Come avrete letto proprio qui su SlideToMac (ma la notizia è riportata anche su diversi siti esteri per esempio su MacRomors e su 9TO5mac) l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sta indagando su Apple e per la precisione sull’Apple Care Protection Plan. In effetti la confusione a proposito di garanzia è tanta, ma in fondo le cose da sapere sono poche e semplici.
Chiariamo subito il punto fondamentale: senza dover scendere nell’eccessivamente tecnico, bisogna sapere che in Italia è obbligatoria per legge una garanzia di due anni fornita dal rivenditore.
Cosa significa? Semplicemente che se io ho acquistato il mio Mac (ma vale anche per la macchina per fare il gelato!) nel negozietto sotto casa ed entro due anni si palesa un difetto non attribuibile ad un cattivo utilizzo, sarà il proprietario del negozietto ad avere l’obbligo per legge di far riparare od eventualmente sostituire in garanzia (quindi senza spese da parte mia) il Mac difettoso. Il produttore non ha dunque alcun obbligo.
A questa garanzia che -lo ripetiamo- è obbligatoria per il rivenditore ed è a tutela del consumatore, Apple -nella veste di produttore– è solita aggiungere di sua iniziativa una garanzia aggiuntiva (indubbiamente segno di attenzione verso i propri clienti) che copre per un anno eventuali difetti oltre a fornire l’assistenza telefonica gratuita di un esperto per 3 mesi dall’acquisto.
A nostra scelta potremo poi decidere di estendere -pagando- sia il periodo di garanzia che quello di assistenza telefonica, attivando il famoso Apple Care Protection Plan.
Dunque dove sta il problema? A nostro giudizio due cose generano confusione: la prima è una diffusa ignoranza dei nostri diritti; la seconda è il fatto che Apple recita un duplice ruolo; da un lato è produttore ma dall’altro è anche rivenditore (tramite gli Apple Store, ma anche con lo Store online).
In realtà anche in questo caso la soluzione è abbastanza semplice; restando all’esempio del Mac acquistato nel negozietto, questa macchina avrà, oltre alla garanzia obbligatoria di due anni fornita dal proprietario del negozietto, anche la garanzia aggiuntiva fornita da Apple-produttore eventualmente estesa se avrò attivato l’Apple Care Protection Plan.
Se invece il Mac l’avessi acquistato sullo store online di Apple.it o in un qualunque Apple Store italiano sarà la stessa Apple a farsi carico di tutte le garanzie: quella che per sua scelta ci offre come produttore (eventualmente estesa), ma anche e soprattutto quella obbligatoria in quanto rivenditore della macchina.
In parole più semplici: ciò che conta è che per qualsiasi problema insorto entro due anni dall’acquisto è al rivenditore che dovremo rivolgerci e questi non potrà che riparare o sostituire il prodotto a sue spese, in quanto obbligato dalla legge; sulla bontà dell’Apple Care Protection Plan si potrà eventualmente discutere ma ci pare in questo contesto un aspetto secondario.
Ma ora permettetemi un breve commento a titolo del tutto personale: chi come me ha avuto la sfortuna di dover sostituire o riparare un qualsiasi prodotto Apple sa bene come la filosofia della casa di Cupertino sia incentrata -anche in Italia!- sulla massima disponibilità e sulla completa fiducia verso il cliente. Disponibilità, gentilezza, competenza e rapidità nel risolvere il problema, nella mia esperienza, sono sempre stati esemplari. E se è giusto e sacrosanto fare chiarezza, è pur vero che con ogni probabilità AGCOM potrebbe trovare situazioni ben più ambigue (passatemi il termine) verso cui indirizzare la propria attenzione.
Per quanto riguarda infine il discorso della sovrapposizione delle due garanzie (quella legale e quella di Apple) basterebbe davvero poco per non avere alcun problema: informarsi.
Voi cosa ne pensate?