio libero per il volume A sarà di 70gb, così come per quello B. Il file system quindi si adatterà in modo dinamico alle vostre richieste e ai vostri file in base a come quanto vi servirà utilizzali.

Grazie ad altre interessanti implementazioni, l’APFS vi permetterà di salvare varie versioni dei file ai quali state lavorando, pur non richiedendo spazio aggiuntivo visibile per queste copie. L’utilizzo di tale funzionalità sarà comunque collegato allo spazio libero sul vostro disco che, grazie anche all’annuncio dell’integrazione di macOS con i servizi iCloud per l’ottimizzazione dello spazio sul disco, non sarà mai un problema.

L’APFS sarà compatibile non solo con le recenti e future versioni di macOS, ma anche con Mac OS X 10.11. La compatibilità con i sistemi iOS, tvOS, watchOS lascia inoltre presagire che, nonostante gli investimenti in iCloud, in prospettiva le memorie su questi dispositivi saranno sempre più capienti e rimarranno per lungo tempo un elemento fondamentale per lo storage locale.

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