OS X 10.8 Mountain Lion – La recensione di SlideToMac

Mountain Lion è il miglior sistema operativo al mondo? Quali sono le novità più importanti? Conviene aggiornare se si ha già Lion? A queste, e a tante altre domande, risponderemo in questa recensione dedicata a OS X 10.8, meglio conosciuto come Mountain Lion. In articoli specifici che troverete su SlideToMac parleremo dettagliatamente delle singole novità di questo nuovo sistema operativo, mentre in questa sede ci soffermeremo sugli aspetti più interessanti e sulle nostre opinioni a riguardo. Buona lettura!

Chi ha conosciuto Apple grazie all’iPhone, all’iPod o all’iPad forse avrà dimenticato che la società di Cupertino è nata e cresciuta grazie ai computer e ai suoi sistemi operativi. Dagli anni ’80 in poi, le evoluzioni di questo sistema operativo per Mac sono state tante, fino ad arrivare al nuovo felino chiamato Mountain Lion, il sistema operativo che ancor più di Lion sancisce una sempre maggiore integrazione con iOS. La strada intrapresa da Apple è chiara: creare un ecosistema mobile/desktop capace di rendere l’esperienza utente un tutt’uno, sia che si utilizzi un Mac, sia che si utilizzi un dispositivo iOS. Giusto per fare due esempi, adesso possiamo scrivere un documento Pages su iMac in ufficio e continuare a lavorarci su iPad mentre torniamo a casa, senza dover fare alcunché grazie agli automatismi di iCloud. Abbiamo aperto cinque schede in Safari? Un click e ce le ritroveremo anche su iPhone, così da poter continuare la nostra navigazione mentre siamo fuori casa.

Ma Mountain Lion è molto di più.

Installazione

Chi proviene dal mondo Windows – e magari ha acquistato un Mac da poco e con Lion già pre installato –  si sarà meravigliato della facilità di installazione di un nuovo sistema operativo: con OS X basta aprire il Mac App Store, cercare Mountain Lion, acquistarlo e aspettare una quarantina di minuti. Dalle nostre prove il download di Mountain Lion (che pesa 4.05 GB) ha impiegato circa 30 minuti (logicamente molto dipende dal tipo di connessione), anche se alcuni utenti che hanno voluto scaricarlo subito dopo il lancio hanno avuto qualche problema probabilmente dovuto all’intasamento dei server Apple. Una volta effettuato il download, una schermata ci chiede di riavviare il Mac per procedere con l’installazione: confermando questa scelta il computer verrà riavviato e in 10 minuti verrà installato il nuovo sistema operativo direttamente su Lion. Al riavvio vi ritroverete tutti i vostri file, le vostre cartelle, le posizioni delle icone sul dock e ogni altra impostazione così come l’avevate lasciata in Lion, con l’unica differenza che avrete un nuovo sistema operativo e tutte le novità correlate. Pronto all’uso in meno di un’ora, e senza formattazioni, driver da scaricare o altre procedure complesse da portare a termine. Esatto, avete contato bene: 3 click e Mountain Lion è installato.

All’avvio viene chiesto di inserire la password di iCloud, collegata al vostro ID Apple, in modo da integrare tutti i servizi Apple tra Mac e iDevice,e viene mostrato un elenco con tutte le applicazioni già installate e non ancora compatibili con Mountain Lion.

Ci sono poi altre procedure per installare Mountain Lion tramite chiavetta USB o da un Mac “pulito” di cui abbiamo già parlato su SlideToMac. La procedura standard e consigliata è comunque quella appena descritta. Semplice e veloce.

VOTO: 9

Il primo impatto

Una volta avviato Mountain Lion vi accorgerete che la scrivania è cambiata davvero poco, anzi sembra identica a Lion. E in effetti è proprio così. L’interfaccia utente è rimasta praticamente identica, fatta eccezione per un Dock leggermente diverso e la nuova icona del Centro Notifiche sulla barra in alto.

Al massimo potete dare un tocco di rinnovamento al vostro Mac cambiando sfondo e selezionandone uno tra i nuovi presenti in Mountain Lion. Ma non lasciatevi ingannare dalla semplice grafica… le novità di questo leone di montagna sono davvero tante!

VOTO: 6

Il Centro Notifiche

Tra queste, merita la prima menzione il Centro Notifiche. Chi ha un iPhone o un iPad sa già di costa stiamo parlando: si tratta di una finestra a scomparsa che mostra le notifiche (anche tramite pop-up) provenienti da applicazioni native e da applicazioni terze. Ricevuto un messaggio diretto su Twitter: notifica! Appuntamento sul Calendario: notifica! Mail in arrivo: notifiche!

Il Centro Notifiche è accessibile cliccando sul tasto presente in alto a destra nella barra menu, dove prima era disposto Spotlight (ora spostato di un posto a sinistra…). Accedendo a tale Centro Notifiche si possono leggere le notifiche sugli eventi del calendario che scadono nelle prossime 24 ore, le email ricevute (solo titolo e parte del testo), i messaggi diretti su Twitter, le notifiche di tutte le app terze che integreranno questa funzione, le chiamate perse di FaceTime, le notifiche del Game Center, i messaggi di iMessage, i Promemoria che stanno per scadere e le notifiche di Safari (come i download completati). Insomma, un degno sostituto di Growl, app indispensabile (fino ad oggi) per chi possiede un Mac. E’ anche possibile attivare il Centro Notifiche, oltre dall’icona, sfiorando il trackpad con due dita da destra verso sinistra e da qualsiasi schermata di OS X (anche con app a tutto schermo aperta), mentre per disabilitare i banner è sufficiente sfiorare il trackpad verso il basso per aprire la relativa opzione. Una scelta molto intelligente è stata quella di disabilitare automaticamente i banner e gli avvisi quando si utilizza Keynote per una presentazione oppure se stai visualizzando il Mac su uno schermo duplicato. Non vorrai mica che gli spettatori leggano le tue notifiche?

Per quanto riguarda i popup, questi si dividono tra “Avvisi”, che sono quelli provenienti da alcune app e che scompaiono automaticamente (ad esempio, una e-mail ricevuta), e le notifiche che, invece, richiedono l’intervento dell’utente per essere chiuse, aperte o “ritardate” (esempio: un evento del calendario o un promemoria).

Avere la possibilità di leggere al volo le notifiche anche tramite appositi pop-up a scomparsa e di scrivere un nuovo tweet cliccando sull’apposito tasto (in autunno verrà aggiunto anche il tasto per Facebook) sono sicuramente due aspetti che facilitano la vita lavorativa/ludica di ognu utente che utilizza un Mac.

Dalle Preferenze di Sistema è poi possibile scegliere quali app devono accedere al Centro Notifiche. Al momento le app terze già compatibili con il Centro Notifiche sono poche, ma siamo sicuri che in futuro tale integrazione sarà sempre maggiore e sempre più utile. Pensate, non so, ad un’app per leggere gli RSS che mostrerà le notizie nel Centro Notifiche.

Lo stile è praticamente identico al Centro Notifiche di iOS, con stesso sfondo e stessa interfaccia. Insomma, sembrerà quasi come ritrovarsi con un vecchio amico. La sua utilità, come abbiamo già detto, è strettamente collegata alle app che utilizziamo, ma avere un “Prowl” nativo era il sogno di tanti utenti.

VOTO: 7,5

Messaggi

L’applicazione Messaggi rimane invariata graficamente rispetto a quella presente su Lion. In questo caso, però, va a sostituire definitivamente la vecchia iChat e acquisisce l’integrazione ai servizi GTalk, Jabber, Yahoo! e AIM, oltre logicamente alla possibilità di utilizzare iMessage.

Ed è proprio quest’ultima caratteristica quella più interessante, anche se già presente in Lion: inviare messaggi diretti ad altri utenti Mac, iPhone, iPod Touch o iPad, sia utilizzando il loro indirizzo e-mail, sia direttamente al loro numero di telefono. Oltre al testo, è possibile inviare anche documenti, foto e video per un massimo di 100Mb a messaggio.

Se poi un nostro contatto ha anche un account GTalk, Jabber, Yahoo! o AIM, i messaggi saranno uniti in un’unica conversazione e starà a noi decidere quale servizio di Instant Messaging utilizzare. Ovviamente Messaggi si integra con il Centro Notifiche, da dove possiamo leggere gli ultimi messaggi ricevuti e visualizzare un pop-up non appena questi vengono inviati da un nostro contatto. Messaggi salva anche la cronologia dei messaggi, così puoi ricominciare una conversazione da dove eri rimasto, e consente di inviare messaggi a gruppi di contatti.

Puoi anche inoltrare un messaggio: basta selezionarlo  con un clic, poi scegliere Inoltra dal menu contestuale. Inoltre, il tasto Facetime consente di passare velocemente dalla “chat” alla videochiamata con il contatto con cui si sta parlando.

Qualche problema riguarda la sincronizzazione, in quanto abbiamo notato che se leggiamo un messaggio su iPhone, questo risulta ancora da leggere su Mac. Speriamo che Apple risolva presto questo piccolo inconveniente. Per il resto, Messaggi è un’app leggera, funzionale e perfettamente integrata nel sistema operativo.

VOTO: 7.5

iCloud e iOS

Messaggi e Centro Notifiche non sono le uniche due integrazioni tra Mountain Lion e iOS. Ad esempio, in OS X 10.8 abbiamo netti miglioramenti nella gestione di iCloud, con la possibilità di sincronizzare diverse informazioni tra Mac e iDevice. Non solo il calendario, i contatti e le foto, ma anche le note, i file salvati con Anteprima (come le immagini), i promemoria, le schede aperte in Safari, il Game Center, i documenti iWork e tanto altro.

Avere la possibilità di aggiungere un contatto su Mac e ritrovarselo immediatamente su iPhone (e viceversa), poter scrivere un promemoria da iPad e visualizzarlo subito anche su Mac, piuttosto che sincronizzare le schede di Safari, sono tutte funzioni che nel mondo lavorativo possono fare la differenza, soprattutto oggi giorno dove molte professioni richiedono l’utilizzo di smartphone, tablet e computer. iCloud è la vera killer app del Mac e di iOS.

Con Mountain Lion abbiamo anche la possibilità di sincronizzare automaticamente documenti iWork e TextEdit e di visualizzare ogni modifica apportata ad essi su tutti gli altri dispositivi collegati allo stesso account iCloud. Possiamo anche utilizzare la funzione Read It Later di Safari che salva offline le pagine web, potendo quindi leggerle anche su iPhone e iPad (e viceversa) in qualsiasi momento. Nella libreria dei documenti iCloud puoi anche organizzare i documenti in cartelle trascinandoli uno sull’altro, proprio come fai sul tuo iPhone o iPad. Le cartelle che crei su un dispositivo appaiono in automatico nella libreria dei documenti iCloud quando apri l’app su un altro dispositivo.

Una cosa che abbiamo notato utilizzando per qualche ora la funzione Documents to Go (la sincronizzazione sulla nuvola dei documenti) è che Apple abbia ormai, passateci il termine, “ucciso” la vecchia concezione di file organizzati in cartelle. Altra cosa da migliorare è una maggiore integrazione con le varie applicazioni, per fare in modo, ad esempio, di poter inserire una foto in Pages prelevandola direttamente tra quelle archiviate in iCloud, senza la necessità di dover prima aprire l’applicazione utilizzata per la memorizzazione dell’immagine su iCloud (ad esempio Anteprima).

In ogni caso, Apple ha fatto un ottimo lavoro e ha migliorato di molto l’integrazione di questi servizi su Mountain Lion, come ad esempio la possibilità di organizzare in cartelle i documenti salvati in iCloud e di utilizzare funzioni proprie del sistema operativo con tali file, vedi AirDrop per l’invio ad altri Mac.

Ora tutto passa per iCloud, tutto è automatizzato, tutto è più semplice. Aspettiamo solo l’integrazione in iCloud del Portachiavi!

Strettamente legate con iOS sono poi le due nuove app di Mountain Lion: Note e Promemoria. Abbiamo già parlato singolarmente di entrambe con articoli appositi, per qui ci limitiamo a ribadire che entrambe sono realizzate molto bene e sono praticamente identiche alla loro controparte in iOS.

Con Note possiamo creare note testuali e condividerle su iCloud, via e-mail e tramite iMessage. Molto interessante è la possibilità di creare dei post-it semplicemente cliccando due volte su una nota: questa verrà infatti “staccata” dalla schermata principale e verrà visualizzata sulla Scrivania. Possiamo anche inserire foto, creare cartelle per organizzare le note, allegare file e foto e cambiare font (supportato il formato RTF), oppure trascinare un link per creare un collegamento ipertestuale. Inoltre puoi usare Note con i servizi IMAP, così i tuoi appunti sono aggiornati su tutti i tuoi dispositivi collegati all’account e-mail @me.

Promemoria ci permette invece di creare dei to-do e di aggiornarli in remoto da qualsiasi dispositivo iOS o OS X 10.8: abbiamo creato la lista della spesa dal Mac? Questa viene subito salvata su iPhone e possiamo spuntare le cose già acquistate mentre facciamo la spesa… Ogni cosa spuntata verrà nascosta anche su Mac. Gli impegni inseriti con scadenza verranno visualizzati  nel Centro Notifiche, senza dimenticare la possibilità di inserire le note per ogni to-do creato. Le scadenze possono essere inserite in base alla data (la notifica verrà ricevuta qualche minuto prima) o tramite posizione (notifica ricevuta quando andiamo via o raggiungiamo un determinato luogo, localizzato tramite celle Wi-Fi e comunque sincronizzabile con iPhone e iPad, in modo da ricevere le notifiche anche sugli iDevice pur avendo creato il promemoria da Mac). Da non dimenticare che Promemoria supporta i servizi CalDAV come Google Calendar e Yahoo! Calendar

Logicamente entrambe le app consentono di effettuare ricerche all’interno delle varie note/to-do inseriti.

Il giudizio di Note e Promemoria è estremamente positivo: Apple ha creato due app essenziali, che molti di noi utilizzavano tramite software di terze parti. Ora tutto è integrato e, soprattutto, i dati inseriti si sincronizzano automaticamente da e per gli iDevice.

VOTO: 9

Il tasto di condivisione

Probabilmente il nuovo tasto condivisione inserito in Mountain Lion sarà tra quelli più utilizzati in assoluto. Integrato nella barra del Finder, basterà selezionare un file, cliccare sul tasto di condivisione e selezionare una delle opzioni proposte. Possiamo quindi condividere velocemente qualsiasi file via e-mail, su iMessage, via AirDrop (quindi verso un altro Mac collegato al nostro tramite Wi-Fi diretto), su Twitter e su Flickr. Peccato manchino servizi quali Google+ o Dropbox, sarebbe stato perfetto! Intanto, però, godiamoci questo tasto davvero utile! Tra l’altro, questo tasto è integrato anche in molte app presenti in Mountain Lion, in modo da poter condividere un file senza dover aprire altre app come Mail o Messaggi.

Molto utile il fatto che tutti gli account memorizzati (Twitter, Flickr, in futuro Facebook, ecc…) vengono conservati in memoria e non sarà necessario re-inserire i dati ogni qual volta desideriamo condividere un file.

VOTO: 7,5

Power Nap

Le cose migliori sono quelle che funzionano bene senza che l’utente se ne accorga o debba fare alcunchè. E, soprattutto, sono quelle che ci fanno risparmiare tanto tempo: ecco a voi Power Nap. Se si desidera effettuare un backup con Time Machine bisogna ricordarsi di non spegnere il computer, oppure se si vogliono aggiornare delle app bisogna (nella maggior parte dei casi) prima chiuderle. Con Power Nap tutte queste attività possono essere effettuate anche con il computer in stand-by: se il Mac è collegato alla rete, anche se non attivo aggiornerà i dati su iCloud, controllerà la posta elettronica, scaricherà le foto da Photo Stream e così via, in modo tale che quando viene riacceso l’utente troverà già tutto pronto. Inoltre, con Powe Nap il computer provvederà anche a creare un backup del sistema operativo e ad aggiornare le applicazioni installate, senza che l’utente debba fare nulla. Tali funzioni vengono abilitate solo se il computer è collegato alla presa di corrente.

Inoltre, Power Nap continua ad aggiornare Mail, Contatti, Calendario, Promemoria, Note, Streaming foto, Trova il mio Mac e Documenti nella nuvola. Anche se continua a lavorare senza sosta, non ti disturba: suoni e spie luminose sono disattivati, e le ventole rimangono ferme

Purtroppo non tutti i Mac possono usufruire di tale funzione, in quanto è necessario che il computer monti di default un’unità allo stato solido. Allo stato attuale, solo i MacBook Air di seconda generazione e i MacBook Pro Retina ne sono provvisti. Le ragioni di questa scelta sono evidenti e hanno tutti a che fare con un ridotto impatto energetico e con una maggiore tolleranza al calore di un drive SSH rispetto al classico hard disk.

VOTO: 8

Gatekeeper

Gatekeeper è la nuova funzione dedicata alla sicurezza di Mountain Lion, accessibile all’interno della sezione Sicurezza e Privacy. Questa funzione consente di gestire l’esecuzione delle applicazioni su Mac, potendo scegliere tra tre diverse impostazioni:

  • Dovunque – attraverso tale opzione sarà possibile impostare il sistema permettendo l’esecuzione di una qualsiasi applicazione, come le precedenti versioni di OS X.
  • Mac App Store – nel momento in cui tale voce sarà selezionata, ogni applicazione che scaricherete dallo store potrà essere eseguita senza alcun tipo di problema; viceversa i software di terze parti potranno essere bloccati in quanto non dispongono dei permessi necessari per l’avvio.
  • Mac App Store e sviluppatori identificati – l’ultima opzione è l’impostazione di base di Mountain Lion; in questo caso avranno i permessi necessari per l’esecuzione tutte le applicazioni del Mac App Store ed i software di terze parti creati da sviluppatori certificati.

Il software focalizza la propria attenzione sulle applicazioni che andrete ad avviare all’interno del sistema operativo, infatti grazie a GateKeeper potrete evitare che vengano avviati processi senza il vostro consenso, cosa accade in moltissimi virus o malware. Se tutto questo non vi dovesse bastare, Mountain Lion utilizza il Kernel Address Space Layout Randomization (ASLR) per rendere il sistema più forte nei confronti degli exploit di basso livello.

Ultima caratteristica interessante è il controllo di aggiornamenti giornalieri di sicurezza, infatti il sistema provvederà a controllare ogni 24 ore se sono presenti update per riuscire a difendervi nel migliore dei modi. Ricordiamo che nelle precedenti versioni di OS X, tale azione avveniva in automatico ogni settimana oppure dovevate attivarla manualmente.

Gatekeeper è davvero un plus in termini di sicurezza, lavora in modo perfetto e diminuisce sensibilmente i rischi provenienti dal web.

VOTO: 8.5

Mail

Mail non ha subito grandi cambiamenti e le novità sono davvero poche. La più improtante riguarda la casella VIP, che trovo molto utile per avere sempre sott’occhio i messaggi più importanti inviati da colleghi o amici. Logicamente le e-mail ricevute vengono notificate nel Centro Notifiche, con possibilità di scegliere se riceverle tutte o solo quelle inviate dagli account VIP. Alcuni miglioramenti riguardano la ricerca, ora ottimizzata ancora meglio rispetto alla precedente versione, e il tasto condivisione con il quale puoi mandare una pagina web via e-mail direttamente da Safari: puoi scegliere se inviarla nel formato Reader oppure come pagina web, PDF o link direttamente dalla finestra del messaggio.

VOTO: 7

Safari

Apple ha rinnovato molto Safari. Troviamo importanti novità nella nuova casella di ricerca integrata nella barra indirizzi, che rende ancora più semplice e veloce effettuare ricerche su Google, nella cronologia o nella pagina che stiamo visitando: basterà quindi inserire il testo nella barra indirizzi per far comparire la varie opzioni. Semplice e veloce, anche se bisogna prima abituarsi (gli utenti Chrome riconosceranno però questo tipo di soluzione).

Safari permette ora di sincronizzare anche le schede aperte tra Mac e iOS, tramite iCloud. In questo modo possiamo continuare senza problemi la navigazione web da un dispositivo all’altro.

Molto carina è la nuova visualizzazione a schede, accessibile cliccando sull’apposito tasto in alto a destra, grazie alla quale è possibile sfogliare i tab aperti in modo più agevole, anche sfruttando il trackpad. Molto bello:

Altre novità riguardano l’interfaccia, con il nuovo tasto Condividi che consente di condividere un link su Twitter, Mail o su iMessage e di aggiungerlo all’elenco lettura (salvataggio offline) o ai preferiti. Scompare, invece, il tasto RSS: Apple ha deciso che Safari non farà più da lettore di feed RSS e il tasto è stato sostituito da un grande pulsante “Reader” che, come in Lion, permette di leggere una pagina web in modo più ordinato. Qualcuno sentirà la mancanza del lettore RSS? Noi non lo abbiamo mai usato, ci sono altre app che fanno lo stesso lavoro in modo migliore di quanto non facesse prima Safari.

Safari supporta inoltre un innovativo standard per la privacy chiamato “Do Not Track”. Quando lo attivi o sei in Navigazione privata, Safari chiede ai siti web che visiti di non raccogliere informazioni su di te. Abbiamo anche notato un leggero miglioramento nelle prestazioni generali e nella velocità di caricamento dei siti web, niente di eccezionale ma c’è. Piccola nota stonata: ora non è più possibile modificare i font e le dimensioni predefinite… una scelta alquanto strana.

VOTO: 7

Dettatura Testo

Un po’ di Siri in Mountain Lion. Questa funzione consente di dettare un testo direttamente al Mac: il riconoscimento vocale è immediato e preciso, e questo renderà la vita lavorativa di chi scrive molto ancora più semplice. Basterà premere due volte il tasto “fn” della tastiera e iniziare a parlare! Purtroppo, però, al momento tale funzione non è disponibile in italiano e questo penalizza molto il nostro giudizio. Speriamo in un futuro aggiornamento.

VOTO: 5, in attesa di averlo anche in italiano.

AirPlay

Una bellissima novità di Mountain Lion è AirPlay Mirroring, che consente di collegare un Mac a qualsiasi HDTV sfruttando la Apple TV. Una volta effettuato il collegamento semplicemente abilitandolo dalle Preferenze di Sistema, il display del Mac verrà duplicato sul televisore collegato alla Apple TV, senza adattatori e senza cavi, ma tutto tramite collegamento wireless. Dalle nostre prove non abbiamo notato rallentamenti nel visualizzare un filmato: pensate anche a come sarà giocare ad un videogame installato su Mac visualizzandolo su un televisore da 50 pollici. Questo aspetto videoludico, credetemi, potrebbe fare la differenza in futuro. Cosa molto importante: AirPlay Mirroring ridimensiona la tua Scrivania per adattarla al televisore HD fino a 1080p.

E pensate anche agli utilizzi lavorativi: dovete mostrare una presentazione? Se la TV è collegata alla Apple TV, basterà lanciare la presentazione per mostrarla sullo schermo gigante, anche perchè il rilevamento è automatico e la configurazione richiede praticamente meno di 10 secondi. Inoltre, è possibile condividere il solo flusso audio del Mac, magari per ascoltare un brano tramite TV collegata ad un impianto stereo.

Unici difetti: la necessità di avere una Apple TV collegata al televisore, ma, soprattutto, l’impossibilità di utilizzare questa funzione sui MacBook del 2010 o più datati. Davvero le risorse hardware sono insufficienti?

VOTO: 7,5

Contatti, iCal e altro

Anche l’app Contatti è stata rinnovata, con l’introduzione (nuovamente) della visuale a tre colonne (gruppi, contatti, info contatto selezionato), la possibilità di condividere un contatto in formato vcf tramite iMessage, e-mail o AirDrop e di utilizzare il tasto condivisione di cui abbiamo parlato in precedenza.

iCal, invece, diventa Calendario è ottiene diversi miglioramenti dal punto di vista grafico e dell’interfaccia, con il ritorno  dei calendari nella colonna laterale appositamente dedicata, proprio come avveniva con Snow Leopard. Ottimo il nuovo sistema di ricerca integrato, che durante la digitazione della parola suggerisce le categoria organizzate in eventi o titoli in modo da facilitarne le ricerca. Rinnovata anche la gestione degli avvisi, che ora possono essere personalizzati per ogni account inserito in Calendario. Ovviamente le notifiche si integrano con il Centro Notifiche di Mountain Lion.

Anche il Dock, oltre all’aspetto grafico, è stato rinnovato in alcune funzioni. Con Lion, per rimuovere un’icona dal Dock era sufficiente trascinarla sulla Scrivania e lasciare il tasto del mouse per farla letteralmente trasformare in una nuvoletta. Spesso, però, questo causava delle eliminazioni involontarie di tali icone, costringendo l’utente a recuparare l’app dall’apposita cartella e di re-inserire la relativa icona. Ora, invece con Mountain Lion è necessario trascinare l’icona sulla Scrivania e spostarla verso l’alto fino a quando non compare la classica nuvoletta. A quel punto basterà rilasciare il tasto del mouse per eliminare l’icona.

In Finder, invece, è ora possibile ordinare i gruppi (Dispositivi – Preferiti – Condivisi – Ecc…) come si preferisce, direttamente dalla barra laterale. Basterà selezionare e tenere premuto un gruppo per spostarlo con il mouse. Abbiamo poi tante piccole migliorie grafiche: ad esempio quando copi un file da un server o da un drive esterno, puoi guardare l’icona del file nel Finder per vedere quanto manca alla fine. 

Ottime anche le novità di Anteprima, che ora consente di condividere imamgini e PDF e di annotare del testo al loro interno.

Dobbiamo invece attendere l’autunno per provare l’integrazione con Facebook, che praticamente consentirà di ricevere notifiche, aggiornare i contatti con le info prese dal social network, condividere velocemente foto e altri file e far conoscere agli amici la propria posizione.

Per quanto riguarda il Game Center, adesso è possibile gestirlo anche da Mac utilizzando sempre lo stesso ID Apple già utilizzato in iOS. In Game Center puoi vedere tutti quelli che sono nella tua rete di gioco e gli amici degli amici. Se vedi qualcuno con cui vuoi giocare, puoi inviargli una richiesta di amicizia. Game Center ti suggerisce persino nuovi amici per ampliare il tuo network e mostra le classifiche di tutti i giochi installati, con la posizione dei tuoi amici. Durante le partite multiplayer, inoltre, è possibile anche chattare con gli avversari. E se qualcuno vuole giocare con te, riceverei una notifica direttamente su Mac: accetterai la sfida?

Anche la funzione Salvataggio Automatico introdotta in Lion è stata rinnovata. Ricordiamo che con tale funzione non è più necessario preoccuparsi di salvare un file, in quanto ci penseranno le applicazioni relative (e compatibili) a farlo. In Mountain Lion è ora possibile rinominare un documento senza uscire dall’app:  fai clic sul nome del file nella barra del titolo e scegli Rinomina dal menu del documento. Inoltre, se vuoi annullare in un attimo tutte le modifiche che hai fatto a un documento dall’ultimo salvataggio, puoi ripristinare l’ultima versione salvata ancora più velocemente. Una nuova opzione si chiama “Chiedi di mantenere le modifiche alla chiusura dei documenti” e ti permette di scegliere se salvare i cambiamenti che hai fatto al file o annullarli prima di chiuderlo.

Altre novità in pillole: le barre di scorrimento si espandono quando ci passi sopra con il cursore, rendendo il tutto più funzionale; ora è possibile condividere un file e spostarlo da un Mac all’altro tramite condivisione schermo; finalmente e, ripeto, finalmente, è possibile avviare a tutto schermo un’app anche sui display collegati al Mac, e non solo su quello principale, mentre purtroppo non è stato fatto altrettanto con Mission Control, ancora ingestibile se si collegano più display. L’applicazione Scacchi è stata rinnovata, con una grafica completamente nuova e supporto al Game Center per partite online. Ci sono poi nuovi sfondi e nuove presentazioni, la possibilità di usare le foto di Photo Streaming come salvaschermo e nuove certificazioni di sicurezza che rendono ancora più sicuro OS X.

Voto: 8

Conclusioni

Mountain Lion migliora sensibilmente l’esperienza di Lion. Tutto il sistema operativo e le relative applicazioni sembrano più scattanti, anche installando Mountain Lion su un Mac “non pulito” come abbiamo fatto noi. Insomma, Apple ha lavorato molto sul “motore”, sulle prestazioni e sulle risorse richieste, in quanto tutto appare più scattante e leggero. Interessante anche la nuova gestione degli aggiornamenti, non solo perchè avvengono in automatico, ma anche per il fatto che ora Aggiornamento Software apre direttamente Mac App Store, rendendo il processo di update delle app ancora più semplice e rapido (e senza necessità di inserire la password per aggiornare un’app). Inoltre, non abbiamo notato problemi, crash o rallentamenti, come invece ci si poteva aspettare da una prima realase. Apple ha fatto le cose per bene, sia per quanto riguarda le funzioni che tutti utilizziamo, sia per quanto riguarda la sicurezza che, spesso, viene dimenticata dagli utenti.

Certo, qualche piccolo problema è stato notato da alcuni utenti e, ad oggi, molte alcune app non sono ancora perfettamente compatibili con il nuovo sistema operativo, ma si tratta di un processo ovvio e che richiede qualche settimana per essere portato a termine.

L’ottimo lavoro di Apple si nota anche in alcune scelte “strategiche”: a differenza di Microsoft, che con l’interfaccia Metro in Windows 8 ha praticamente equiparato la grafica del PC a quella di tablet e smartphone, Apple è riuscita a mantenere alta l’integrazione tra mobile e desktop, senza però rinunciare alle esigenze funzionali di quello che, non dimentichiamolo mai, è pur sempre un computer. E se proprio si ha nostalgia di iOS, si può utilizzare Launchpad e trasformare il Mac in un grande iDevice.

Molto spazio è stato poi dedicato all’integrazione con iCloud e i social network, un passo necessario per migliorare e seguire le esigenze di tanti utenti. Con iCloud, poi, la vita lavorativa di ogni utente ne guadagna davvero tanto: noi non ne potremmo più vare a meno! Peccato solo per l’impossibilità di utilizzare la funzione AirPlay Mirroring su Mac comunque nuovi come quelli del 2010. Inoltre, qualche rallentamento è stato notato sui Mac rilasciati nel 2010 e nel 2009, soprattutto nell’avvio e nel passaggio da una pagina all’altra della Scrivania. Il nostro test, invece, è stato effettuato su un iMac 2011 processore 2,5Ghz Intel core i5 con 8GB di RAM e il sistema operativo è risultato essere più veloce rispetto a Lion.

Possiamo quindi dire che Mountain Lion è forse la migliore realase di OS X mai realizzata. Aggiungetevi il costo irrisorio per un sistema operativo (15,99€) e capirete che sì, vale assolutamente la pena aggiornare se state utilizzando Lion.

PREGI

  • Installazione indolore e veloce
  • Prezzo
  • AirPlay Mirroring: fantastico!
  • Integrazione totale con iCloud, documenti in primis
  • Le nuove app Note e Promemoria
  • Sicurezza migliorata
  • Integrazione social ai massimi livelli
  • Game Center, non sottovalutiamolo!

DIFETTI

  • AirPlay Mirroring solo sui Mac 2011 in poi… perchè?
  • Power Nap: sarebbe un grande pregio, ma funziona solo su pochi modelli
  • Rallentamenti su alcuni modelli Mac 2009/2010
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Mac OS X