Il momento tanto attesto è arrivato. Domani esce la nuova biografia di Steve Jobs raccontata da un testimone d’eccezione: Jay Elliot, ex Vice-Presidente di Apple che nelle sue pagine racconta la storia di un’azienda, di un uomo, e di una profezia per il futuro che ci attende.
Verrebbe da dire che di libri come questo ne abbiamo già visti tanti, e poi sappiamo già tutto su Apple, su Steve.
Eppure “Steve Jobs: l’uomo che ha inventato il futuro” racconta una storia nuova dal punto di vista privilegiato di un uomo che per diversi anni ha lavorato al fianco del CEO di casa Cupertino. Elliot ricorda come è iniziata. E’ stato il caso a farlo incontrare con il giovane Steve in un ristorante della Silicon Valley. Era il 1980. Di lì a due settimane l’ex manager Intel inizierà a lavorare per quella che oggi è la seconda società al mondo per capitalizzazione.
«Diventai il suo braccio sinistro – scrive nel libro – perché Steve è mancino»
Mentre aspettiamo l’intervista di domani del team di iPhoneItalia, sfogliamo la rassegna stampa del sito ufficiale del libro sul sito HOEPLI. Ed è nell’intervista che Elliot ha rilasciato a Vanity Fair che troviamo qualche rivelazione interessante. Elliot infatti anticipa che nel libro fa una profezia su quello che l’iPhone potrebbe diventare:
«Questo – spiega Elliot a Enrica Brocardo, inviata di Vanity Fair, indicando lo schermo dell’iPhone – è il lato che usiamo per informazioni e servizi, ma su quest’altro (indica il retro) potremo per esempio, misurare la pressione appoggiando un dito. O fare altri test, come quello del DNA.»
Poi Elliot conferma che un giorno l’iPhone potrà diagnosticare un tumore. E aggiunge:
«Stanno anche sviluppando una nuova tecnologia per effettuare un esame del sangue attraverso la pelle.»
Per scoprire di più non ci resta che aspettare domani.