Quello della stampa 3D è un mercato in continua ascesa, tanto che diverse aziende italiane si stanno muovendo per offrire funzioni avanzate ai propri clienti. In questo articolo faremo un viaggio sullo stato della stampa 3D nel nostro paese, tra presente e futuro.
Senzf ha realizzato l’’Osservatorio 3DPrint Hub in occasione di 3DPrint Hub, l’appuntamento annuale dedicato alla stampa 3D.
Le aziende italiane
In Italia, oltre sei imprese su dieci del settore dichiarano infatti di essere soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale, anche perchè quella della stampa 3D è una tecnologia che trova sbocchi in moltissimi settori, dall’aerospaziale, all’architettura e l’edilizia, passando per l’arredo e l’arte, così come il mondo dell’automotive, della nautica, della meccanica, del medicale, ma anche quelli della calzatura e della gioielleria e che si caratterizza per la capacità di creare modelli, prototipi e prodotti personalizzabili in piccole serie in tempi rapidi e a costi limitati.
Le imprese sono anche ottimiste per il futuro, con ben il 74,1% che prevede una crescita a livello generale nei prossimi 3 anni. Questo clima “positivo” si riflette anche sui risultati aziendali: sul fronte dei fatturati, per ben il 65,1% delle aziende è aumentato e per il 26,5% è rimasto stabile. Le previsioni per il 2015 seguono questo percorso di crescita, con la prospettiva di un aumento medio pari al 27,4%.
L’industria e il 3D
Una forte spinta del settore arriva da quello industriale, visto che moltissime imprese manifatturiere sfruttano già questa tecnologia “integrata” ai propri processi produttivi.
Le imprese che si occupano di stampa 3D trovano in quello interno lo sbocco principale, con il 73% delle aziende che dichiarano di non esportare o che hanno un fatturato generato dall’export inferiore al 10%.
Quello italiano è un mercato dalle grandi potenzialità, grazie al tessuto imprenditoriale formato da una moltitudine di micro e piccole imprese dell’industria manifatturiera e a cui la stampa 3D può dare un contributo per migliorare i processi produttivi.
I rischi, però, non mancano e sono ben conosciuti a tutti. Tra questi gli “aspetti fiscali” (indicato dall’80,8%), la “burocrazia” (79,4%), il “costo della forza lavoro” (74,1%), i “tempi giudiziari in caso di controversia” (70,4%), i “tempi di pagamento” (70,2%) e “l’accesso al credito” 69,9%.
I progetti della stampa 3D
Cosa si può fare con la stampa 3D? Una casa, tutori ortopedici al posto del gesso, riproduzione di monumenti in scala, gioielli e componenti per auto di F1. Le idee sono tante e i campi di applicazione hanno il solo limite della fantasia.
Nel futuro prossimo, protagoniste saranno le forme e le geometrie di piastrelle e oggetti di arredo le cui superfici alternano pieni e vuoti a seconda della distribuzione di forze e ottimizzazioni ergonomiche. Si può realizzare anche una casa in 3D, grazie al prototipo della stampante 3D GigaDelta. E nel campo della moda si possono realizzare occhiali da sole, reinterpretati con le ultime tecnologie della stampa 3D e una varietà di accessori di bellezza come bracciali, ciondoli, collier, orecchini, realizzati tramite le tecnologie di stampa 3D. Nel campo del turismo, monumenti e le opere artistiche stampati in 3D e inseriti in percorsi multisensoriali diventeranno accessibili anche a ciechi e ipovedenti.
La stampa 3D può ottimizzare anche i processi produttivi all’interno di aziende industriali già consolidate, sia nella tecnologia che in altri ambiti.