Perché i prezzi di Apple sono sempre i più alti?

MacWorld ha provato a spiegare le motivazioni che spingono Apple ad offrire i suoi prodotti a prezzi sempre più alti rispetto a quelli della concorrenza e come sia possibile che questi rimangano invariati anche dopo mesi.

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Nel settore dell’elettronica di consumo, gli sconti e le offerte sono quasi sempre all’ordine del giorno. Quasi tutti i produttori, infatti, tendono ad abbassare i prezzi dei prodotti meno recenti per favorirne la vendita. Questo meccanismo, tuttavia, non è mai stato scelto da Apple che, anche dopo mesi dalla presentazione, preferisce vendere i propri prodotti al prezzo di partenza. Nelle rare occasioni in cui ciò accade, infatti, l’episodio attira l’attenzione dei media.

Il primo motivo per cui i prezzi di Apple sono alti è stabili deriva quindi dal cosiddetto “price maintenance“, ossia mantenimento del prezzo, una strategia che mira alla massimizzazione dei profitti sfruttando la popolarità dei prodotti in questione. Operazione notevolmente facilitata dalla vendita “in casa” che Apple attua tramite i suoi Store ufficiali.

La maggior parte dei prodotti tecnologici viene inviata dai produttori (HTC, Samsung, HP, ecc) a rivenditori o catene di rivenditori. Nonostante ogni prodotto abbia un “manufacturer suggested retail price” (MSRP) – ossia un prezzo di vendita suggerito al consumatore – ogni rivenditore può a sua volta determinare il prezzo di vendita dell’articolo. Ad esempio, un computer con un prezzo consigliato di 500 dollari potrebbe – costato al rivenditore solo 250 dollari – potrebbe essere presentato al cliente finale con un cartellino da 350 dollari in cui si annuncia un 30% di sconto su quello stesso prodotto. Un altro rivenditore potrebbe, a sua volta, stabilire un prezzo ancora più basso per attirare clientela oppure vendere lo stesso prodotto ad un costo maggiore per massimizzare i profitti nel caso di scorte esigue. Ovviamente, come potete ben capire, tutto ciò consente ai rivenditori di gestire da soli il proprio profitto su ogni unità di prodotto venduta.

Apple, invece, ha tutta un’altra filosofia in merito: per prima cosa, l’azienda di Cupertino non garantisce ai rivenditori gli stessi margini di guadagno che si hanno invece con i prodotti della concorrenza. Non si hanno dai ufficiali in merito, ma il prezzo di vendita all’ingrosso non dovrebbe variare di molto rispetto al prezzo finale che Apple riesce a proporre ai clienti tramite i suoi Apple Store. Un guadagno minimo, quindi, per i rivenditori esterni all’azienda di Cupertino che di fatto non possono quasi mai offrire sconti significativi sui prodotti Apple se vogliono continuare a guadagnare sulla vendita degli stessi, finendo così per mantenere costante il prezzo di vendita dei prodotti.

Apple mette in atto anche un’altra strategia: l’azienda offre degli sconti significati ai rivenditori a patto che questi vendano i prodotti di Cupertino ad un prezzo superiore al “minimum advertised price” (MAP). Questa seconda strategia permette quindi ai rivenditori di ottenere un margine di guadagno più alto sulla vendita dei prodotti Apple ma, al tempo stesso, di non poter applicare sconti interessanti per la clientela. Nella migliore delle ipotesi, a parità di prodotto, lo sconto applicato dal rivenditore rende uguale il prezzo a quello che si può ottenere in uno Store Apple. Anche in questo caso, ne consegue che il prezzo resta stabile e alto, proprio come piace ad Apple.

Questa strategia va a favore di Apple sotto diversi aspetti: per prima cosa, l’azienda monetizza dalla vendita diretta dei prodotti presso la sua stessa catena di negozi (Apple Store) senza dover interagire con rivenditori esterni. Successivamente, la staticità del prezzo dei prodotti previene che un rivenditore possa assumere una posizione forte nella vendita dei prodotti Apple che potrebbe incidere sui prezzi di vendita dell’azienda stessa.

Le tecniche di prezzo utilizzate da Apple non sono nulla di particolarmente nuovo: tuttavia, almeno per il momento, questa politica di controllo dei prezzi ha saputo assicurare ad Apple degli ottimi profitti sulla vendita di ciascun prodotto. Per quanto riguarda il consumatore, invece, da una parte è praticamente impossibile trovare dei prodotti Apple in vendita ad un prezzo di molto inferiore rispetto al listino ufficiale dell’azienda, dall’altra è proprio grazie alla politica di controllo dei prezzi e ai margini di profitto elevati che l’azienda di Cupertino riesce a realizzare dei prodotti quasi sempre superiori a quelli della concorrenza dal punto di vista qualitativo.

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