#WorldBackupDay, sempre più utenti sono consapevoli dell’importanza dei backup

Con l’aumentare del numero di PC e dispositivi mobili utilizzati in ambito domestico, un nuovo sondaggio rivela che i dati sono considerati più preziosi dell’hardware. 1 persona su 3 ha subito perdite di dati e circa il 10% degli utenti intervistati è disposto a pagare più di 500 euro per recuperare i file persi.

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Alla vigilia del World Backup Day, la Giornata internazionale del backup che sarà celebrata il 31 marzo, un nuovo studio globale sponsorizzato da Acronis e condotto da Google rivela una sempre maggiore consapevolezza del valore e della responsabilità nei confronti della protezione dei dati personali su computer, cellulari e tablet. Più della metà dei partecipanti al sondaggio ha a casa più di tre dispositivi da proteggere e il 45% ha paura soprattutto di perdere foto e filmati. Fra i requisiti chiave per il backup dei dati vi sono la sicurezza e la privacy.
La tradizionale paura di guasti all’hardware e di cancellazioni accidentali non sono più le sole ragioni per le quali le persone temono le perdite di dati. Minacce di natura telematica come i malware o i più recenti ransomware, un tipo di software maligno progettato per bloccare l’accesso al sistema di un computer e ai suoi dati fino al pagamento di un riscatto, sono una minaccia sempre crescente per privati e aziende. Secondo l’Internet Crime Complaint Center (IC3), una partnership tra l’FBI e l’associazione non profit National White Collar Crime Center, da aprile 2014 a giugno 2015 sono state ben 992 le vittime che hanno contattato l’IC3 per reclami legati ad attacchi di CryptoWall (un ransomware), con danni complessivi per oltre 18 milioni di dollari. Il backup è un’opzione di ripristino efficace per questo tipo di attacchi.

Il sondaggio sulla protezione dei dati condotto da Google per conto di Acronis era incentrato sulla comprensione del comportamento di protezione dei dati e ha coinvolto utenti da Stati Uniti, Canada, Europa, Giappone e Australia. Qui sono riportati alcuni dei principali risultati ricavati dagli oltre 4.000 intervistati:

  • Le caratteristiche più importanti concernenti la protezione dei dati sono state la facilità d’uso (citata dal 30% dei partecipanti), la sicurezza al 36% e la privacy al 26%.
  • Il 54% ha a casa più di tre dispositivi (computer, PC portatili, smartphone).
  • Al momento, il 38% effettua backup su drive esterni.
  • Il 58% dei consumatori effettua i backup di notte, il 27% mentre guarda la TV.

Poiché una famiglia media possiede almeno quattro dispositivi, si sta diffondendo una nuova tendenza di utenti chiamati “protettori dei dati di famiglia”. Il drastico aumento dei dati catturati in immagini e filmati mobili, file musicali e documenti di famiglia scannerizzati fa sì che il protettore dei dati di famiglia debba preparare e proteggere la famiglia, sia quella immediata che quella estesa, contro le perdite di dati.

Per chiunque, ma soprattutto per i protettori dei dati di famiglia, mantenere le memorie digitali e i documenti  protetti, al sicuro e strettamente riservati, è una responsabilità che può essere facile ed economica da esercitare.

  • Fate sempre un backup dei dati critici, dei documenti, delle fotografie e dei filmati di famiglia.
  • Mantenete sempre aggiornati i vostri sistemi operativi. Le patch di sicurezza e gli aggiornamenti dei software sono fondamentali.
  • Prestate attenzione a e-mail sospette e non aprite link inviati da fonti sconosciute, poiché potrebbe trattarsi di phishing o di un malware.

Basta poco per non perdere i propri dati…

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