Pono, il nuovo servizio per la musica digitale di Neil Young con “il miglior suono di sempre”

Neil Young ha confermato ufficialmente il lancio del progetto Pono. Si tratta di un nuovo servizio che mira a diventare un’alternativa di qualità nel settore di distribuzione della musica digitale. Tutte le informazioni sul servizio all’interno.

Ecco un estratto dell’articolo originale pubblicato dal Corriere delle Comunicazioni:

Neil Young ha annunciato ufficialmente l’avvio del progetto Pono, nuovo player portatile che dichiara guerra al formato Mp3. Una linea di players portatili, un riproduttore di brani registrati ad alta risoluzione e una tecnologia di conversione da analogico a digitale per restituire all’ascoltatore lo stesso sound della registrazione in studio. Il progetto dovrebbe partire dagli inizi del 2013.

Per portarlo avanti Young si era alleato nella metà del 2011 conCraig Kallman, presidente di Atlantic Records. Kallman ha contribuito a creare il Pono team, che includeva rappresentanti dei giganti dell’audio Meridian e Dolby. Anche la major “genitore” di Atlantic, il Warner Music Group, avrebbe già firmato. Sempre secondo Kallman sarebbero stati contattati i vertici di Universal Music Group e Sony Music per convincerli a rimasterizzare i loro cataloghi in vista della distribuzione Pono, ma gli interessati non confermano. Di fatto Warner Music e Sony hanno già provveduto, sembra indipendentemente dall’iniziativa di Young, a convertire 8000 brani nel formato supportato da Pono in alta risoluzione, 192kHz/24bit.

Più volte in passato il chitarrista era intervenuto per mettere in discussione la qualità dei brani in formato Mp3 o simili. “Mi piacerebbe restituire all’arte quella qualità che ho avuto la fortuna di sperimentare negli ultimi 50 anni. Viviamo nell’era digitale e, sfortunatamente, la nostra musica si sta degradando, non certo migliorando. È vero che gli standard digitali si adattano perfettamente all’ascolto su iPod e smartphone, ma restituiscono soltanto una piccola percentuale dei dati presenti nei master di registrazione”.

Neil Young avrebbe parlato del progetto Pono anche a Steve Jobs, il quale si sarebbe mostrato “molto interessato”. Non a caso, pur essendo pioniere dell’era della musica digitale, è risaputo che Jobs preferisse ascoltare i dischi in vinile quando si trovava in casa sua.

Attorno a Pono c’è senza dubbio una buona curiosità. Restiamo in attesa di ulteriori informazioni sul servizio che probabilmente non tarderanno ad essere diramate dai diretti interessati.

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