Steve Jobs dovrà rispondere di violazione delle leggi antitrust: secondo le accuse il digital rights management di iTunes tramite tecnologia Fair Play ha permesso una gestione monopolistica della musica digitale.
Il caso di cui si discute nell’azione legale riguarda la Real Network, che nel luglio 2004 rilascia un software in grado di aggirare la tecnologia Fair Play. La reazione di Cupertino non si fa attendere, difatti rilascia in pochi mesi un aggiornamento per iPod e iTunes che rende inutilizzabile il software del competitor.
Ma Apple si trova attaccata su più fronti, tra cui quello dei consumatori: nel 2005 Thomas Slattery avvia una class action per violazione dell’antitrust. E in Europa non va meglio: a seguito di un’inchiesta del 2005, Apple accetta di abbassare i prezzi nel Regno Unito. Inoltre affronta denunce da Norvegia, Svezia e Danimarca.
Arriviamo a marzo 2009: Apple elimina Fair Play, ma non è riuscita ad ottenere l’annullamento del caso. Così il giudice Lloyd di San Josè, California ha emanato in questi giorni un ordine per interrogare il CEO di Cupertino, in quanto “ritiene che Jobs abbia informazioni uniche e di prima mano”.
