MacBook Air: un ‘quasi-tablet’ da 2.2 miliardi di dollari, all’anno

Gli analisti della prestigiosa J.P. Morgan lo hanno definito un “quasi-tablet” grazie alle sue caratteristiche di ultra portabilità, spessore irrisorio e accensione immediata.  E probabilmente sono queste le qualità che faranno del MacBook Air un prodotto da 2.2 miliardi di dollari l’anno.

D’altronde Steve Jobs ci ha avvisato già in occasione del lancio di ottobre, il nuovo ultra-sottile di casa Apple “cambierà la nostra concezione di notebook“. E fin da subito le vendite hanno testimoniato il cambiamento: 420mila unità vendute solo nell’ultimo trimestre del 2010, che rappresentano una crescita del 326% rispetto allo stesso periodo del 2009.

In una nota agli investitori Mark Moskowitz della J.P. Morgan conferma che non si tratta di un’anomalia. L’analista fa sapere che “le osservazioni sulla supply chain Apple indicano che il MacBook Air ha continuato ad essere un prodotto di successo.

Nel quarto trimestre 2010 l’ultra-sottile ha conquistato il 15% del totale delle vendite di notebook, rispetto al 5% dell’anno precedente. Insomma ci sono tutte le premesse per un ‘rilancio’ di successo, che si rumoreggia essere previsto già il prossimo giugno con l’introduzione dei processori Intel di ultima generazione.

 

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