Nei giorni scorsi Assinform, che è l’Associazione Italiana per l’Information Technology, aderente a Confindustria, ha reso pubblico il suo Rapporto Assinform 2011 IT che confronta il primo trimestre 2011 con quello del 2010; purtroppo le notizie positive sono ben poche.
Dopo esserci riempiti la bocca e le orecchie di buone intenzioni dobbiamo constatare che il progresso digitale in Italia va ancora troppo a rilento. Ecco le parole di Paolo Angleucci, presidente di Assinform, con le quali viene introdotto il comunicato stampa:
Declinare in Italia l’Agenda digitale è un obiettivo prioritario per rilanciare la domanda di Ict e accelerare su tre aspetti fondamentali per la crescita e la modernizzazione del Paese: sviluppo e efficienza dei servizi pubblici, innovazione delle imprese, sviluppo delle infrastrutture a banda larga.
Nel complesso il rapporto mostra come, anche rispetto all’Europa, il primo trimestre 2011 ha rappresentato una battuta d’arresto rispetto alla tendenza in recupero registrata nel primo trimestre del 2010. Ecco alcuni numeri: in calo i servizi IT (-1,5%) e con esso sono in perdita anche il mercato dell’hardware (-2,1), il settore Tlc (-4,2) e i servizi Tlc (-3,8) mentre si salva il settore software (+0,4%).
Molto interessante la stima delle risorse che saranno destinate al cloud computing: se nel 2010 erano di 130 milioni di euro, la previsione per i prossimi due anni è addirittura quella di vederli triplicati.
Sempre desolante infine la valutazione del processo di digitalizzazione del paese, definito come “in forte ritardo sull’Ue27 ed a macchia di leopardo”, come si vede bene in questa tabella che confronta i dati italiani con quelli della media europea:
Molto eloquente infine questo commento di Angelucci:
[…] è il riflesso del processo di profondo cambiamento tecnologico che sta investendo l’intero mondo digitale, basato su una sempre maggiore integrazione fra infrastrutture avanzate di Tlc e innovazione It , le cui nuove opportunità vengono purtroppo percepite da un nucleo ancora troppo ristretto dell’economia e della società italiane.
Nel complesso le stime di Assinform oscillano tra una previsione di crescita più pessimistica (-0,8%) ed una più ottimistica al +1,3%.
Per chi fosse interessato, potete trovare tutto il comunicato stampa seguendo questo link al sito di Assinform.
Insomma, una Italia che continua ad arrancare e che ancora non sembra aver capito del tutto dove va il futuro. Voi cosa ne pensate?