A distanza di un mese dall’esordio al Consumer Electronics Show, il produttore francese rende disponibile la sua innovativa soluzione di storaggio basata su interfaccia Thunderbolt.
Quando fu presentato nei giorni di apertura del CES 2012, il LaCie 2big Thunderbolt suscitò subito grande interesse fra i visitatori dell’evento ed i frequentatori del Web, che grazie a video e coverage costanti, ebbero modo di vivere in tempo reale ogni novità introdotta, quasi abbattendo ogni distanza tra Las Vegas ed il resto del mondo.
Tra i protagonisti indiscussi dell’evento, almeno sul fronte Thunderbolt, il produttore francese LaCie che ha svelato al mondo il suo LaCie 2big Thunderbolt, soluzione di archiviazione dati esterna dotata dell’innovativa interfaccia di connessione Apple in grado di ospitare due unità disco rigido (con supporto “hot-swap”, sostituibili a caldo) ed elevate tecnologie per la protezione dei dati, RAID incluso.
I due slot permetto di ottenere setup a 4Gb o 6Gb e velocità di trasferimento fino a 327Mb/s in lettura e 319Mb/scrittura, valori che tuttavia cresce in modo notevole aggiungendo altre unità LaCie 2big in catena, quantificati dal produttore in:
- 519Mb/s in lettura e 555Mb/s per una catena di 2 LaCie 2big
- 596Mb/s in lettura e 676Mb/s per una catena di 4 LaCie 2big
Le prestazioni di una singola unità, comunque, sono già di per sé ragguardevoli se confrontati con standard che fino ad ora rappresentavano l’eccellenza nel settore: rispetto al Firewire 800, ad esempio, il duo LaCie 2big/Thunderbolt garantisce velocità di trasferimento 3 volti superiori il che si traduce, all’atto pratico, nella possibilità di trasferire 1Tb di dati in meno di un’ora.
Sul fronte della configurazione, invece, il LaCie 2big supporta lo standard RAID nella configurazione RAID 0 e RAID 1:
Utilizzando Disk Utility su OS X è possibile gestire l’array RAID come RAID mirroring (RAID 1) per la protezione dei dati nel caso si dovesse guastare un disco, modalità arricchita dal supporto per l’hot-swap, ovvero la possibilità di sostituire a caldo un disco senza perdita di dati ed interruzione del flusso di lavoro; in alternativa, si può configurarlo come RAID stripping (RAID 0) per massimizzare velocità e capacità con la garanzia di uno storage ad elevate capacità e trasferimento dati. In aggiunta alle modalità piu’ blasonate, è supportata anche la JBOD, per assegnare ciascun disco a un compito di storage dati specifico. Ad esempio, è possibile inserire i dati delle settimane pari su un disco e quelli delle settimane dispari su un altro disco.