Apple Store e Mac App Store: le strategie di Apple

Un lettore del famoso blog americano 9to5mac.com ha scritto un interessante articolo relativo alle vendite di software nei negozi Apple Store. Gli assidui frequentatori dei negozi Apple avranno sicuramente notato quanto la disposizione dei dispositivi esposti abbia continuamente cambiato posizione nel corso del tempo; la locazione dei vari oggetti, infatti, è frutto di studi accurati, affinché tutti i prodotti di punta attirino la maggior parte dei clienti. Tra tanta dinamicità, tuttavia, è presente una costante: il numero di software esposti negli store è sempre minore.

Apple Store Boxed Software

Prendendo spunto dalle considerazioni fatte nell’articolo, è possibile notare che rispetto ai primi negozi ufficiali aperti in territorio americano nei primi anni duemila, la maggior parte del software esposto è stato gradualmente sostituito da grandi tavoli in grado di ospitare hardware e accessori. Sebbene il Mac App Store abbia visto la luce all’inizio del 2011, una tale tendenza si era già notata intorno al 2008. Apple, dunque, stava già preparando il pubblico all’avvento di una nuova vetrina digitale, poi denominata Mac App Store.

Apple indubbiamente sta cercando di incoraggiare gli utenti ad utilizzare gli appositi canali digitali per l’acquisto di software. Si tratta di una decisione importante, che potrebbe rivoluzionare ulteriormente il mercato,  e si può affermare con certezza che una tale spinta derivi dalla proficua esperienza ottenuta con l’App Store: un successo che vuole essere globalizzato, tanto da rendere disponibile il nuovo sistema operativo Mac OS X Lion nel solo Mac App Store.

Un tale cambiamento di rotta fornisce numerosi vantaggi. Uno di questi benefici è la riduzione del prezzo del software venduto. L’azienda, infatti, spende meno denaro per il packaging e la distribuzione del software, un risparmio che coinvolge anche l’utente finale. Un ulteriore giovamento, questa volta solo per Apple, è la possibilità di concedere ai prodotti tutto lo spazio disponibile in negozio, in modo da fornire loro un’adeguata presentazione. Per gli utenti, invece, la comodità di poter acquistare tutto il software di cui si ha bisogno senza muoversi dalla poltrona è innegabile.

Al WWDC di questo giugno, Phil Schiller, che ha presentato le fondamentali caratteristiche di Lion, ha affermato che nessuna software house sarebbe in grado di vendere un sistema operativo così innovativo al prezzo di soli 24€ circa. Tuttavia possiamo comprendere le ragioni per cui tutto questo è stato reso possibile.

 

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