Le vendite di iAd soffrono a causa della volontà di Apple di mantenere privati i dati degli utenti

iAd starebbe passando un periodo negativo a causa della volontà di Apple di non divulgare i dati privati degli utenti.

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Proteggere la privacy dei dati dei suoi utenti è sempre stato un aspetto importante per Apple, tanto da influenzare i guadagni ottenuti dalla business iAd della compagnia californiana, almeno secondo quanto riportato in un recente report: gli acquirenti di spazi pubblicitari infatti non apprezzano la severità con cui Apple protegge i dati degli utenti.

I dati che interessano alle agenzie pubblicitarie riguardano alcune informazioni relative agli utenti come ad esempio luoghi, storico degli acquisti, interessi nel settore multimediale e, in generale, tutte le informazioni che hanno suscitato non poche diatribe in merito alle strategie commerciali di Google e Facebook, che mai hanno coinvolto fino ad ora Apple. Ricordiamo che il servizio di iAd è stato presentato per la prima volta nel 2010 e rappresenta un sistema che permette agli sviluppatori di guadagnare soldi aggiuntivi ma a diversi anni dal lancio non è ancora riuscito a suscitare grande interesse.

Attualmente pare quindi che la filosofia di Apple volta alla protezione dei dati non stia dando buoni frutti dal punto di vista dei guadagni, ma nonostante tutto si tratta di un settore a cui la compagnia californiana non è molto interessata. Basti pensare infatti come nel 2013 Apple abbia guadagnato “solo” 258 milioni di dollari, una cifra piuttosto esigua se paragonata ai 3.98 miliardi di dollari guadagnati da Google.

Fonte: MacLife

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