Continua a tappe serrate il cammino verso la versione retail del piu’ diffuso software per la virtualizzazione su Mac, ora giunto alla Beta 2.
Poiché sotto NDA non possiamo catturare schermate dalla beta testing a cui stiamo partecipando in casa Parallels Holdings, tuttavia possiamo illustrare a grandi linee le caratteristiche principali dalla versione finale di Parallels Desktop 8 for Mac e quali le novità introdotte con le ultime beta, il cui testing è a numero chiuso.
Lo sviluppatore non ha ancora definito una data di uscita tuttavia basandoci sul periodo di scadenza delle license concesse ai tester, il mese di ottobre, potremmo auspicare l’arrivo sugli scaffali al rientro dalla vacanze, periodo ideale per il lancio di nuovo prodotti, oppure nei mesi a ridosso del Natale, da sempre foriero di importanti acquisti e “svecchiamenti” per l’appuntamento con il 2013 (sempre che i Maya non mettano becco…).
Le caratteristiche principali di Parallels Desktop 8 for Mac non sono ancora definite, perché già tra una beta e l’altra abbiamo visto crescere l’elenco inizialmente fornitoci, ma almeno finora, dovrebbero garantire:
Sul fronte dell’usabilità…
- Un’installazione a prova di utenti alle prime armi: sarà sufficiente copiare l’icona nella nostra cartella Applicazioni dopodiché provvederà il software stesso, ottenuti i privilegi necessari, alla configurazione ottimale per il nostro sistema;
- Indicatori per il “Caps Lock” (il maiuscolo) e per il selettore della lingua renderanno piu’ semplice inserire password in Parallels DesktopM
- Nella modalità Coherence, l’icona del menu di Parallels sotto OS X fornirà un piu’ ampio spettro di opzioni avanzate, accessibili direttamente e senza l’affannosa (e tediosa) ricerca all’interno di menu o sottomenu;
- Un semplice click con il tasto destro sulla finestra della macchina virtuale per gestirne lo spegnimento, il riavvio, porla in sospensione o in pausa e tutto ciò sarà gestibile anche direttamente dal Finder, identificato il file della macchina virtuale;
- La modalità “Full Screen” permetterà a chi fosse dotato di configurazioni multi-monitor di visionare sia l’OS guest sia l’ambiente di lavoro reale (quindi ad esempio sul display del Mac potremmo avere OS X e su monitor secondario un’istanza dedicata a Windows o Linux);
- Le scorciatoie, i tasti di scelta rapida, potranno essere rimappati direttamente dal sistema in qualsiasi ambiente virtualizzato.
Per l’integrazione…
- Le macchine virtuali potranno essere rapidamente identificate nel Finder poiché ciascuna mostrerà l’icona dell’OS virtualizzato;
- Il drag&drop tra macchine virtuali Windows sarà opportunamente migliorato;
- Il drag&drop per il trasferimento di file tra Mac e macchine virtuali Linux sarà supportato in modo nativo;
- Le funzionalità OLE, di copia/incolla relative ad oggetti (immagini, stringhe o intere porzioni di testo, …) saranno migliorate e consentiranno, ad esempio per quei documenti o testi con stile, di mantenere anche la formattazione originaria;
- Nella modalità Coherence, i programmi della macchina virtuale Windows funzioneranno nello stesso modo delle applicazioni native per Mac OS X con la differenza che in aggiunta a quanto proposto dai sistemi microsoftiani, sarà possibile sfruttare anche peculiarità uniche del mondo Mac come Mission Control.
Supporto periferiche…
- Grandi novità per il supporto Bluetooth: le periferiche compatibili con questo standard potranno essere condivise ed utilizzate contemporaneamente da tutte le machine virtuali create, siano esse Windows, Linux e Mac OS X stesse!
Dall’utilizzo con applicativi e giochi, nonostante lo stato di Beta 2, abbiamo notato una reattività non presente rispetto alla precedente edizioni nonostante i limiti, soprattutto sul fronte GPU, del MacBook Air ma anche i suoi meriti che grazie all’adozione di unità allo stato solido ha permesso di non ravvisare particolari rallentamenti dovuto al paging su disco (le macchine virtuali sono per loro natura “hungry” di memoria).
Le novità introdotte con la Beta 2 sono alcune di quelle elencate in precedenza, testimonianza, lo ribadiamo, di come si sia adottato per questa release un approccio meno rigido che in passato, preferendo inserire/testare/valutare in corso di sviluppo anziché, come tradizione vorrebbe, dedicare le fasi di testing perlopiu’ al bugfixing o all’individuazione dei potenziali problemi di compatibilità (e con le macchine virtuali sono all’ordine del giorno).
Per il momento è tutto ma non mancheremo di tornare sull’argomento con l’arrivo della Beta 3 o della prima versione Candidata al Rilascio (RC).