In Italia è ancora bassa la diffusione di internet

Lo sapete che l’Italia, in ambito di diffusione della connessione internet, si pone a metà strada tra l’Egitto e la Russia, e sensibilmente indietro rispetto a tanti altri paesi industrializzati? Questo è quanto emerge dall’ultimo studio di “A State of the Net”.

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In Italia, il tasso di penetrazione dell’utilizzo di Internet si attesta al 60,2%, con un risultato vicino a quello di Libano e Argentina, 62%, Polonia e Cina, 63%, e Venezuela, 67%, ma lontano  da Stati Uniti, 86%, Chile, 76% e Russia 73% e da diversi Paesi Europei. Tra i Paesi prossimi ad avvicinarsi all’Italia, si trovano il Brasile, con una penetrazione del 51% ed Egitto e Messico con il 50%.

Nel nostro paese abbiamo però assistito ad un importante aumento della sottoscrizione di contratti di telefonia in mobilità: 153 ogni 100 abitanti. Più del 90% della popolazione usa cellulari e il 60% gli smartphone; negli USA sono rispettivamente il 92% e il 68%, soglia a cui si stanno avvicinando diversi Paesi in via di sviluppo come Sud Africa, Ghana e Kenia.

Tra le motivazioni che spingono maggiormente all’uso di Internet nei Paesi emergenti figura anzitutto l’educazione: il 64% della popolazione dei 32 Paesi esaminati ritiene che la rete abbia un’influenza positiva su questo tema. Il 53% ritiene poi che il web agevoli lo stabilire relazioni personali, mentre il 52% lo apprezza per fattori economici. Una minor fiducia viene invece attribuita sulle questioni politiche: in questo caso il 30% ritiene che Internet abbia una cattiva influenza mentre il 36% afferma il contributo positivo. La situazione poi si ribalta sul tema della moralità: il 42% ritiene che il web abbia una cattiva influenza.

Lo stesso orientamento viene espresso del tipo di contenuto che si preferisce fruire attraverso i social network: mentre il 72% condivide musica e film e il 56% notizie sportive, si registra una maggior cautela verso i contenuti politici, condivisi dal 34% degli intervistati, e quelli religiosi, condivisi da meno di un terzo del campione (30%).

Tra l’altro,  i social network rappresentano lo strumento principale di accesso alla rete per la maggior parte della popolazione nei Paesi emergenti. Vi accedono in questa modalità il 93% degli utenti internet nelle Filippine, l’88% di quelli del Kenia e del Venezuela all’88%. In Italia più del 60% della popolazione utilizza i social network, percentuale prossima al quella degli USA, 65%, e della Cina, 58%.

Un accesso maggiore a internet genera un maggiore desiderio di libertà: la percentuale di intervistati che sono contrari alla censura dei governi su Internet risulta crescere sopratutto nei Paesi in cui la penetrazione di internet è più alta: in Cile, Venezuela, Libano, Argentina è compresa tra il 62 e il 76%. Mentre Uganda e Pakistan risultano più staccati dagli altri Paesi, con penetrazione dell’uso di internet limitata tra il 15 e l’8%.

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