iBook: la retro-recensione del portatile G3 di Apple

Come si comporta un iBook G3 del 1999, oggi, nel 2024? Benvenuti nella recensione (retrò) di un'icona Apple.

iBook G3 Clamshell

Un sogno per i veri appassionati Apple, l’iBook G3 Clamshell è ancora oggi un portatile dal design riconoscibile e iconico, che non passa certo inosservato. Ma ha senso usarlo, anche solo per qualche piccola operazione, nel 2024? Funziona tutto anche dopo tanti anni? Scopriamo la nostra retro-recensione dell’Apple iBook, praticamente 25 anni dopo il lancio!

La storia dell’iBook Clamshell

iBook Apple

Questo modello di notebook è stato introdotto sul mercato nel 1999 ed ha rappresentato in modo iconico la cultura pop dell’epoca, anche negli anni successivi, nonostante la sostituzione rapida della scocca e del design. Il merito è stato, senza dubbio, del prezzo di vendita che, a differenza del più costoso e potente PowerBook, era alla portata degli utenti consumer.

Cerniera iBook

Questo prodotto veniva definito da Apple come una versione portatile dell’iMac, ovvero un iMac to go, utile quindi per portare in giro tutte le caratteristiche che rendevano l’iMac ottimo per lo studio, il lavoro e la creatività.

Si poteva portare l’iBook in università, ad un pranzo di lavoro, in biblioteca, in viaggio e si poteva sfruttare la sua batteria rimovibile per cambiarla velocemente con una carica e non fermarsi durante l’utilizzo. Ovviamente, anche il caricatore era compatto e adatto ai viaggi, nonostante la percezione di compattezza di quegli anni fosse diversa da quella attuale.

La caramella: il design dell’iMac portatile

Design iBook Tangerine

La caratteristica principale del design dell’iBook è rappresentata dal design clamshell, ovvero a forma di conchiglia. I colori, sgargianti e in linea con quelli proposti sugli iMac, si abbinavano perfettamente con gli accessori, ad esempio il mouse a forma di disco da hockey, regalando un feeling familiare a chi possedeva sia il fisso che il portatile.

Comodissima è stata la maniglia che ne agevolava il trasporto e che, di fatto, eliminava l’esigenza di usare una borsa apposita. Questo iconico design, da caramella colorata, è cambiato poi nel corso degli anni, con il passaggio alla seconda e alla terza generazione e l’avvicinamento ad un look più squadrato e vicino a quello del PowerBook. Tutto ciò ha portato, storicamente, alla nascita di un altro portatile iconico, ovvero l’iBook interamente bianco.

iBook Maniglia

L’esemplare della nostra prova è un iBook di prima generazione, prodotto tra il 1999 e il 2001, di colorazione arancione, anche chiamata tangerine.

I colori di questa linea sono stati i seguenti:

  • Tangerine (arancione)
  • Blueberry (azzurro)
  • Graphite (grigio)
  • Indigo (blu)
  • Key Lime (verde)

Il peso di 3kg, ad oggi, ci sembra eccessivo per un portatile, ma per l’epoca era di tutto rispetto. Inoltre, le dimensioni non erano eccessive già all’epoca ed erano pari a: 29,5 x 34,3 x 4,6 centimetri.

Scheda tecnica di iBook G3

Interni iBook Clamshell

Le specifiche tecniche di questo iBook parlano di un processore PowerPC 750 da 300MHz con 32MB di RAM. All’epoca si poteva scegliere anche di passare a 64MB di RAM. Il disco rigido è da 3,2GB ma era supportato anche il modello da 6GB. Di fabbrica, troviamo un display da 12,1 pollici, TFT, con risoluzione 800 x 600 pixel e scheda video ATI Rage Mobility. Il display non sembra essere così datato, soprattutto in relazione a certi notebook di fascia bassa con display TFT. Gli angoli di visuale sono addirittura migliori di quelli di alcuni PC a basso costo di oggi. Peccato solo che non ci sia un output video tramite cavo.

A livello di connettività, troviamo un connettore audio jack, che permette di usare sistemi audio esterni e che supera i limiti del piccolo speaker integrato nel Mac, una porta Ethernet 10Mb/s e un Modem 56k anche se è possibile associare una scheda AirPort 802.11b per l’accesso al WiFi, caratteristica di alto profilo che ha reso questo portatile estremamente comodo ed innovativo a suo tempo. Le altre porte sono una USB 1.0 e una FireWire 400. Presente il lettore CD-ROM. Comodissima la possibilità di installare la scheda AirPort con la tastiera che si solleva facilmente e che lascia un comodo accesso al vano sottostante.

iBook G3

A livello di sistema, il nostro esemplare ha Mac OS 9 ma è possibile, volendo, installare Mac OS X fino alla versione Panther o Tiger. Il sistema operativo è solido e ha numerosi punti in comune con i modelli attuali, ovviamente va leggermente “studiato” per poter tornare ad utilizzarlo con fluidità. I software pensati per questi sistemi funzionano benissimo, ad esempio gli elaboratori di testi e i software di grafica. Anche Photoshop funziona perfettamente fino a che i file da elaborare sono datati e in linea con i tempi. Difficile pensare di effettuare editing su file delle moderne macchine, anche in formati meno ostici.

Mac OS 9

Ad oggi, chiaramente, non è possibile valutare appieno la batteria, la quale anche nei migliori dei casi non è in uno stato di salute tale da garantire utilizzi in mobilità per più di una manciata di minuti, forse al limite una mezz’ora. È anche difficile, se non impossibile trovare una batteria di ricambio nuova quindi i limiti dell’età si sentono.

Prezzo di listino, confronti e utilizzi moderni

Design iBook G3

Il prezzo originale era di 1599 dollari negli Stati Uniti. Ad oggi, alcuni esemplari ben tenuti si trovano ad un prezzo che va dai 150€ ai 300€ in base a dotazione, anno, versione e accessori, ovviamente nel mercato dell’usato.

Si può effettivamente usare? Effettivamente, ci sono molte operazioni che possono essere effettuate con questo computer anche oggi, nel 2024, anche se altrettanti utilizzi sono da considerarsi impossibili, ad esempio navigare efficacemente su internet, considerando le ridotte funzioni per sistemi operativi così datati e la scarsa velocità e sicurezza dei vecchi standard in comparazione con i moderni requisiti di navigazione. Forse con Mac OS X Tiger c’è qualche funzione extra rispetto a Mac OS 9 che abbiamo provato noi ma non vi consigliamo comunque di usarlo per navigare su internet.

Ecco alcune delle operazioni che si possono eseguire con soddisfazione e alcuni utilizzi da evitare:

Utilizzi consigliati Utilizzi da evitare
Elaborazione di testi, stampa, trasferimento documenti tramite USB Navigazione Internet
Gestione di fogli di calcolo, presentazioni, note Gestione e-mail
Uso di software di grafica, fotoritocco, musica Uso con batteria
Fruizione di contenuti multimediali tramite lettore CD Uso di hardware recente (fotocamere, videocamere, prodotti musicali)
Uso di software obsoleti (Photoshop, enciclopedie storiche) Utilizzi di rete
Uso di hardware obsoleto (stampanti, schede, accessori, fotocamere)

Nel 2024, questo iBook G3 offre un design che può fare scuola e una qualità costruttiva di livello altissimo. Software e hardware funzionano sempre in modo impeccabile e possono garantire numerosi scenari di utilizzo, non particolarmente legati alla rete, ma perfetti per l’uso in locale del computer. Se siete appassionati del vintage, questo iBook può essere un vero prodotto da collezione, se trovato in buono stato e ad un prezzo onesto. Ottimo anche per ridare vita a vecchi accessori, componenti e software, magari ormai obsoleti per girare su computer moderni.

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