La sfida a Big G è iniziata ! Mission impossible ? Davide contro Golia ? Staremo a vedere. Intanto, il motore è stato acceso ed è finalmente attivo, anche se ancora in fase Beta e riservato ai soli utenti selezionati. Il nuovo motore di ricerca è completamente italiano e introduce molte novità. Le idee sono davvero buone e il progetto pare avere grandi potenzialità.
Mi sono iscritto qualche mese fa alle liste di attesa per diventare tester di Volunia, appena ho letto la notizia del progetto di Massimo Marchiori. Ne hanno parlato tutti i media, ricordandoci la straordinaria carriera di Marchiori, autore dell’algoritmo di ricerca di Google, ovvero il cuore stesso di Google che ha fatto la differenza con tutti gli altri.
Questo pomeriggio mi è arrivata, finalmente, la tanto attesa email che abilitava il mio profilo. Completata l’iscrizione, necessaria per accedere in questo momento, ho iniziato subito a testare in lungo e in largo tutto il possibile. La curiosità era tanta, soprattutto quella di capire come un progetto nuovo potesse proporsi al grande pubblico come nuova “religione di ricerca”. Del resto, gli ultimi anni li abbiamo passati tutti sull’home page di Google, e passare di colpo ad una logica diversa è stato un po’ spiazzante. L’accusa di diventare “eretici” è facile e scontata quando si prospetta l’abbandono della religione di Stato, ma il gusto del cambiamento e delle novità ha sempre il suo grande fascino, soprattutto quando si migliora.
I problemi al momento sono ancora tanti, non si può di certo pretendere che il neonato abbia già tutte le regolazioni perfettamente funzionanti. Il paragone con Google è immediato, le ricerche non sono ancora precise e i risultati un po’ lenti. La potenza di fuoco di Mountain View è troppo forte nel calcolo della ricerca. Eppure la possibilità di commentare notizie con persone che sono collegate in quel momento sullo stesso sito web è davvero interessante. Ecco svelata la chiave di unione fra la parte essenziale di una ricerca sul web e la parte sociale, ovvero la connessione con tutti gli altri. E con tutte le regole previste dalla privacy personale.
Volunia presenzia nel browser come una barra attiva, con tante opzioni disponibili. Quel poco di smarrimento iniziale è subito dimenticato, e in pochi minuti si è operativi. E come se non bastasse arrivano le richieste di amicizia di qualche collega giornalista, curioso come me.
Volunia non è un nuovo social network, ma un motore di ricerca che aggiorna le esigenze dell’utente di oggi e di domani, andando oltre la ricerca classica e il social network medesimo. Un’idea che poteva nascere dall’esperienza di una persona speciale.
Non è un progetto contro Google, sottolinea Marchiori, ma un prodotto nuovo, dove le persone che cercano si possono anche incontrare. Seek & Meet, in termine tecnico.
Se poi pensiamo al coraggio di abbandonare la piazza migliore e ben più remunerata della Silicon Valley, per approdare in un Paese che non può inventare più nulla, dove la burocrazia e il baronato comandano ovunque, ci rendiamo conto dei meriti e del coraggio di Marchiori.
Il lavoro da fare è ancora tanto per pensare di proporsi come sostituto di Google e per battere quella immagine patetica che l’Italia ha nel mondo della ricerca e della tecnologia. Se grandi personaggi hanno fondato un impero partendo da un garage, non è affatto impossibile che Davide vinca ancora una volta. Per fortuna ci sono persone che hanno ancora la forza di sognare.
E mi piace pensare, appena possibile, all’acquisto delle future azioni Volunia, per realizzare quegli investimenti impossibili a cui tutti credono solo con il senno di poi.
Con grande entusiasmo, viva Volunia !