Amazon contro Apple nel processo sul prezzo degli ebook

Durante il processo intentato dal Dipartimento di Giustizia USA contro Apple per il presunto cartello sui prezzi degli e-book, è intervenuto un dirigente di Amazon il quale ha affermato che il modello di agenzia usato da Apple e da cinque case editrici è stato creato solo per rallentare il successo della stessa Amazon.

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A parlare è stato il vice-presidente dell’azienda Russel Grandinetti, che nel corso della sua testimonianza ha pesantemente attaccato Apple e le cinque case editrici invischiate nella causa.

Dalle sue parole emerge che diversi editori, dopo aver parlato con Apple per il lancio dell’iBooks Store, sarebbero tornati da Amazon con un ultimatum, chiedendo di modificare i prezzi degli e-book venduti nel relativo store. Se l’accordo sui prezzi non avrebbe trovato d’accordo Amazon, allora sarebbe subentrato il divieto di vendere un e-book presente sullo store Apple, se non qualche giorno dopo il suo lancio ufficiale.

Grandinetti ha parlato di incontri molto sgradevoli con questi editori, visto che tutti volevano accettare il modello Apple che consentiva loro di scegliere il prezzo di vendita, mentre sullo store di Amazon tale prezzo era fissato a 9,99$.

Dal canto loro, però, le case editrici affermano di aver ricevuto vere e proprie minacce da parte di Grandinetti se avessero accettato il modello di agenzia proposto da Apple. La conseguenza sarebbe stata il blocco delle vendite dei relativi libri sullo store Amazon.

Insomma, questa causa sui prezzi degli e-book è destinata a durare ancora per diversi mesi.

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