Preferenze di Sistema in Mountain Lion: Il nostro approfondimento

Mountain Lion è finalmente tra noi e dopo la batteria di news e segnalazioni che su SliteToMac ne hanno accompagnato il lancio è giunto il tempo di esplorarne le singole componenti.

Apple, con netto anticipo rispetto a Microsoft, ha rilasciato sul mercato la nuova versione del suo sistema operativo, OS X Mountain Lion (10.8), di cui abbiamo scoperto nel corso dei mesi le novità più importanti, in modo centellinato, vero, se è dal 16 febbraio che ne parliamo, ma con quello stile unico e magico che caratterizza ogni prodotto della Mela, con l’ultima voce affidata sovente ad un keynote, per l’occasione quello sul palco del WWDC 2012.

Di carne al fuoco ne abbiamo in abbondanza perché a detta di Apple, ma sfidiamo la sorte a non usare iperboli simili per i venturi rilasci, “OS X Mountain Lion è il nostro miglior sistema operativo di sempre” e le sue oltre 200 novità promettono di migliorare su tutti i fronti l’esperienza già di per sé eccellente di Lion per cui cercheremo di analizzare le singole componenti e di mostrare come trarne i massimi benefici con vari articoli a tema.

In questa sede i riflettori sono puntati sul cuore di Mountain Lion, il pannello delle Preferenze di Sistema, che ricalca fedelmente quanto implementato su Lion con qualche novità e, per certo, migliorie su ogni fronte.

La ripartizione è la classica in 4 macroaree, Personale, Hardware, Internet e Wireless, Sistema con all’interno, per:

  • Personale: Generali, Scrivania e Salvaschermo, Dock, Mission Control, Lingua e Testo, Sicurezza e Provacy, Spotlight, Notifiche;
  • Hardware: CD e DVD, Monitor, Risparmio Energia, Tastiera, Mouse, Trackpad, Stampa e Scanner, Suono;
  • Internet e Wireless: iCloud, Posta/Contatti e Calendari, Network, Bluetooth, Condivisione
  • Sistema: Utenti e gruppi, Controlli/Censura, Data e Ora, Aggiornamento Software, Dettatura e Voce, Time Machine, Accessibilità, Disco di Avvio.

Ricordando quanto disponibile su Lion al termine dell’installazione…

notiamo come oltre a new-entry e dipartite Apple abbia apportato anche un riposizionamento di alcune voci, evidenziate nell’immagine a seguire:

In rosso le novità, il Centro Notifiche,  in verde chi non è salito sul treno di Mountain Lion (MobileMe), in arancione le sezioni spostate, Accessibilità, che assume una valenza maggiore con OS X 10.8 passando da un “microcosmo”, quello Personale, a vera e propria identità di sistema, gruppo Sistema, e per finire con il giallo abbiamo evidenziato le voci che, in virtu’ di alcune note stilistiche (vedi Mail con Posta) o per riflettere importanti novità introdotte (Voce per Dettatura e Voce) ora sono presentate in modo differente.

A puro titolo comparativo, poiché non di solo Mac vive l’uomo, gli scatti seguenti mostrano come il Pannello Preferenze, declinato con altra nomenclatura, sia stato implementato da Microsoft (Windows 7 Professional) e Canonical su Ubuntu (Oneiric Ocelot, 11.10):

Windows 7 Professional (Pannello di Controllo, contratto)

(Pannello di Controllo, espanso)

… e Linux 11.04 (GNOME):

Apple, Microsoft ed il mondo open-source di Linus Torvalds hanno adottato uno stile che, fondamentalmente, ricerca in prima battuta la semplicità e l’immediatezza, con un numero limitato di categorie mostrate “di getto” e le relative sottosezioni in dettaglio quando esplose.

Ripercorrendo a ritroso la timeline informatica, l’approccio di Apple inizialmente era molto diverso, come ricorderanno i veteranni dei vari System OS e difatti le voci accessibili erano presentate già direttamente esplose…

mentre a Redmond, influenzati anche dallo “sfortunato” OS/2 (che avrebbe meritato ben altro destino…), avevano già le idee chiare di come la classica schermata ad icone fosse destinata a durare e traghettare le release di Windows negli anni a seguire:

Il System Setup di OS/2 da IBM

Il Pannello System nel Workbench dei gloriosi Amiga (Commodore)…

o le Preferences del progetto BeOS per il quale tutti prospettavano un futuro glorioso ma che fu vittima di una campagna marketing al limite dell’autolesionismo e di una penuria imbarazzante di applicativi…

restano e resteranno da monito ed ispirazione per il “centro di comando” di ogni sistema operativo, il cuore a vene ed arterie fanno imprescindibilmente capo, nonostante le mode cambino, il tempo scorra e… il progresso con il suo galoppare conceda sempre meno spazio allo studio e all’approfondimento. Una prova? Chi saprebbe elencare le voci presenti all’interno del Pannello delle Preferenze dei Mac? Quali utenti dell’OS microsoftiano saprebbero fare meglio o non peggio? Domanda retorica a cui è possibile rispondere adducendo molte giustificazioni, nessuna però che possa compensare quella superficialità con cui spesso si utilizzano i programmi, si vive l’ambiente operativo e quella cronica mancanza di tempo, ricorrente, stile “nuvola fantozziana”, che ci porta a cercare solo quando necessitati, con l’acqua alla gola, alla bisogna…

Non siamo noi di certo i responsabili di un encefalogramma che va appiattendosi in modo preoccupante ma le compagnie che con il loro desiderio di “semplificare la vita” introducono escamotage in grado di annichilire ogni animo desideroso di scoprire, di esplorare, di conoscere perché “strumenti di ricerca avanzati” permettono di ottenere fulmineamente quanto cercato: l’allusione è chiaramente ai motori di ricerca locali che se inizialmente erano limitati a scandagliare in lungo ed in largo partizioni e dischi rigidi ora, invece, spaziano con comprovata nonchalance da file a voci di menu, da risorse locali a risorse remote, da contatti vicini a profili disseminati fra i social network del momento… lo scenario non è apocalittico, anzi, per molti si tratta del Nirvana proprio perché è possibile lavorare costantemente con il cervello in standby o concentrato unicamente tra un I Like ed un Tweet demandando a Spotlight

… la ricerca a tappeto anche nel menu delle Preferenze:

o al motore di ricerca degli ambienti microsoftiani identica mission:

Lo speciale che inauguriamo con questo articolo mira proprio ad evitare la morte celebrale per “accomodamento”, mostrando come sia possibile adorare il proprio sistema operativo, Mountain Lion, non tanto per le facilitazioni offerte o il tempo risparmiato da dedicare ad altro (vedi social network…) quanto per tutte le opzioni e voci di configurazione che palesemente nasconde, si cura di configurare per noi o di adattare alle nostre necessità.

Abbiamo materia grigia a sufficienza per comprendere ogni cosa, dobbiamo soltanto evitare che il tempo si prenda gioco delle nostre vite…

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